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Autore: ToraStrife    24/12/2013    2 recensioni
(Ralph Spaccatutto/Miley Cyrus/Hannah Montana)
Può capitare anche al cattivo di un videogame di poter perdere la testa per la ragazza di un video musicale?
Vedere una Miley vulnerabile e dondolante su una palla da demolizioni sarebbe stata per Ralph l'occasione propizia.
Perché lui era Ralph, l'omone dalle mani più dirompenti di una palla di ferro, ma dal cuore più fragile di un muro di polistirolo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wreck-it Ball



Il vecchio hillbilly sospirò ancora. Beh, del campagnolo in effetti aveva solo l'aspetto trascurato, la salopette che si teneva su a malapena con un solo bottone e le estremità del corpo perennemente scoperte.
E sì che sarebbe stato difficile trovare qualche vestito che potesse star bene in un corpo così sproporzionato.
Due mani giganti che quando strette a pugno erano dei formidabili martelli pneumatici, con un gigantismo da fare invidia a Braccio di Ferro.
La sua struttura anatomica era tuttavia funzionale al suo ruolo di spaccapalazzi.
Quella sera, però, non era all'abituale bar di Tapper.
Se n'era accorto Q-Bert, domandando spiegazioni con la solita serie di caratteri che solo pochi riuscivano a comprendere.
Il vecchio baffone al banco, dal canto suo, vecchio volpone in queste cose, si era ben accorto del motivo, ed era pronto a scommettere tutta la sua scorta di birra di pixel che il vecchio rude dai capelli rossicci era di nuovo lassù, vicino alla teca di vetro del cabinato di Fix-It Felix, unica finestra sul mondo esterno, a sospirare come un adolescente innamorato.
Era così da quando il padrone aveva deciso di dare un tocco di modernità nella sala giochi installando un televisore.
Inoltre, per renderlo ancora più appetibile alla gioventù odierna, quel televisore era perennemente sintonizzato sul canale più popolare di tutti i tempi: MTV.
Fu lì che Ralph la vide per la prima volta.
Compariva solo per i soliti e banali tre minuti e mezzo, il tempo di una canzone che cantava lei, ma il fatto che mandassero quel video a rotazione a tutte le ore del giorno la rendeva una presenza quotidiana agli occhi di Ralph. E anche nel cuore, ormai.
La scritta che appariva in un angolo dei video in quei pochi secondi all'inizio e alla fine si erano stampati come un marchio di fuoco: "Miley Cyrus - Wrecking Ball".
La visione di quella ragazza nuda, vulnerabile e malinconica, in contrasto con quel martello, molto simile a quello che Mario usava per distruggere i bidoni di Donkey Kong, e soprattutto quella palla demolitrice, la quale sembrava volerla distruggere in un colpo solo, aveva scosso qualcosa nel cuore di Ralph.
Il gigante dalle grandi mani fu costretto a riflettere sulla sua vita sentimentale.
Il suo più grande amico - nemico - rivale - collega era felicemente messo con una stangona spaccona e pure - ammettiamolo - parecchio "bona".
A vederli si vedeva bene che erano una coppia felice.
E lui? Sì, aveva guadagnato l'amicizia e il rispetto di tutti, ma mancava qualcosa...
Vanellope, come suggerivano alcune fan art o fanfiction?
Vogliamo scherzare? Vanellope era pur sempre una ragazzina! Un'ottima e cara amica, ma era assolutamente impensabile "qualcosa di più".
Tutti questi pensieri, elaborati da una semplice mente come quella di Ralph,  finirono per  convergere in un'unica conclusione.

- Quella sarà la mia ragazza! - Proclamò a sé stesso, puntando il ditone verso il televisore.
E lo fece nel suo classico stile: vai, spacca e torna.

Per un qualche miracolo - ma lui era abituato alle cose impossibili - riuscì, come impulso elettrico, ad entrare nel video musicale.

La prima cosa che vide fu Miley che cavalcava la palla demolitrice come una novella Lady Godiva.

- Signorina...ehm, non sareb... - Era una cosa tremendamente imbarazzante per lui, che il massimo di nudo che aveva visto era qualche donnina di oscuri mahjong o Gals Panic - Ehm, Non sarebbe il caso di mettersi qualcosa addosso?

