Under the Pain
Capitolo 5
Hinata Hyuga avanzava
lentamente fra la fitta folla attorno a lei, a disagio, avvolta dalla leggera
veste pregiata di un delizioso color celeste.
Quel giorno si teneva l'anniversario
per l'investitura del ruolo di Hokage a Tsunade.
Ormai erano passati cinque
anni.
Ed era a dir poco impensabile
un’assenza da parte del Clan più potente in circolazione ai festeggiamenti.
Ovviamente, tutto ciò
significava solo una cosa per
Riposo. Dopo un intero mese di lavoro [e di omicidi].
Dopotutto, se lo meritava
qualche giorno di ferie.
Lo sguardo guizzò rapido su
una lunga chioma ondeggiante, racchiusa nella consueta coda alta, poco distante
da lei.
Sorridendo, si appestò a
raggiungerla.
Fece appena in tempo ad
agitare il braccio destro in segno di saluto, che due vivaci occhi azzurro
cielo occuparono la sua visuale.
“Hinata-chan! Finalmente ti
trovo! Seguimi, non ne posso più di stare in mezzo a questo trambusto.”
La solita Ino.
Più o meno.
La giovane ANBU si ritrovò
immediatamente a pensare che la bionda lo impersonava,
il casino.
Basandosi su questa concreta
quanto spiacevole verità, non potè fare a meno di insospettirsi un poco.
Si lasciò comunque guidare
fino al negozio di fiori dove lavorava di tanto in tanto
Perché portarla in un luogo così privato, poi?
Forse Hinata lo immaginava,
ma non voleva pensarci.
La presa sul suo braccio si
affievolì sempre più, fino a scomparire del tutto, e Ino si stese sul letto, lo
sguardo fisso sul soffitto.
Hinata, nel frattempo, se ne
stava in silenzio.
O, per meglio dire, attendeva.
La stanza della bionda non
era affatto mutata nel tempo, constatò a disagio.
Sempre vivace, con le pareti
di un solare color ocra e il davanzale della finestra stracolmo di fiori.
Udì un sospiro.
“Mi piace davvero tanto,
sai?”
La giovane sussultò, intuendo
al volo a chi si riferiva l’amica.
Non s’impedì di sorridere,
nonostante la loro situazione fosse come sospesa sopra un filo immaginario.
Se poi precipitava, una di loro sarebbe rimasta
inguaribilmente ferita.
Per questo, era lei a dover
fare qualcosa.
Prese un profondo respiro.
“Dovresti accertarti di essere ricambiata, sai,
Ino?Anche se penso che Lui sia già cotto di te.”
“Come scusa?”
Hinata sorrise un poco
imbarazzata.
“Quello che ho detto. A me,
sinceramente, non interessa più.”
Ed era vero.
Avrebbe potuto dire che
quella situazione l’avesse ormai stufata – ed era certa che lo stesse
effettivamente facendo, ma la realtà era un’altra.
Semplicemente, il presunto
innamoramento era scomparso.
Causa, un Uchiha.
Un complicato e
inavvicinabile Uchiha.
Proprio come lei.
Si ritrovò in un batter
d’occhio avvolta da un caldo abbraccio, i ribelli ciuffi biondi dell’amica a
coprirle la visuale.
“Invitalo ad uscire, mi
raccomando.”
Ino emise un urletto di
eccitazione e aspettativa.
“I-Ino..Mi soffochi.”
E la presa su di lei si rafforzò.
“Ti voglio bene, Hinata-chan.”
Sasuke volgeva in
continuazione lo sguardo per tutta
l’ampia sala.
“Qualcosa non va?”
La voce di Kakashi, al suo
fianco, lo riportò con i piedi per terra.
“No, figurati. Mi stavo solo
annoiando.”
Rispose, atono, mentre
proseguiva ad osservare la folla intorno a lui.
Era diventata un’abitudine ormai.
Posare gli occhi su tutto ciò
che lo circondava, su tutte le persone
che lo circondavano.
