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Autore: fulmineo    25/12/2013    0 recensioni
Dopo aver perduto la sua amata Skylar, Nina non vuole più saperne dell'amore, tante sono le delusione che ha causato al suo povero cuore. Ma qualcuno è pronto a farle battere di nuovo il cuore, mentre qualcun'altro dovrà fare chiarezza nei propri sentimenti.
Nina/Rachel, Nina/OC, Hicks/Dany, Bill/Jinny e accenni di Nina/Skylar.
Genere: Azione, Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Era una bellissima giornata a NY e, per i cinque Alphas guidati dal Dottor Lee Rosen, vi erano stati importanti cambiamenti, nonostante fosse ancora in corso la guerra contro Stanton Parish ed i suoi Alphas malvagi, evasi dal Braccio Sette del centro studi di Binghelton.

A loro cinque si era unita un'altra Alpha, Kat, conosciuta da Cameron Hicks e Bill Harken nel corso di una missione in incognito in un magazzino nel quale si tenevano combattimenti clandestini tra Alphas. Rachel Pirzad si era fidanzata con l'Agente Speciale responsabile dell'Unità Tattica John Bennett. Cameron era felicemente sposato con Danielle Rosen, anch'essa Alpha e figlia di Lee ed il figlio Tyler, giovane Alpha di Seconda Generazione, aveva scelto di stare con lui e non con la madre ed il nuovo compagno. Il ventenne autistico Gary Bell era rimasto invece single.

Solo Nina Theroux non voleva più saperne, dell'amore. Infatti prima stava con Hicks e lui l'ha lasciata dopo un litigio e la mora l'aveva accettato, ma non era riuscita a sopportare la perdita della giovane Alpha Skylar Adams e per fortuna che la piccola Zoe, sua figlia di sette anni e Alpha di Seconda Generazione come Tyler, era dallo zio nel Minnesotha. Nina li aveva incontrati e spiegato che Skylar era morta in battaglia per proteggerla.

"Devi trovare qualcuno da amare!" Disse Kat, sorseggiando la sua Coca Cola "Sei stupenda e conosco qualche locale saffico!"

"No, Kat. Apprezzo lo sforzo, ma proprio non voglio!" Ribadì Nina, con sguardo triste.

"Se io stessa fossi interessata all'amore, verrei con te."

"Non succederebbe nulla, rimarresti delusa. Potrei restare a guardarti tutta la notte, tutto qui!"

Kat fissò la mora Alpha col potere dell'Iperinduzione e, se avesse voluto, avrebbe potuto manipolare ogni ragazza che le avrebbe svegliato il desiderio sessuale, ma l'amore che provava per Skylar era troppo forte ed il ricordo della coetanea era ancora vivo, in lei.

"Ho avuto un'idea!" Gridò letteralmente Kat, balzando in piedi e ordinando un'altra bibita ghiacciata.

"Ma sei matta? Mi hai forato un timpano!"

"Puoi sempre provarci con Rachel! Avete convissuto per quasi un anno e poi l'hai baciata, in quel club."

"L'avevo manipolata per dare prova dei suoi poteri a Tommy, colui con cui stavo al liceo. A seguito di quello ho rovinato la nostra amicizia e tutt'ora sta faticando molto a ritrovare la fiducia in me e poi sta con John! E' etero."

La bionda Alpha sorrise divertita "Davvero? Allora perchè, da quella volta, quando John la bacia lei si tocca le labbra e sembra non gradire molto il bacio del suo amore? Guarda che non sono stupida, certe cose so notarle anch'io!"

Nina puntò lo sguardo sul suo costosissimo liquore e sorrise appena "Avrà avuto l'alito cattivo oppure non voleva un bacio in quel momento. Semplice!"

"Dio, Nina, non essere così cieca! Ora Rachel è arrabbiata con te, ma non è quello che le dice il suo cuore."

"Non potrebbe essere altrimenti! Fidati, Kat."

"Mi prometti che ci penserai? Per favore!" Disse Kat, posando la mano sinistra sul braccio di Nina "Fallo per me, se non vuoi farlo per te stessa. Voglio vederti felice, spero che tu possa ritrovare l'amore."

"Non lo farò. Guarda alle tue spalle e vedrai da te!"

Kat si voltò e vide Rachel e John entrare nel locale mano nella mano, sorridenti e felici "Ehilà, ragazze! Possiamo sederci qui con voi?" Chiese John.

"Fate pure, io vado a casa." Disse Nina, lasciando il denaro sul bancone.

"Ma cos'ha? Perchè ogni volta che arriviamo noi o Hicks con Dany se ne va?"

"Soffre." Rispose semplicemente Rachel, fissando la figura della mora che spariva tra quelle delle altre persone che entravano e uscivano dal locale "Soffre ed io la capisco. So come si sente. Già non è facile perdere l'amore quando ci si lascia, figuriamoci quando sai che non la vedrai più."

