Non era un dono, ciò che sentiva.
Era strazio, dolore, una voce stridula che lentamente si impossessava della libertà, la consapevolezza, grave e pesante, di dover fare qualcosa prima della fine...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Mamma...tu credi nelle fate?
Come un’eco lontano, ogni notte quella domanda tornava nei
suoi sogni.
Ed ogni notte, i suoi grandi occhi viola si spalancavano nel buio a
scrutare un mondo che nessuno poteva vedere.
Nessuno tranne lei.
Da bambina, vedeva dei piccoli esserini volanti, colorati e con delle
alucce talmente piccole da poter essere spezzate con una carezza.
Ma già da ragazzina, quelle creature non erano
più dolci e fragili figlie dei fiori.
Erano demoni, messaggeri del buio, creature devote al piacere dei
sensi, contro ogni ostacolo.
Un piacere. Una condanna.
Sabine era cresciuta con quel peso nel cuore, freddo ed opprimente, che
non le aveva mai dato un attimo di pace.
A volte si trovava a chiedersi dove fosse iniziato tutto.
Dove la sottile linea tra realtà e finzione svaniva.
Ma nascevano tante, troppe domande, che generavano poche, inesistenti
risposte.
Nell’oscurità del suo chalet di legno di
Stonebury, Sabine capì che non v’era via
d’uscita.
V’era una sola ed unica possibilità.
Fuggire.
...Tu credi nelle fate?