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Autore: BrokenArrow    25/12/2013    5 recensioni
Dal prologo: “Così va molto meglio,” dico nel vuoto, in un sussurro. Il mio cuore, che un attimo prima pulsava violento, ora ha lasciato spazio a un battito regolare, quasi impercettibile. Ammaliata, osservo il mio stesso sangue colare giù lungo la parete, fino a bagnare l’orlo delle lenzuola bianche. Mi è sempre piaciuto il rosso.
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
 
 


Manicomio di Raven Hill, Maine.

Ci sono quattro pareti nella mia stanza.
Ma, seduta sul bordo del letto freddo e arrugginito, con gli occhi fissi su un punto indistinto davanti a me, è come se ce ne fossero solo tre.
Come se, non appena mi voltassi, potessi scoprire, con stupore impercettibile, che quella quarta parete manca, che in realtà potrei scappare da un momento all’altro, lontano da questo inferno.
Così, anche questa volta mi giro lentamente facendo cigolare il letto, e i miei occhi incontrano un’altra parete, rosicchiata dal tempo come tutte le altre. Ma sta volta c’è qualcosa di strano.
Spalanco gli occhi, incapace di distogliere lo sguardo di fronte a me. Un brivido mi scuote tutto quanto il corpo e inizio a stringere convulsamente le lenzuola con le unghie, in un disperato tentativo di aggrapparmi a qualcosa, qualsiasi cosa.
Crepe sottili come fili di ragnatele attraversano la parete e si intrecciano tra di loro formando un sorriso senza volto.
C’è qualcosa che mi turba profondamente in quel sorriso, che risveglia l’animale temporaneamente sopito dentro di me e che da troppo tempo non riesco a controllare. Stringo i denti, in ginocchio, appoggiando le mani al muro freddo ai lati di quel sorriso e inizio a grattare. Gratto. Gratto. Gratto via quella smorfia malefica e non mi fermo, nemmeno quando le unghie incominciano a sanguinare e il mio stesso sangue impregna il cemento sgretolato, deformando gli angoli della bocca e trasformando quel sorriso in un grido di dolore.
Poi mi fermo.
E sorrido.
“Così va molto meglio,” dico nel vuoto, in un sussurro.
Il mio cuore, che un attimo prima pulsava violento, ora ha lasciato spazio a un battito regolare, quasi impercettibile. Ammaliata, osservo il mio stesso sangue colare giù lungo la parete, fino a bagnare l’orlo delle lenzuola bianche.
Mi è sempre piaciuto il rosso.
Soddisfatta della mia piccola opera d’arte, ricado sul cuscino con un tonfo sordo, lasciando che la rabbia e la stanchezza mi trascinino con loro nell’abisso, sperando, questa volta, per sempre.




Salve a tutti/e, eccomi tornata con una storia originale :D
Questa storia ha iniziato a prendere forma nella mia mente un po' come tutte le storie: all'improvviso e inaspettata. E' una storia che parla di pazzia principalmente, ma anche di rabbia e solitudine e il saper venire a patti con il mondo. E' la storia di una ragazza, come avrete capito dal prologo, che lotta contro il demone che vive dentro di lei, se stessa.
Inoltre la storia è raccontata da due punti di vista, il suo e quello di un ragazzo, o meglio, un giovane uomo.... ALT! Se seguirete la storia lo scoprirete nei prossimi capitoli eheh :P
l'ultima cosa che dovete sapere è che, inizialmente, mentre scrivevo, avevo deciso di non pubblicare questa storia ma poi ho pensato che non c'è cosa più bella nel vedere altre persone che leggono ed entrano nella tua testa per un po', quindi alla fine ho deciso di condividerla con voi. Ho appena incominciato a scriverla, perciò potrei metterci anni, o mesi, chissà!
Per farla breve, non so cosa ne sia venuto fuori ma ci terrei a sapere il vostro parere su questo piccolo inizio e spero di avervi incuriosito almeno un po' ^^
Grazie mille di essere arrivata/o fin qui (SE ci sei arrivato :P)
Al prossimo capitolo!

Giulietta

 
  
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