La visione, il fotogramma dopo, di un muro che cadeva sulla ragazza risvegliò tuttavia l'istinto demolitore dell'omone rossiccio.
Le braccia di Ralph vibrarono come pistoni mentre facevano poltiglia delle grosse pareti bianche.
Venne il turno della palla di ferro.
Quella grossa sfera d'acciaio, implacabile come il destino, come una minaccia.
Si ricordava ancora a memoria le parole che Miley diceva sempre, come un'accusa, come un lamento.

"All you ever did was wreck me. Yeah, you wreck me".

- L'unico che spacca sono io, qui! - Sentenziò l'uomo, mentre la faccia si tingeva di rosso: un po' per l'imbarazzo della nudità della signorina, un po' per la rabbia che si stava apprestando a scaricare contro quell'odiosa sfera.

Il pugno della giustizia fu così potente che neppure lo Shoryuken dell'amico Ryu sarebbe riuscito a contrastarlo.
Infatti, come risultato, la palla si sbriciolò in tante piccole parti metalliche.
Dal cumulo di detriti si levò, con un tintinnio musicale, un "1000" bianco, come bonus.
Calmatosi dopo il ... "combattimento". Ralph si girò con nonchalanche quando una mano aperta raggiunse la sua guancia sinistra.

- Ouch! - Si lamentò, mentre una fiammella di dolore divampò sulla gota insieme a una macchia rossastra. Rossore che si estese a tutto il volto quando Ralph si ricordò delle condizioni della ragazza.

Coprendosi gli occhi con una manona e scuotendo l'altra in segno di scuse. - Non intendevo guardarla nella sua... - Certo, era stato difficile, persino per un'anima candida come la sua, distogliere gli occhi da quella figura leggiadra e nel contempo aggressiva, forse anche merito dei capelli corti, ispidi, con la rasatura alle tempie, e degli stivali da cowgirl, caratteristiche che le conferivano una vaga reminiscenza punkeggiante, simile a quelle donne col frustino di Double Dragon 2. Versione naturista, però.

- Non era per quello, scemo! - Lo corresse una scocciata voce femminile. - E adesso puoi pure guardare, bestione!

Ralph aprì timidamente un occhio e sbirciò di soppiatto tra le dita della mano a paravento.
Miley aveva indosso delle minutissime mutandine insieme a un provocante top.
Il colore, rigorosamente bianco, era una trappola cromatica che rendeva il tutto decisamente osé per il povero ragazzone. Ma erano pur sempre dei vestiti.
Ralph abbassò le mani e cominciò a guardarla, cercando di soffermarsi il meno possibile sulle parti provocanti.
Quando le pupille, dopo un rapido e sfuggente tour sul corpo, incrociarono il loro percorso con gli occhi arrabbiati di Miley, quest'ultima scattò come un cobra contro Ralph, sbilanciandolo per la sorpresa.

- Guarda cos'hai combinato, impiastro! Hai distrutto il materiale di scena! - Abbaiò Miley.

Ralph non sapeva come ribattere a quell'accusa. Ma la ragazza non aveva finito.

- E poi si può sapere chi sei? Non sembri neppure umano!

Ralph fece una faccia perplessa. Cosa c'era che non andava in lui? Poi guardò Miley.
In effetti, differenze tra i due ce n'erano eccome.
Le sue sembianze di personaggio di videogiochi dovevano apparire alla donna molto cartoonesche.
D'altronde Ralph non stava parlando con un personaggio in pixel, ma alla riproduzione digitale di un video girato dal vivo.

- Non mi chiamo "Umano". Mi chiamo Ralph. - Rispose, come a cercare di salvare la situazione in calcio d'angolo.

- Va bene, "Ralph" - Rispose sempre più seccata Miley. - Ma voglio sapere perché sei venuto qui nel bel mezzo della canzone e hai rovinato tutto.

- Come sarebbe a dire "rovinato"? - Si indignò il Cattivone da videogioco. - Ti ho salvato da quelle mura e quella palla di ferro che più volte al giorno ti... - E abbassò il tono della voce fino a farlo diventare un sussurro, mentre avanzò con una mano verso la donna, per indicarla. - .... ti demolisce.

