Videogiochi > Mad Father
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Autore: Atsukih    24/12/2013    2 recensioni
E' mezzanotte. E si sa, a mezzanotte i sogni prendono vita. Ma questa Non è una mezzanotte normale. Oggi è morta Monika Drevis, la madre di Aya. Oggi è nata la piccola avventura di Aya per salvare il padre.
Genere: Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alfred Drevis, Aya Drevis, Monika Drevis
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il primo rintocco della mezzanotto risuona.
- E' mezzanotte, oggi è morta mamma.- sussurrai, con voce flebile. Non riuscivo a dormire. Mi alzai ad andare un'occhiata a Palla di Neve, il nostro piccolo coniglietto: me lo regalò mio padre per scusarsi del poco tempo che passavamo assieme. Credevo davvero che poi sarebbe tornato a stare più ore con me. Invece restava in laboratorio giorno e notte, con Maria. Odiavo Maria, amava papà. E non lo potevo accettare.
Silenziosamente andai a guardare la foto di mamma: era così bella, con quei suoi lunghi capelli castani chiati che le incorniciavano la faccia, col suo vestito blu preferito, col suo sguardo innocente. Mi mancava - e tutt'ora mi manca - da morire: è, ahimé, morta.
Cercai di distrarmi, andai vedere una bambola che mi regalò papà tempo fa.
 
-Tieni, ho un regalo per te.- disse Alfred alla piccola Aya.
-Wow, è una bambola, che bella!- esclamò la mia piccola sorridendo, muovendo le sue codette felice.
-Spero ti piaccia-
-Sì mi piace molto- abbracciò la bambola, entusiasta.
"Sembra quasi una persona vera"

Quel ricordo mi mancava. Tanto. Andai a frugare tra i libri, possibile che tutto quello che c'era nella mia stanza mi causasse nostalgia? Sfogliando quelle pagine impolverate, feci cadere sbadatamente qualcosa: una piccola gemma, come c'era finita? La raccolsi: era fredda. Fredda, come lo divenne presto quella stanza; tornai a dormire, spaventata.
-Buonanotte...-
 
-Lalala, lalala, lalala, lalala...
-Canti così bene, Aya!- da dietro la bimba, Alfred si complimentò della sua splendida, tenera voce, poi, riprese a lavorare coi fiori.
Intanto lei cantava, senza rispondere, ma sorridente per le parole del padre.
-Padre, posso guardare adesso?- s'interruppe, curiosa di cosa stesse facendo il padre.
-Solo un momento. Metto questo qua...- il signore mise apposto un fiore e mise la corona floreale in testa alla figlia.
La reazione di Aya fu ar di poco entusiasta.
-Grazie, padre!-
-Scusa se non gioco spesso con te.-
_papà... Non importa, adesso sei qua con me!-
-Oh, voi due siete state giocando?- Monika arrivò silenziosa, interrompendo la tristezza che rischiava di crearsi. Restarono diversi minuti a chiacchierare come una vera famiglia.
 
L'orologio risuonava, non dando al silenzio il tempo di esistere.
-Aaaaaah!- si sentii un urlo.
-Quest'urlo! Papà?- mi alzai preoccupata.
-Vado a cercarlo! dissi sicura dopo una corta riflessione.
E con la paura e l'ansia dentro, uscii dalla porta, tuffandomi nel mondo che papà aveva creato.
 
 Angolo autrice: Questa non mi è piaciuta molto, ma è decente. Volevo entrare nel fandom di mad Father, il primo RPG della mia vita.
-Accettasi critiche-
Grazie per aver letto!
  
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