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Autore: LoL__    25/12/2013    0 recensioni
-Chi ti dice che non sono felice?-
-Gli occhi raccontano storie infinite…-
-E le parole?-
-Le parole sono solo il modo per farsi del male.-
-Beh le tue, infatti, mi hanno ucciso.-
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can you smile?

 
 
 
 
Non saprei come iniziare… anzi, a pensarci meglio, non saprei neanche come finire.
Le invidiavo tutte le altre persone.
Magari invidiare è un termine un po’ troppo esagerato eppure, se ci penso, ci sta a pennello.
Anche io avrei voluto avere una vita troppo monotona, troppo frenetica oppure, se ci penso, mi sarei accontentata anche di una via di mezzo.
Perché tanto la mia, se ci penso, non poteva essere definita vita.
Svegliarsi ogni giorno solo perché diamine dovevo farlo… e mangiare, bere, parlare e tornare a dormire.
E a queste cose, se ci penso, non ho mai dato la loro giusta importanza.
Perché poi si arriva ad un punto dove sembrano talmente difficili da rappresentare un ostacolo e io, se ci penso, forse sarei riuscita pure a superarlo.
Eppure la mia di vita era tutta un’altra cosa.
Una cosa talmente a parte che forse,se ci penso, proprio non poteva essere definita tale.
Facevo tutto ma non mi accorgevo di niente.
Tutto  mi sfiorava la pelle senza mai colpirmi e farmi male.
E io, se ci penso, non me ne ero mai resa conto.
E poi c’era lui che la sua  vita l’aveva vissuta da tale.
E, se ci penso, era uno di quelli che ho invidiato di più.
Perché tutto sembrava così dannatamente facile quando eri lui a farlo.
Perché tanto se le cose andavano male a lui più di tanto  non importava…
 
 
 
-Sorridimi.-
-Questa band fa schifo.-
-E cosa importa?-
-Come cosa importa?!-
-Siamo insieme no?!-
-E con questo?-
-Sorridi!-
-Non lo farò Louis…-
-Sorridi Alexane, sempre.-

 
Diamine. Se ci penso, aveva avuto ragione anche in quell’ occasione.
E io, come sempre, non me ne ero resa conto.
Avrei dovuto sorridere e far finta che andasse tutto bene.
Anche se la testa mi stava scoppiando e avevo male ai piedi a causa di quelle scarpe che avevo messo solo perché a lui piacevano tanto.
 
-Non voglio venirci, non mi va Louis.-
-Oh ti prego… ci tengo tanto!-
-Vacci con Harry allora!-
-Ma io voglio andarci con te!-
-Non saprei cosa mettermi…-
-Oh non importa! Però indossa le scarpe rosse… sono le  mie preferite!-
 

 
E io le avevo messe e a sentire quella band ci ero andata.
E i piedi mi facevano male e la testa anche.
E lui era lì a chiedermi di sorridere.
Non l’avevo fatto, comunque.
E ora me ne pento, perché tanto non sarebbe cambiato nulla e lui sarebbe stato più felice.
 
 
-Sono stati bravissimi!-
-Hanno fatto pena, Louis. Stavano per sanguinarmi le orecchie.-
-Sei davvero la cattiveria Alexane… non erano così pessimi.-
-Sei troppo buono, Louis.-
-Almeno eravamo insieme, anche se non hai sorriso.-
-Siamo praticamente sempre insieme Louis… vedo più te che mio fratello!-
-Questi, piccola Alexane, sono solo piccolissimi dettagli trascurabili!-
-Si si, ora però andiamo via, devo cenare.-
-Ma hai fame?-
-Non lo so, se ci penso…-
-Dovresti uscire un po’ dai tuoi schemi ogni tanto…-
-E che significa?-
-Che dovresti sorridere.-
 

 
Lui, se ci penso, l’aveva capito.
Aveva capito che la mia vita non era più tale da un po’ di tempo e che senza accorgermene mi stavo spegnendo dentro.
E lui era così vivo da non sembrare vero.
E io ancora mi chiedo come mai fossimo amici.
 
 
-Adoro questo posto!-
-Già, è carino…-
-Sempre molto entusiasta, complimenti!-
-Louis, sarei dovuta essere a casa mezz’ora fa…-
-E vacci allora!-
-Sono a piedi, non mi va di tornare a casa a piedi!-
-Allora sei costretta a restare con me fin quando le onde del mare mi avranno stancato…-
-Sei uno stronzo Louis.-
-Leva quel muso e siediti piuttosto!-

 
Era come se riuscissi a respirare solo grazie a lui, come se avesse capito tutto di me e cercasse di aiutarmi.
Lui avevo capito quello che io non ero stata in grado di comprendere.
 
 
-Quale è il tuo problema Alex?-
-Ti ha colpito… come fai ad essere così tranquillo?-
-E’ stato solo un equivoco, perché prendersela tanto…-
-Io me ne torno a casa.-
-Perché?-
-Sei un’idiota.-
-Alexane, non adar via.-
-Perché no? Insomma qualcuno potrebbe venir qui e colpirmi e io non reagirei perché potrebbe esserci un equivoco!-
-Smettila!-
-Non ho intenzione di smetterla!-
-Alex, smettila. Davvero!-
-Va al diavolo Louis!-
-Dovresti smetterla di prendertela sempre su tutto e cominciare a vivere la tua fottuta vita. Ha 17 fottuti anni e ti comporti già da donna vissuta. Non lo sei Alexanne e se non cominci a goderti un po’ la vita non riuscirai mai a diventarlo. Non puoi sempre far tutto perché devi farlo e basta. Fai qualcosa perché la vuoi fare, perché potrebbe renderti felice. E per favore, sorridi ogni tanto!-
-Chi ti dice che non sono felice?-
-Gli occhi raccontano storie infinite…-
-E  le parole?-
-Le parole sono solo il modo per farsi del male.-
-Beh le tue, infatti, mi hanno ucciso.-

 
 
 
Non ho risposto a nessuno dei suoi messaggi.
Perché, se ci penso, era quello che si doveva fare.
E ora, se ci penso, avrei risposto senza neanche pensarci.
 
 
Louis è stato un grande amico.
E io, se ci penso, non me lo sono mai meritato davvero.
 
-Auguri Alexane.-
-Louis?-
-Sono con Eleonor, la mia ragazza…-
-Oh…Posso parlarti?-
-Certo.-
-Mi dispiace per come sono andate le cose.-
-Dispiace anche a me… ma quelle cose le pensavo davvero e sai bene che non me le rimangerò…-
-Si lo so bene, è questo il punto.-
-Beh, possiamo trovare un accordo e far finta di esserci parati in questi quattro mesi o lasciare le cose come stanno.-
-Louis sai che sceglierei sempre la seconda opzione, vero?-
-Si, ma devi imparare un po’ a fare le cose al contrario signorina.-
-Allora amici come prima?-
-Puoi scommetterci le chiappe!-
-Si! Dannazione hai sorriso!-
-Penso proprio che imparerò a farlo più spesso! E  ora presentami questa Eleonor!-
 

 
Sapevo che Louis quelle cose le pensava e faceva male. E non lo avrei mai perdonato ma avevo capito.
E avevo sorriso anche se quella festa era troppo rumorosa e la gente io la detestavo.
E Louis mi era stato sempre accanto e mi aveva aiutato in ogni cosa.
E ora, se ci penso, sorridere non è più così difficile.
 










 
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