- E lo hai fatto devastando il set? - Rispose la ragazza, prendendo un pezzo di intonaco, e sbattendolo sul palmo teso del gigante.
L'espressione di Ralph assunse un'espressione sorpresa e mortificata, il suo palmo poteva avvertire benissimo la rivelazione: quel "duro" intonaco non era altro che polistirolo.
Semplice, fragile polistirolo. Questo portava a Ralph un altro atroce dubbio.

- Quindi anche la palla è... ehm...?

- Certo che è finta, deficiente! - Lo bastonò Miley. - Hai capito finalmente, Signor Incredibile Hulk rosso?

Ralph era confuso. - Ma... ma nella canzone tu parlavi di essere demolita...

- E' una metafora! Una scena! Un video musicale! Accompagnare immagini al testo! Ma da dove arrivi?

- Io... ehm, beh... è una lunga storia.

- Troppo lunga da spiegare, eh? Ti viene più facile spiegarla a pugni? Esattamente come quella palla di ferro...?

- No! - Scattò perentorio Ralph. Le sue manone scattarono in avanti, a stringere gli avambracci di Miley. - E' diverso, io ti volevo salvare da... Cioé, io, ecco, io credo di provare per te, come dire....

- Mi stai facendo male! - Lo interruppe Miley.

Ralph lasciò immediatamente la presa. Maledetto lui che non riusciva mai a controllare la sua forza! Farle male. E pensare che aveva fatto tutto questo proprio perché voleva che niente e nessuno le facesse male! Alla fine c'era riuscito lui.
Imperdonabile. Assolutamente imperdonabile.

- Scusa... - Si giustificò a mezza voce.  - E' solo che a vederti così, cantare la tua sofferenza e tormentata da una palla di ferro e un muro che cade... Non so... non è giusto. Volevo vederti felice...

Vedere un bambino impacciato in un così robusto corpo fece uno strano effetto ad Miley, facendole spazzare via tutta la rabbia. Sospirando, cercò di spiegarsi.

- Questo è il mio ruolo, in questa canzone. E' la storia che interpreto e racconto. Lo capisci, vero?

Ralph annuì. Eccome, se lo capiva! Aveva passato tutto il suo film principale a riflettere sul suo ruolo di cattivo, e il fatto che ognuno di noi deve perseguire il lavoro a cui è destinato. Si passò un ditone per grattarsi la zucca.

- Ralph! - Una voce esterna interruppe i due.

Miley e lo Spaccatutto si girarono in direzione del nuovo arrivato. Anzi, i nuovi arrivati.

Felix, sua moglie Tamora e persino Vanellope.

- Felix, Vanellope... che ci fate qui? - Chiese Ralph, sorpreso.

- Cosa ci facciamo? Cosa ci fai tu Ralph! - Esordì Felix.

- Sapeste che spettacolo state dando su MTV in questo momento! - Aggiunse la bionda sergente Calhoun.

Ralph avvampò. Tutta quella conversazione era stata ripresa in diretta?

- Sarà sicuramente il video musicale più originale di tutta la storia di MTV. - Commentò ironica Vanellope, con una gomitata di complicità verso Ralph. - Peccato che nessuno potrà più vederne tua copia. Tutti penseranno ad un glitch. E a proposito di glitch..

La bambina pilota tese una manina, ed un glitch si aprì, come un portale.

- E' ora di tornare a casa. - Fu il calmo ma deciso tono di Felix.

Il gruppo cominciò ad avviarsi verso il portale. Felix si accorse però che a muoversi erano solo in tre.
Si girò indietro.

- Ralph?

Il gigante era immobile. La sua faccia era una maschera rabbiosa, pronta ad esplodere.

- Io non mi muovo.

- Ralph, non è il momento di fare il bambino capriccioso. Dai vieni.... Oooooooooooouhhhhhh.......

L'aggiustatutto stata cercando di tirare una mano del rivale, ma questo con un gesto stizzito strattonò il braccio verso l'esterno, come si fa per scacciare una zanzara molesta.
La zanzara aggiustatutto in questione era rimasta attaccata al braccio, e l'improvviso spostamento lanciò il poverino come una catapulta, che entrò, urlando, direttamente dentro il portale.

Il sergente, vedendo il trattamento subito dal marito, tirò fuori un fucile e lo puntò a Ralph.