Era un modo per accertarsi
che tutto andasse come ci si aspettasse.
Uno stupido metodo per la gente diffidente come lui.
Poi, visualizzò una liscia
chioma indaco, in fondo alla stanza,
e si ritrovò d’istinto a sorridere.
Hinata chiacchierava
pacificamente con un’affascinante ragazzo dai capelli lunghi e castani.
Provò il forte impulso di
interrompere quella discussione, per avere l’attenzione di lei solo per sé.
E per spaccare la mascella a quel tizio così
antipatico a pelle.
Lo riconobbe come Neji solo
quando intravide i suoi occhi, così simili a quelli di sua cugina.
Cugina, appunto.
Quel dettaglio effettivamente
irrilevante non ebbe l’effetto sperato di tranquillizzarlo.
Ingurgitò tutto d’un fiato il
proprio sakè, per poi salutare con un cenno la chioma argentata al suo fianco.
“Te ne vai di già?” Domandò
sorpreso l’uomo.
Sasuke scosse il capo, avviandosi
verso l’uscita dell’enorme salone.
Voleva stare solo.
Voleva poter ascoltare il
silenzio.
Voleva solo non pensare a lei.
Raggiunse lo steccato che
fungeva da divisorio, fra la strada e il verdeggiante prato ben curato del
villaggio, e lo scavalcò.
Era il luogo migliore che si
potesse sperare di trovare, ad una festa.
Certo, sorvolando il gruppetto rumoroso di
bambinin che scorrazzava dinnanzi a lui.
Si appoggiò sbuffando alla
superficie solida del legno, maledicendosi per la propria suscettibilità.
Ci volle un po’ di tempo,
prima di sbollire la rabbia, ma si ritenne comunque soddisfatto del risultato
dei suoi sforzi mentali.
Proprio mentre potè ritenersi
in grado di rientrare alla festa comportandosi civilmente, avvertì un leggero
tocco sulla spalla sinistra.
Voltò lentamente il capo in
quella direzione, sicuro più che mai di trovarsi accanto Naruto, ma la vista di
due iridi nivee e due labbra piene fin
troppo vicine lo avvisarono dell’errore.
“Non mi aspettavo di trovarti
qui.”, osservò sorpresa quanto lui
“Potrei dire la stessa cosa,
Hinata.”
La ragazza accennò un debole
sorriso, mentre le gote si arrossavano contro la sua volontà.
“Ti ho vista, prima. Parlavi
con tuo cugino?”
Una domanda semplice, di
nessuna particolare importanza, all’apparenza.
Una domanda che lo dannava.
“Sì, parlavo con Neji della
sua ultima missione. Lo ha tenuto lontano da casa per parecchio tempo, sai.”,
fu la limpida risposta.
Lo sguardo di lei si fece un
poco più attento.
“Cosa c’è che non va?”
Sasuke sobbalzò, colto impreparato.
Osservò l’espressione della ragazza al suo fianco mutare dalla concentrazione
all’imbarazzo, e avvertì una strana sensazione allo stomaco.
“Perdonami, dovrei imparare a
farmi gli affari miei.”, sorrise nervosa lei.
Calò un breve silenzio denso
di tensione, interrotto solo dal vivace vociare dei bambini a poca distanza da
loro.
E allora l’assassino si rese
conto che forse, avrebbe potuto anche
solo accennare cosa provava da quel
giorno.
In fondo, non ne aveva mai
parlato con nessuno.
Una buona porzione di quella
scelta era dovuta alla paura di essere giudicato un povero illuso, uno stupido.
L’altra, era il suo orgoglio
che, ne era certo, sarebbe andato a
puttane.
Sospirò a fondo
interiormente, e, senza realmente accorgersene le parole cominciarono ad
affiorare, incerte.
“A dire il vero, non c’è
nulla che non vada. Proprio nulla.”
Poggiò lo sguardo
sull’orizzonte.
