Stava andando verso un palazzo quello che la sera prima di quel maledetto incidente, era stato l'unico testimone dell'ultimo momento passato insieme al ragazzo.
Infatti Scott l'aveva portata su quel tetto per guardare le stelle insieme, sapeva che a lei piaceva fare queste cose, e quindi la tentava sempre di accontentare, in quanto la sua teoria era:
"se sei felice tu, lo sono anche io", glielo ripeteva sempre.

Ma ora lei non era felice, era morta dentro.

In quel momento avrebbe giurato che il suo cuore aveva smesso di battere.

Lui non c'era, ma i suoi ricordi perseguitavano la ragazza.

Arrivò su quel tetto, si affacciò per guardare in basso, da lì si vedeva la strada dove Scott aveva avuto l'incidente.

Una lacrima le rigò la guancia;
Poi due;
Poi tre;
Scoppiò a piangere.

Dawn sapeva che se lui ci fosse stato, avrebbe saputo subito tirarle su il morale.

Sentì un venticello leggero sfiorarle delicatamente le sue guance rosse, quasi come se volesse asciugarle le lacrime.

Chiuse gli occhi.
Immaginò che quel venticello fosse Scott che la voleva consolare.
Fece un sorriso triste.

Quel giorno decise che lei senza Scott non avrebbe più potuto vivere.

Riaprì gli occhi.

Raggiunse il cornicione del tetto. E disse:
"Sarò per sempre tua, nel bene e nel male"

Si buttò giù.

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se pensate che sia corta è perché è una flash-fiction, è concesso dal regolamento (leggetelo) u.u

Grazie a tutti quelli che leggeranno, che vi piaccia o no
ciao, e alla prossima!! <3