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Autore: Dama delle Comete    24/12/2013    3 recensioni
Molti anni erano passati.
Era partita con una navicella a forma di fungo e una missione.
Poi era diventata principessa e lui era stato dimenticato.
Ma ora era il momento di rivelarsi e raccontare la sua storia.
Attenzione: storia incompiuta!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luigi, Mario, Nuovo personaggio, Peach, Rosalinda
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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How to find a brother
 
Capitolo 1
 
 
 
 
 
La carta pregiata frusciò nelle mie mani e atterrò dolcemente per terra, dopo un breve volo.
Ebbi un giramento di testa, e la stanza roteò velocemente; mi sentii le gambe cedere e la vista appannarsi, mentre le dita cercavano ancora, tremanti, il foglio.
Cercai di fare come quando perdevo il controllo: tre respiri profondi e una strofinata agli occhi, ma le emozioni mi agitavano ancora, vorticanti.
Il cervello mi diceva che era uno scherzo, o comunque un falso, ma il mio cuore affermava il contrario. A chi dovevo dare retta?
Una lettera può cambiare molte cose.
Può portare buone o cattive notizie, trasmettere informazioni, far conoscere persone, rattristare o gioire. Ma quella era diversa, sconcertante.
Per calmarmi, ripensai a cosa era successo, senza tralasciare i dettagli.
 
Quella mattina, all’Osservatorio Cometa, mi ero svegliata di buonumore. Mi ero lavata e vestita, pronta per un’altra giornata.
Appena ero arrivata dove si poteva ammirare la fonte d’energia della mia casa, avevo notato uno dei miei adorati Svavillotti venirmi incontro tutto agitato.
Stringeva una busta.
La cosa strana era che le lettere non erano cosa insolita: spesso mi arrivavano notizie o richieste da vari pianeti, quindi mi sembrava strano che il piccolo fosse così emozionato.
- Chi è il mittente? - avevo chiesto.
- La busta non è firmata, ma questo parla di più! - mi aveva risposto consegnandomela.
Io l’avevo presa e mi ero accorta subito che c’era un simbolo, quasi uno stemma, stampato sulla ceralacca blu notte. Era a forma di stella, con elaborati decori intorno... non poteva essere vero.
Non l’avevo aperta subito, ma avevo aspettato di essere in camera mia.
Così l’avevo aperta curiosa, e il contenuto mi aveva sconvolta.
 
Cara Rosalinda,
sono passati trecentotrent’anni dall’ultima volta che ti ho vista.
Quando avevi dieci anni e io cinque, partisti con una navicella in cerca di una certa mamma, ma non hai più fatto ritorno; lasciasti solo un bigliettino in cui raccontavi che dovevi aiutare un tuo amico. Immagina quanto ci preoccupammo io e nostro padre.
Comunque, tutto questo è ormai passato. Se ti chiedi perché sono ancora vivo e come mai ti ho scritto solo adesso, è una storia molto lunga, ti spiegherò con calma.
Per farlo, ti chiedo di presentarti il 4 marzo nel villaggio della Pianura Rocciosa, al confine del Regno dei Funghi; chiedi di me agli abitanti.
Sono certo che ci vedremo presto.
 
Tuo fratello Lyle
 
Dopo aver riflettuto, ero certa che non era uno scherzo. Avevo notato lo stemma, che da piccoli avevamo inventato per gioco, come simbolo della nostra famiglia, e nessuno poteva sapere così tante cose su di me.
Mi chiedeva di incontrarlo il 4, dopodomani! A volte certe coincidenze mettono i briv...
Un momento, c’era un problema: la data della lettera era di un paio d’anni fa. Che fosse arrivata in ritardo? E poi, come faceva a essere ancora vivo?
Col cuore che andava a mille, corsi alla sala comandi, mentre un gruppo di Svavillotti mi venne incontro e mi seguì curioso.
- Mamma, chi te l’ha scritta?
- Sembrerebbe di mio fratello - risposi paziente e incredula di pronunciare, dopo tanti anni, quelle parole - Ma è stata scritta l’altro anno; devo parlare con Peach e gli altri.
I piccoli corsero ad avvertire gli altri, e io cominciai con le manovre per atterrare sul Regno dei Funghi.

˜
Intanto, proprio laggiù, sulla terrazza del castello, qualcuno era molto più tranquillo, almeno per il momento.
- Altro zucchero? - chiese gentilmente Peach, indicando la ciotolina di porcellana bianca.
Mario fece di no con la testa e afferrò un biscotto dal piattino.
- Per me sì, grazie - esclamò Luigi.
Lei stava per versare un po’ della dolce sostanza nella tazzina, quando un boato li fece sussultare.
- Cheaccidentièstato?! - urlò allarmato il fratello in rosso.
Udirono un movimento di eliche e un familiare “BWAHAHAH!”, che li mise subito in guardia.
- Peach, nasconditi nel castello! - le disse andò sul bordo della terrazzina.
- Te lo scordi! È mio dovere parlargli.
Sapeva essere molto testarda. Un grido li interruppe.
- EHILÀ, NANEROTTOLI! BUONPOMERIGGIO, PRINCIPESSA! - ruggì il re dei Koopa, affacciandosi da una delle navi volanti.
- Non ci provare neanche, Bowser! - gli strillò Luigi, con voce tremolante, indovinando i suoi pensieri.
Lui balzò sulla terrazza, facendo tremare il pavimento lucido.
- Bwahah! Stavolta non riuscirete a sconfiggermi, perché ho ideato un piano assolutamente geniale! Rapirò tu e tu, così non potrete fare niente e io potrò ritornare qui, più tardi, a far mia la principessa! - esclamò, indicando i fratelli.
“Se questo è quello geniale, figuriamoci il piano scadente!” pensò Mario.
- Non ci riuscirai! - disse e partì all’attacco.
Ma un fumo nero, probabilmente un nuovo trucco del nemico, accecò tutti, impedendo loro di vedere cosa stava succedendo.
Per qualche minuto si sentirono solo grida e imprecazioni, poi la nebbia si dissolse e Peach rimase raggelata da cosa stava vedendo.
Bowser se ne stava andando, con affianco Mario e Luigi, immobilizzati dagli sgherri del re dei Koopa.
- Vi verrò a salvare, lo prometto! - gridò lei.
La risposta dei due si perse nel vento, ma comunque non sembravano molto entusiasti all’idea.
Peach guardò atterrita le navi allontanarsi, mentre un debole rumore di qualcosa che atterrava si diffondeva. La principessa vide la familiare sagoma dell’Osservatorio Cometa scendere sul giardino, creando una ventata d’aria che sollevò i capelli e la gonna della ragazza.
Forse la sua amica avrebbe potuto aiutarla.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice
MUAHAHAHAHAAAH! Sono ancora qui a tormentarvi!!
*I poveri lettori scappano in stile mandria spaventata*
Ehm-ehm, cambiando argomento... mi sono sempre divertita a immaginare come potrebbe essere il fratello di Rosie, che viene nominato nella sua storia quando lei prende il cannocchiale del padre e la retina per farfalle del fratellino.
Venite con me e lo conosceremooo!!! *sorriso da pazza*
Ah, scusate per la penosa scena del rapimento, che sa tanto da Super Princess Peach... .___.
Sembra che ci siano problemi un po’ dappertutto! xD
Al prossimo capitolo! :D
 
Dama delle Comete
  
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