“E’ tutto come avevo
programmato, tutto. Quindi, va tutto, fottutamente bene. Sorvolando il fatto che ho ucciso la mia
famiglia, s’intende.”
Non ottenne risposta.
Era più che naturale, una
reazione del genere, se si esternavano sentimenti simili, pensò.
Tuttavia, quello strano ma
intenso dolore al petto che avvertiva solo quando pensava a lei, non ne voleva
sapere di smettere di tormentarlo.
D’altro canto, Hinata avrebbe
tanto voluto dirgli tutto quello che poteva, donargli le parole più confortanti
per tranquillizzarlo, alleviare ogni suo dubbio al riguardo, magari
ripetendogli una frase talmente assurda da poter quasi apparire credibile, ma
non lo fece.
Non lo fece, perché sarebbe
stato un gesto vuoto.
Perché Sasuke non meritava
parole false, per riempire quel enorme vuoto dentro lui.
“Io non posso nemmeno
immaginare quanto sia grande il dolore che provi, e mi dispiace.”
Gli sfiorò il braccio,
fremendo.
“Ma di certo è una pena
troppo grande per una persona sola. E io ci tengo a sapere se hai bisogno di
aiuto.”
I suoi occhi ghiacciati
corsero verso il nero profondo di lui, e sorrisero limpidi, avvertendo la mano
di Sasuke stringere forte la sua.
Era una stretta salda, tanto
da farle male, e lei si riscoprì felice di quel piccolo dolore.
Rimasero così, a fissarsi
intensamente, assorti nei rispettivi sguardi.
Fino a quando l’Uchiha non
avvertì una debole stretta sulla giacca nera, e abbassò il volto, visualizzando
una folta chioma scompigliata di un vivace rosso.
Era una di quei piccoli
ragazzini urlanti, constatò un poco infastidito.
“Hai una fidanzata?”, domandò
candidamente lei.
I suoi amichetti, dietro di
lei, risero, meno intimoriti dal misterioso ragazzo dinnanzi a loro.
Hinata si senti di nuovo
avvampare, malgrado tutti gli sforzi che impiegava per apparire più tranquilla,
come avrebbe tanto voluto essere.
La piccola non si scoraggiò
affatto per la mancata risposta, ma anzi, intrepida, decise di porre un altro
interrogativo.
“E tu la ami, la tua ragazza?”
Sssuke esibì una smorfia
contrariata, scocciato e vagamente imbarazzato da tutte quelle domande sbagliate e soprattutto senza senso.
“Ehm,” Hinata si schiarì la
voce, a disagio.
“Devi sapere che io non sono
la sua fidanzata.”
La bambina spalancò le iridi
color cioccolato, sinceramente colpita da quelle parole.
“Ma allora come mai vi
tenevate la mano?”
Eccola, un’altra domanda sbagliata.
L’Uchiha sfoderò uno dei
migliori sguardi omicidi di tutto il suo repertorio, per poi mascherare
un’altra volta le sue emozioni con una convincente espressione di apatia.
“Questo è perché io le voglio
bene.”
Spiegò, tentando di ignorare
l’espressione di puro stupore dipinta sul volto di Hinata.
Tirò un sospiro di sollievo,
nell’udire la voce di Hiashi Hyuga chiamare quella della primogenita, a pochi
metri di distanza.
“Sembra che ti cerchino.”, la
avvisò, il volto più rilassato.
Lei annuì frettolosamente,
staccandosi dallo steccato. Si morse il labbro inferiore, indecisa, prima di
posare fulminea le labbra sulla guancia di Sasuke.
Fu solo un’istante, un
battito di ciglia, ma potè distintamente sentire il cuore che le scoppiava in
petto, mentre salutava cordialmente l’Uchiha e si avviava verso il padre, piuttosto
impaziente di partire.
Perché in quel flebile contatto sulla sua pelle, aveva
racchiuso definitivamente tutte le sue speranze, i sogni, le ambizioni e le
attenzioni che avrebbe potuto offrire, affidandole ai suoi occhi insanguinati.