"Se proprio soffre potrebbe trovare qualcun'altro da amare."

"E' quello che dico anch'io. E' ciò che un po' tutti cerchiamo di farle capire!"

"Voi due siete insensibili!" Li riprese Rachel "Non è come tentare la fortuna al gioco, perchè non si gioca coi sentimenti! Io sono ancora arrabbiata con lei per il piccolo incidente accaduto fra noi, ma l'aiuterei se ne avessi l'occasione."

"Ma cos'è successo, fra voi due? Non sarete andate a letto insieme, vero?"

"No. E' qualcosa che sto cercando di dimenticare." Rispose Rachel, arrossendo e Kat sorrise nel notare il rossore sulle gote della castana amica e collega e l'imbarazzo dipinto nei suoi occhi scuri. Occhi che, nonostante Nina se ne fosse già andata da un po', erano rimasti fissi sulla porta del locale.

Nina, nel frattempo, arrivò al suo appartamento e, innanzi ad esso, un ragazzo stava aggredendo una giovane, che gridava per attirare l'attenzione di qualcuno che potesse aiutarla e si dimenava come una furia"Vieni con me, capito? Guarda che ti ammazzo!"

"Ehi, tu!" Disse Nina, avanzando ed il ragazzo la fissò con uno sguardo cattivo.

"Che diavolo vuoi, bellezza? Levati e fatti gli affari tuoi!" La minacciò, avanzando verso di lei, avvicinandosi molto. Ciò che Nina stava aspettando.

"Vattene e lascia in pace questa ragazza. Torna a casa e vattene a dormire." Disse la mora, usando il suo potere.

"Vado a casa a casa e vado a dormire."

Il giovane andò e Nina s'inginocchiò poi innanzi alla ragazza per vedere se aveva bisogno di cure "Ti senti bene?"

"S-Si. Non so c-cosa tu gli abbia fatto, ma ti ringrazio." Disse la ragazza, posando le mani su quelle tese di Nina ed alzandosi in piedi "A proposito, io mi chiamo Jennifer e ho ventidue anni. Purtroppo non ricordo altro, mi spiace."

"Va bene così. Io mi chiamo Nina Theroux."

"Piacere di conoscerti! Nina è un bel nome." Avanzò la bionda ragazza, sorridendo appena alla mora Alpha ed i suoi occhi azzurri si specchiarono in quelli blu cobalto di Nina mentre si stringevano la mano.

"Hai una ferita al braccio. Io abito qui, se vuoi posso disinfettarti il taglio."

"E' stato quel tizio. E comunque salgo volentieri, se non disturbo troppo, visto che questo taglietto brucia."

"Nessun disturbo, seguimi." Offrì gentile Nina e, in ascensore, tra le due calò il silenzio ed arrivarono presto all'ottavo piano e la mora aprì la porta del suo appartamento "Prego. Entra pure e mettiti comoda."

"E' molto bello! Ma cosa sei, un'ereditiera?"

"No. L'appartamento mi è stato lasciato da un vecchio amico."

"Fortunata te! Io non ricordo da dove vengo, chi sono i miei genitori ed i miei amici."

"Se vuoi, puoi rimanere qui finchè non ricordi altro della tua vita. Quando ricorderai chi sei, potrai tornare dai tuoi cari!"

"Seriamente?" Chiese, mentre Nina iniziava a disinfettarle in taglio sul dorso della mano "Io... Io non so cosa dire. Mi aiuti, mi ospiti senza sapere chi hai davanti. Perchè lo fai?"

"Perchè quasi un'anno fa ho perduto la mia ragazza e non vorrei che ti capitasse qualcosa. Potresti avere una famiglia ed un'amore che ti stanno cercando ovunque e per strada ci sono persone poco raccomandabili."

Jennifer fissava Nina, che la condusse al piano superiore "E' la stanza che occuperò?"

"Si. E' proprio accanto alla mia."

"E questa?" Chiese la biondina, indicando la porta innanzi alla camera di Nina.

Gli occhi di Nina si fecero tristi e li chiuse per pochi secondi, prima di riaprirli "Era la stanza di una mia collega. Voglio che rimanga così, non devi entrare o il suo profumo sparirebbe. Ed è l'unica cosa che mi resta di lei!"

"E' stata una tua ragazza?"

"No. Fra noi c'è stato solo un casuale bacio, ma lei è etero e mi sono messa il cuore in pace."

"Stai piangendo." Disse Jennifer e Nina subito si toccò le guance, sentendole umide per via delle lacrime "Io credo che tu sia innamorata di lei"

"Anche un'altra collega la pensa così. E sai cosa ti dico?"

"Cosa vorresti dirmi?"

"Che probabilmente io l'amo davvero. E la cosa mi spaventa."

  
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