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Autore: Lady_Zalya    25/12/2013    1 recensioni
"Gli umani sono dei bugiardi. Se vi promettessero di non dire niente della nostra reale esistenza non credetegli. Sono la razza più bugiarda di questo pianeta."
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Note dell'autrice: Mi sto proprio divertendo a scrivere storielle horror, hohohohoho! *v* Tutti i film horror che mi sono vista in questi anni sono fruttati qualcosa, buona lettura! :°D

 

La notte di Natale, la notte più magica dell'anno.

In quella notte Babbo Natale e i suoi aiutanti giravano per il mondo a consegnare i regali sotto gli alberi di ogni persona che lo festeggiava.

 

Però non era tutto rose e fiori come ci si aspetterebbe. Nella base di Babbo Natale, alcune regole vigevano severe: Nessuno deve essere visto dagli umani, nessun umano deve vedere la base. Se un umano vi vede, uccidetelo. Se un umano viene avvistato nella base, uccidetelo.

Perchè regole del genere? Semplice... Nessuno doveva sapere che erano davvero reali. Sarebbero successe troppe cose, quindi doveva essere un segreto assoluto.

 

"Gli umani sono dei bugiardi. Se vi promettessero di non dire niente della nostra reale esistenza non credetegli. Sono la razza più bugiarda di questo pianeta."

 

Queste erano le parole del capo degli aiutanti di Babbo Natale. Tutti si chiedevano se quell'uomo sapesse di quelle regole.

Ma era una legge e come tale doveva essere rispettata. Chi non l'avesse fatto... sarebbe andato incontro a una punizione. Una punizione da pagare con la propria vita.

 

La storia che vi racconterò oggi tratta di un aiutante di Babbo Natale diverso da tutti gli altri.

 

Com'erano gli altri? Andando avanti con gli anni ci avevano quasi preso gusto ad essere avvistati dagli umani. Una volta avvistati li accompagnavano alla base per fargli fare un giro e infine li portavano alla vecchia stalla e là li uccidevano. Una cosa da far venire i brividi.

 

Il ragazzo di cui vi voglio raccontare invece era un grazioso fanciullo dai capelli castani scuri e gli occhi celeste. Come tutti gli altri, vestiva da Babbo Natale e ogni anno consegnava i regali con la sua slitta con solo due renne. Era l'unico che si lamentava delle regole e dunque veniva visto male dagli altri che ormai lo consideravano quasi uno sport.

 

Nessuno lo sapeva, ma si era innamorato perdutamente di un'umana. All'inizio la vedeva da bambina, ogni anno la vedeva crescere e quando ormai era una ragazza matura il suo cuore cominciò a battere per lei. Aveva la fortuna di poterla vedere tutti gli anni perchè aveva dei fratellini piccoli. Li spiava ogni anno, da lontano. Aspettando che andassero tutti a dormire per andare a fare il proprio lavoro.

Una volta entrato stava attentissimo a non fare rumori di nessun genere e di soppiatto si intrufolava nella camera di lei, per vedere se stava bene.

Era l'unico momento in cui riusciva a vederla un po' più da vicino. Il suo cuore doleva perchè era destinato a non poterle mai rivelare il proprio amore.

Ogni anno si dannava di non poter stare con lei, si struggeva per quei sentimenti destinati a non essere mai corrisposti.

Arrivò l'anno fatidico.

Lei ormai era diventata grande e si era sposata. Arrivata la vigiglia di Natale l'aiutante non la vide nella casa abituale, così la cercò in lungo e in largo. Dopo lunghe ricerche la trovò.

Era con il marito, li vedeva baciarsi stando stretti davanti al camino.

Qualcosa cambiò in lui.

 

 

La mattina dopo, la donna si alzò tranquillamente andando al bagno.

Appena aperta la porta, cacciò un urlo.

 

La vasca da bagno era piena di sangue, con suo marito dentro. Morto.

Tremò come non mai mentre si sbrigava ad andare a telefonare per chiedere aiuto. Ma i fili del telefono erano stati tagliati. Provò allora ad uscire di casa, ma la porta era chiusa e le chiavi sparite.

 

Alla donna si congelò il sangue. Si girò lentamente e davanti a lei c'era l'aiutante di Babbo Natale completamente sporco di sangue.

Lei non riusciva a muoversi, era pietrificata. Sperava fosse un incubo... ma non lo era.

Il ragazzo avanzò.

 

"In tutti questi anni... non ho mai potuto farmi vedere da te, rivelarti i miei sentimenti... così alla fine ti sei sposata. No... non ho potuto accettarlo. Se non potrai essere mia... non potrai essere di nessun'altro."

 

La donna riuscì a trovare coraggio provando a scappare ma l'elfo era nettamente più veloce di lei. Le tagliò la gola. La vittima cadde a terra e pian piano si formò un lago di sangue.

Il ragazzo buttò a terra il pugnale con cui l'aveva appena uccisa.

 

"Buon Natale... amore mio..."
 

 

   
 
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