[Finalmente, aveva voltato pagina.]
L’ANGOLINO DELL’AUTRICE
Lettori
adorati, ci siete ancora, vero?? Non mi avete lasciato sola, giusto?°W°
E’ vero, ho un
tantino ritardato nell’aggiornamento effettivamente, ma sono cose che capitano!
Ok, posate quei
fucili e parliamone con calma ò_ò.
Seriamente
(xD), ho avuto problemi con la stesura del capitolo, ma alla fine eccolo qui,
pronto per essere letto, e magari, se volete dare un segno del vostro
passaggio, commentato, criticato ecc ecc, mi farebbe davvero molto piaceren
ragazzuoli!*W*
AliDiPiume:
xDxDxD mitica!!In effetti è vero, anche Hinata in fondo non è poi così
innocente come dice di essere xD vedrai cosa faranno quei due, nei prossimi
capitoli! E poi è vero, Sasuke, sei proprio un pervertito, sai?ù_ù (Ma vaffan..NdSasuke)
Ma di che cosa ti lamenti, che eri felicissimo di poter girare la scena del
massaggio ù_ù Bah, gli uomini..Spero che il cappy sia di tuo gradimento!*W*/ Ci
sentiamo al prossimo, non vedo l’ora!
Hinata21:
amora, grazie mille per averla letta e commentata, mi ha fatto davvero
moltissimo piacere! E sono davvero felice che apprezzi la fiction, pur non essendo un granchè! Spero
commenterai anche questo capitolo, mi farebbe davvero piacere *O* Un bacione!
Minority
girl:
sììììììììì
fondiamo il FanClub Anti-Cameriera!!*___* Siamo aperti a qualunque
proposta di tortura, prima di ucciderla!!Muahahahahahah!!xD Sai, la
odio anche
io con tutta me stessa, quella tizia lì (Ma se la hai inventata
tu °___°NdSasu)
ma questi sono dettagli ù_ù. Hai letto il cappy
più
velocemente?Adrenalina???Cioè, ma tu lo sai che
Mart: tesoraaaa
ç__ç scusa se ti ho fatto aspettare tanto!!O.O Ho avuto problemi con
l’ispirazione e con la mia autostima di autrice, e allora il ritardi era fatto
>.<°° Spero comunque che sia di tuo gradimento *____* E anche io ti
voglio bene *Secchy stritola Mart* Ti saluto e ti attendo per il prossimo
capitolo, un bacio!
AyuTsukimiya:waaaaaaaah
la mia senpaiiiiiiiiii!!!*-* Oddioddioddioddioddio!! Ma tu quanti bei commenti
non mi fai??*__* Parte del capitolo la hai già letta, spero apprezzerai anche
il seguito *O*/! Tu dici che i personaggi sono IC?Non sai quanto sia felice di
sentirlo dire, l’OOC è il mio attuale incubo °__° Se anche tu odi profondamente
la cameriera, puoi iscriverti al FanClub Anti-Cameriera, i cui membri per ora
siamo io e Minority girl xDxD E comunque sì, li farò impazzire *___* Per poi
farli saltare addosso furiosamente, prima o poi ù_ù
(furiosamente??°////°NdHinata) Ok, forse per Hinata non si addice °__° Mi
inventerò qualcos’altro, dai!^O^/ Un bacionissimo, ti aspetto oggi su msn!*-*
By
Princess Hina:
ciao tesora!!!*-* scusami tantissimo per
il ritardo madornale nell’aggiornare °___° Ho avuto problemi con la mia
ispirazione e la mia autostima di autrice, purtroppo -___- Ma alla fine ce l’ho
fatta, e il capitolo è qui, sano e salvo!*___*
Mi auguro che ti piaccia anche questo, e conto di risentirti per il
prossimo capitolo!*O*/ Un bacionissimo!
E ora
SecchY