Porsi mille domande. Guardare il mondo con quegl'occhi freddi che esprimono solo gelo. Sentirsi fondamentalmente soli e infelici. Opaco, è tutto così opaco. Niente che brilla. Insulso e ignobile. Giornate nere, universo contorto. Utopie relative, utilitarismi facili. Irregolarità d’animo. Anime tormentate senza pace.
Questa mi sembra la descrizione più appropriata delle generazioni di oggi. I più piccoli che imitano i grandi e viceversa. Una solitudine fittizia e infondata. Flussi di coscienze che si intrecciano in una rete psichica senza fine. Finti moralisti ovunque.
Forse dovremmo soltanto cercare di apprezzare quello che abbiamo e lasciarci trasportare dai sentimenti. Accantonare l'apatia e il cinismo e sorridere alla vita.