- Sapevo che ci sarebbero volute le maniere forti. Conterò fino a tre, dopodiché sparerò.

Vannellope osservò la scena con un po' di paura. Era davvero il suo amico Ralph, in quel momento?
Ma Ralph non voleva. Non c'entravano niente il suo ruolo di cattivo, il suo orgoglio, o il fatto di essere o non essere amato da qualcuno.
Ralph semplicemente non voleva andarsene.

- .... Uno...

E' ora di tornare a casa? Facile, se lo diceva Felix, con una bella moglie al suo fianco. Ma lui? Sarebbe tornato nella sua vecchia discarica di sempre. Con tanti amici, ma sempre terribilmente solo.

- ... Due...

Cosa c'era da perdere, in fondo? Se ribellarsi al suo ineluttabile destino avrebbe comportato anche prendere a pugni la compagnia del suo migliore... nemico, rischiare qualche pallottola in corpo, e finire per farsi odiare da tutti...
Perché no? Lui era Ralph, il rabbioso, lo scontroso.
Forse nerboruto com'era, poteva solo adottare il metodo Donkey Kong: prendi la ragazza e portala via. E a chi si intromette, barilate.
Con un sorriso di sfida, Ralph cominciò a far vibrare i pugni. Perso per perso, solo per solo, sarebbe caduto almeno lottando.
Il sergente lesse lo sguardo: sapeva riconoscere, nella sua esperienza militare, quando era il momento di premere il grilletto. E quel momento sarebbe venuto con il suono del gong, alla terza parola.

- Tr....

- No!

Una giovane voce spezzò l'alchimia dello scontro. I pugni di Ralph smisero di vibrare, il fucile del sergente si abbassò. Entrambi gli sguardi si posarono su Miley, che, nel frattempo, aveva posato una mano sulla spalla di Ralph.
Vedendo Miley scuotere la testa, lo Spaccatutto sospirò.
Ci stava ricascando di nuovo. Allora era vero: era tale e quale a quella palla di ferro: capace di ragionare solo con i pugni.
Con il capo chino, senza trovare il coraggio di girarsi per vedere Miley un'ultima volta, Ralph si incamminò mogio verso il portale.
Alcune parole arrivarono alla schiena del gigante, il mittente era la ragazza bionda in top e mutandine.

- Grazie comunque, per esserti preoccupato per me.

 Quelle parole Ralph non le colse mai, o forse, preferì ignorarle, per non aggrapparsi a futili speranze.


Siamo tornati all'inizio di questa storia, con Ralph che ancora sospira malinconico vicino alla teca di vetro, e il bar di Tapper, sempre nella solita vita.
Questa volta, però, a chiedere di Ralph era Felix.

- Vorrei poter fare qualcosa per lui. - Commentò il mingherlino, di fronte al bicchiere di soda in bit.

Il barista baffone, mentre puliva con noncuranza il banco, commentò serafico.

- Felix, un cuore spezzato non è una cosa che si possa aggiustare con un martello, fosse anche uno magico come il tuo.

Felix arrossì. Ci aveva, invero, provato. Ma la vista del martello aveva riportato a Ralph l'immagine di Miley nel video che ne leccava uno simile, peggiorando il suo umore.

- Tuttavia... - Aggiunse Tapper, lisciandosi un baffo. - A lui serve una donna, ma che sia un personaggio dei videogiochi.

- Andarglielo a spiegare. - Sospirò Felix. - Ma lui non troverà mai nei videogiochi qualcuna che possa somigliare alla "sua" Miley...

- Ne sei sicuro, Felix? - Gli chiese Tapper, ammiccando con un occhiolino d'intesa, di chi è appena stato illuminato da un'idea sfolgorante.


La sera successiva.

Ralph era confuso. Che ci faceva, laggiù, davanti a quel palazzo fatiscente, le cui finestre brillavano di luce colorata e da dentro di poteva sentire una musica potente e ritmata, così forte da fare vibrare tutto il palazzo?

- Dove mi hai portato, Felix?

E soprattutto perché aveva così tanto insistito a strapparlo dai suoi soliti programmi serali, spendere tutto un pomeriggio in un negozio di outfits in uno dei più esclusivi  Dressing Games della sala giochi?
E il risultato si  vedeva. Problemi di taglia a parte, in cui i braccioni di Raplh erano rimasti inevitabilmente scoperti, facendo somigliare la giacca ad un gilet, il resto era una perfetta imitazione in nero di Tony Manero.

