Thank you, bro.

Casa mia, la mia ~~amata~~ e ~~accogliente~~ casetta, l’unica cosa positiva? Era grande.
Ero in camera mia, da sola, come sempre, Niall –mio fratello- stava suonando nella sua stanza, lo sentivo, aveva una voce meravigliosa, avrebbe fatto strada,ci amavamo l’un l’altro, era la cosa più importante che avevo, lui ha 2 anni più di me, io 18 lui 20.
Sentii dei passi nel corridoio e bussarono alla mia porta, Niall aveva smesso di suonare
«Des*?Posso?» era lui
«si, certo» risposi, aprì la porta e la richiuse alle sue spalle
«ascoltami, devo dirti una cosa molto, molto, molto importante» lo guardai preoccupata e feci segno di continuare «allora, forse non è il momento giusto per dirtelo ma… presto mi trasferirò, a Londra, per studiare musica, lo sai che è sempre stato il mio sogno» lo guardavo, si aspettava una delle mie sfuriate alla “perché non me lo hai detto prima?” ma non lo feci, mi avvicinai a lui e lo strinsi a me, li sorrise e mi baciò la fronte
«sappi che sono molto fiera di te» dissi, lui sorrise a 32 denti «sei il mio piccolo biondo, non posso prometterti che non mi mancherai, forse mi pentirò di averlo detto ma… ti voglio bene e ricordatelo: hai talento ed io sarò sempre la tua fan numero 1» lui si scaraventò letteralmente su di me
«ti adoro, piccola peste»
«anche io, biondo tinto» mi tirò un leggero cazzotto sul braccio e risi.
«MI SONO ROTTO IL CAZZO DEL TUO COMPORTAMENTO DI MERDA! PERCHE’ NON TE NE VAI?SEI UNA MADRE ORRENDA, DOVRESTI VERGOGNARTI! MALEDETTO IL GIORNO IN CUI TI HO INCONTRATA!» guardai Niall, non di nuovo, non volevo sentirli litigare
«cazzo non adesso..» commentò Niall, mi prese per mano e mi portò di sotto, giusto in tempo per vedere uno spettacolo orribile, mio padre – il mio ~~adorato~~ padre- tirare uno schiaffo a mio madre –altrettanto ~~adorata~~- portai una mano alla bocca, mia madre cadde a terra per la troppa forza dello schiaffo, le lacrime mi rigavano il viso, mi catapultai in un angolo del salone: le gambe rannicchiate al petto, le mani sulle orecchie e il pianto continuava, Niall continuava a guardarli sbigottito.

POV. NIALL
Dovevo essere forte, per me e per lei, aveva 18 anni ma era così indifesa, neanche a me erano mai piaciuti i nostri genitori però questi ci erano toccati, una coppia di eterni imbecilli, una vera merda.
Mi avvicinai a lei, le scostai le mani dalle orecchie e la abbracciai, lei piangeva ininterrottamente sulla mia maglia, la vista mi si offuscava per colpa delle lacrime, ma le respingevo con la poca forza rimasta, mi faceva male vederla così, ero il suo angelo custode, il suo migliore amico, la sua famiglia, non potevo abbandonarla, era la persona più buona del mondo.
La stringo forte, al mio petto, lasciandole baci leggeri tra i capelli sussurrandogli “va tutto bene tranquilla, va tutto bene, ci sono io qui” questo sembrava calmarla, i miei “genitori” alzarono di nuovo la voce facendola riniziare a piangere, pieno di rabbia mi alzai, mi misi tra i due litiganti (?)
«adesso basta ok?Basta! Mi sono rotto dei vostri litigi! Mi sono rotto del fatto che litigate anche sono per una cosa minuscola, basta adesso, per fortuna mi trasferisco, prima che prenda a cazzotti entrambi» sbraitai
«togliti di mezzo ragazzino..» rispose freddamente mio padre, la mia ira stava aumentando
«MI CHIAMO NIALL! HO UN NOME, NON E’ DIFFICILE DA PRONUNCIARE! N-I-A-L-L! SEI MIO PADRE! MA DOVE CE L’HAI IL BUONSENSO TU? SOTTO I PIEDI? MI FAI SCHIFO! NON CREDERE CHE SIA FINITA QUI! IO NON LASCERO’ DES QUI CON VOI DA SOLA, NON CI PENSO NEANCHE, LEI VIENE CON ME A LONDRA!» sputai su quella faccia da tricheco in pensione, Des alzò l sguardo e mi sorrise, non l’avrei lasciata qui da sola con loro… oh no.
Un dolore atroce si scatenò sulla mia guancia, mi accorsi solo dopo che LUI mi aveva tirato uno schiaffo lasciandomi il segno sulla guancia
«NIALL NO!» urlò Des disperata, mi coprii la guancia con una mano
«sto bene, tranquilla» la rassicurai, mi rivolsi a LUI «sei un mostro» le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi, non avevo mai pianto davanti a lui o a Des, mi avviai verso la mia stanza, seguito da lei, tirai fuor la valigia e la riempii
«prepara la tua piccola peste, ce ne andiamo»
«ma Niall..» obbiettò
«niente ma» la bloccai «io e te ce ne andiamo, adesso! Non ti lascio qui con loro, verrai a Londra con me» annuì e andò nella sua camera.
Tornò dopo 10 minuti valigia pronta e zaino in spalla, ero pronto anche io, le sorrisi, allungai la mano e lei la strinse, le baciai leggermente la fronte
«te lo prometto tesoro, ti proteggerò per sempre» lei mi sorrise
«grazie mille, fratello» mi stampò un bacio sulla guancia “buona” e scendemmo le scale insieme.
«DOVE CREDETE DI ANDARE VOI DUE?» chiese irritata la “mamma”
«più lontano possibile da voi» risposi a tono «e non provate a cercare nessun contatto con noi, per me non esistete più.» uscimmo di casa, sempre mano nella mano.
«siamo una bella squadra» disse Des, sorrisi e annuii
«esatto, siamo una perfetta squadra piccola♥» sorride, alza una mano e batto il cinque, ridiamo, scappando da LORO mi ero tolto un enorme masso dallo stomaco, adesso l’avrei protetta sul serio.

POV. DES
Finalmente ero felice, grazie di tutto Niall, grazie davvero, sei il mio eroe.

*DES= diminutivo di Destiny.

HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Ecco a voi un REGALINO per Natale, spero vi piaccia e che leggerete le altre OS che ho scritto,
un bacionee!
CrazyOfTomlinson