Garry era sfinito. Osservò ogni singola parte di Mary diventare cenere, mentre perdeva sangue dalla mano.
-E' fatta!- esclamava, ansimando; intanto, notò che lo sguardo della sua amica dai capelli castani era fisso sulla sua mano.- Cos'ho alla mano? Niente di grave.-
La piccola, comunque in pensiero, prese un fazzoletto di seta bianco e puro come il suo animo e glielo legò intorno alla mano.
-Oh... Grazie, Ib!- esclamò il giovane sorpreso e felice allo stesso tempo. Mentre la bimba rispondeva dolcemente, Garry buttò sbadatamente l'occhio nella cornice del quadro.
'Mary', Guertena.
Si chiese se questo Guertena avesse avuto dei nipoti, magari poteva contattarli e... No, no, che stupida idea.
Vicino a quel quadro bruciato, fu trovato il diario di Mary: una desiderio del mondo di fuori e un sogno irrealizzabile.
'Aah, poverina'. pensò Garry, e gli venne in mente la figura di Mary che gli implorava di non bruciare il quadro.

-Per favore.. NO!- guardò prima Ib - angosciata - poi lui.
Poi lui.
Guardava Garry come se stesse guardando una persona che gli era stata accanto alla nascita per poi abbandonarla.
Guarda Garry come se stesse guardando la prima persona della sua vita, il suo creatore, andarsene.
Guardava Garry come se stesse guardando Guertena andarsene.

Un brivido percorse il pittore.
Davvero Mary lo guardava come se fosse suo padre?
Non voleva farsi questi problemi, usò la chiave rosa e tornò nel mondo reale con Ib cacciando via questi problemi.
Una volta li, non si ricordò più niente: ib, il mondo fabbricato, Mary, niente.
Guardava una scultura di Guertena come se niente fosse, finché.
Finchè l'idea folle che ha avuto anche nell'altro mondo non tornò da lui: stavolta non per dirgli del quadro bruciato- dato che non ricordava -, ma solo per curiosità.
Riuscì ad ottenere velocemente delle informazioni sulla parentela del pittore di quel museo grazie ai visitatori e al segretario.
Fece il tutto il più velocemente possibile.
-Quindi l'ultimo erede di Guertena è...- la sua voce si spezzò.
'Garry Guertena
-No.. non può essere possibile.- lasciò perdere, preoccupato, quell'albero genealogico perfetto e tornò a guardare la scultura.
Una piccola ragazza con la gonna rossa arrivò da lui.
-Cosa... cosa state guardando?- chiese, con voce flebile.
-Una scultura di una rosa..ogni volta che la vedo un brivido i percorre. Scusa, ti sto intrattenendo, Ib. Ib? E questa chi è?-
-Ib è il mio nome.- replicò calma la bimba.
-Davvero? Che cosa strana. In tal caso, alla prossima, Ib.- stava facendo per andarsene, quando si accorse di avere un fazzoletto in tasca.
-Uh? In questo fazzoletto.. c'è il tuo nome.. Ib, dev'essere tuo. Chissà com'è finito qua...-
Fu questione di qualche ricordo, che i due si ricordarono tutto.
Grazie ad un fazzoletto.
-Non posso ridartelo così.. posso tenerlo per lavarlo?-
-Certo!- rispose Ib felice.
-Un giorno te lo ridarò, perché.. noi presto ci rivedremo ancora!- disse Garry.
E fu così che, con un fazzoletto, fu fatta una promessa di riunione.
E fu così, che con un fazzoletto, nella mente di Garry ritornarono i pensieri del pittore Guertena e del quadro Mary, e dell'essere imparentato con entrambi.

Angolo Autrice: *mente ossessionata da ib* Ascoltando Puppet, ho fatto attenzione alla parte "Ma vedi, lui è così simile al mio creatore", e inoltre Garry poteva vedere le bambole invece dei coniglietti.
Ho subito pensarto che fosse un parente, eh.
-Accettasi critiche.--