- Ma io non so neppure ballare! - Piagnucolò Ralph, ribattendo alla risposta di un soddisfatto Felix.

E quello che gli aveva detto il minuscolo amico era sconvolgente.
Quel posto nientepopodimeno che Hannah Montana Dancing Groove,  uno dei più popolari Rhythm Game del momento.
Lì principalmente si ballava e ci si dimenava a tempo di musica, ma soprattutto, e fu questo il dettaglio che colpì l'incredulo Ralph, la protagonista della serata non era altri che...

- Hannah Montana, la protagonista del suo omonimo gioco, è un character basato su un personaggio interpretato da Miley Cyrus - Aveva spiegato in predecenza il vecchio Tapper a Felix. - Quindi tecnicamente, Hannah è la stessa Miley come personaggio di videogioco.

Il pensiero di trovare qualcuno in tutto e per tutto uguale alla sua recente delusione, fece puntare i piedi a Ralph.
Ma questa volta fu Felix quello irremovibile, che imperterrito continuò a spingere senza fermarsi La resistenza di Ralph, d'altra parte, era abbastanza blanda.
Là dentro c'era Miley. Con i capelli più lunghi, vestita trendy, ma decisamente più sobria e meno aggressiva rispetto a quella di MTV. Poteva essere davvero quella adatta a lui?


L'inquadratura finale si soffermò sui due amici che entrarono dentro il palazzo musicale, mentre i titoli di coda cominciarono a scorrere sulle note di The Climb, sempre di Miley Cyrus.



I can almost see it
That dream I am dreaming
But there's a voice inside my head saying
"You'll never reach it" (...)
'Cause there's always gonna be another mountain
(...)
And I, I got to be strong
Just keep pushing on
(...)
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waiting on the other side
It's the climb, yeah!
Un po' come Donkey Kong, Yeah!



Ma no, un momento, fermate la sigla, sta succedendo qualcosa!
L'immagine del palazzo si è messa a tremolare tutta.
Uno sfarfallio?
No, un terremoto?
Il palazzo sta crollando!
Santo Cielo! Chiamate i soccorsi! Ci saranno almeno 300 vittime là dentro!


Poco tempo dopo, solo, su un cumulo di macerie, un gigante con un vestito nero a brandelli e l'aria abbattuta stava riflettendo sul suo ennesimo errore.

- Cosa può essere andato storto, stavolta? - Si chiedeva.

Felix non era con lui. Ci sarebbe voluta tutta la notte, per l'aggiustatutto e il suo martello magico, riparare al danno causato da Ralph. E la mattina bisognava reiniziare il turno di lavoro a Fix-It Felix.

- Felix mi aveva detto di essere naturale. - Ricordava.

Alla vista della giovane Hannah, o Miley che dir si voglia, il cuore del rossiccio aveva cominciato a tamburellare a velocità warp.
La protagonista del gioco locale era molto più giovane rispetto all'altra, i capelli biondi erano molto più lunghi, cascando come una valanga dorata fin sulla schiena,e in generale l'aspetto era meno aggressivo e più affabile.
Come risultato, i movimenti del ragazzone erano diventati impacciati e meccanici come quelli di un automa.
Risultato, stava diventando la parodia della serata.
- Sciogliti un po'. - Lo spronò Felix.
- Mi sto già sciogliendo. - Sospirò Ralph, sempre rimirando la ragazza.
- Intedevo come corpo. Muovi quelle braccia, segui il ritmo della musica!

E così aveva fatto. Ma forse per l'eccitazione, l'agitazione o la fretta, le stava muovendo molto più velocemente rispetto al numero dei bpm.
In breve, si erano messe a vibrare... come martelli pneumatici.
C'era cascato di nuovo.
Trecento vittime. Fortunatamente, essendo tutti "padroni di casa", sarebbero stati tutti rigenerati come nuovi, pronti alla prossima partita.
Ralph alzò la testa e trasalì, quando venne il turno della protagonista.
Hannah si materializzò dal nulla, ancora sconvolta.

- Che è successo? - Si chiese la poverina guardandosi attorno. - Perché è tutto a pezzi?

Ralph si sentì avvampare dalla vergogna e voltò la testa per non farsi vedere in faccia.

- L'ho fatto di nuovo.

Hannah era incredula. - Tu....? Sei stato tu a...?

- Sì! - Confessò Ralph, guardando le sue potenti mani distruttive.

Non c'era niente da fare, evidentemente.
Non avrebbe mai potuto salvare una Miley da qualche boccia di ferro.
Era lui stesso una palla da demolizione che spaccava tutto, muri, persone, sentimenti.
Aveva persino distrutto un palazzo, come l'altro "Ralph", il lupo gigante di Rampage.
E quel che era peggio, aveva anche "distrutto" Miley, alla fine.

- Come ti chiami?

La domanda arrivò inaspettata alle orecchie del nerboruto.

- Wreck-It... - Aveva istintivamente cominciato a rispondere, ma in quel momento era così avvilito che si vergognava a dire il suo nome. Non se ne sentiva degno. Perché palesarsi di fronte a una come lei? Lui era solo una distruttiva palla da demolizioni, che l'aveva appena colpita!
- ... Ball. Wreck-It Ball.

- Palla Spaccatutto? - Chiese curiosa Hannah. - Che nome strano! Ma dimmi, come hai fatto a far crollare...?

- Beh, non è stato difficile, - Rispose Ralph, colto in un momento di ingenuità. - E' bastato agitare queste mani e... ma ho combinato un disastro. Come sempre. - Concluse, ritornando nel buio della sua depressione.

- Oh, beh, forse i risultati sono stati un po'... eccessivi. - Convenne la cantante. - Ma ehy, lo sai quante volte ho cercato di trovare una mossa di danza in grado di... tirare giù tutto il palazzo?

Ovviamente per lei era un modo di dire: "tirare giù" a suon di applausi. Una mossa da valuzione "A+".

- Ehy, riusciresti ad insegnarmela? - Chiese, con un sorriso.

Ralph non credeva di aver capito bene. - Come, scusa?

- Quella mossa di danza. Riusciresti a ripeterla?

- Non credo sia una buona idea. Ho già distrutto un palazzo. E ti sei dovuta rigenerare.

- Sì, però, è stato dannatamente divertente!

- Tu credi? - Chiese incredulo Ralph. Aveva un po' l'impressione che lo prendesse in giro.

- Sì, davvero!  - La risposta di Hannah  aveva una spontaneità che gli parve sincera. - Sai quante sere qua passiamo a ripetere sempre le stesse canzoni, gli stessi pattern?  Divertente, ma dopo  un centinaio di  sessioni tutte uguali la cosa si fa un po' noiosa! Questa sera è stata... diversa!

Ralph si grattò la testa, confuso. Era così diversa dalla Miley aggressiva che lo aveva accolto con uno schiaffo!

- Allora, - Rinnovò l'invito Hannah. - Riusciresti ad insegnarmi questa mossa?

- Perché no? - Rispose un rinvigorito Ralph. - Ma potrebbe essere pericoloso! Anzi, sarà pericoloso, conoscendo la mia, ehm... indelicatezza.

- Tanto posso rigenerarmi tutte le volte che voglio! - Sdrammatizzò Hannah. - Cominciamo, signor Palla?

- Ah, Wreck-It Ball è il nome di quella mossa. - Corresse l'omone, colto da illuminazione. - Il mio nome è Ralph.

- Sai che è un bel nome? - Commentò Hannah, sorridendo.

Ralph arrossì. - Vuoi dire... vuoi dire il mio nome?

- Anche! - Corresse la biondina. - Ma intendevo Wreck-It Ball. Potrebbe essere il titolo di una mia prossima canzone!

- Basta che non ti spogli mentre fai poi il video musicale. - Commentò a mezzavoce Ralph.

- Come?

- Nulla. Cominciamo le prove?

- Ok!


I veri titoli di coda cominciarono stavolta a scorrere, su un sobrio schermo nero, mentre due figure nella notte si dimenavano in una danza dirompente e scatenata, ma che comunicava una grande dolcezza.
Con il ritmo scandito dal battito di due cuori all'impazzata.
Se per amore o per il ballo, questo lo lascerò alla vostra interpretazione.


END
  
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