Fanfic su artisti musicali > Metallica
Segui la storia  |       
Autore: MayniacGlamFreak    26/12/2013    6 recensioni
Connie ha un fratello metallaro che la porterà in tour nell'86.
Tante cose cambieranno su quel pullman,fra amore,morte e delusioni.
Non si promette costante aggiornamento.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sulla terra di quel ranch,nella terra di casa,tutti diedero il loro ultimo saluto a Cliff.
Tutti gli amici si erano raggruppati al Maxwell Ranch,e una volta messi in cerchio,ognuno sparse le ceneri di quel ragazzo,prendendone un pugno e dicendogli cosa aveva da dire.
I ragazzi e i Burton erano vicini,con occhi spersi a guardare il terreno dove Cliff si stava perdendo,nel vento umido e libero come lui che lo portava via con sé.
Fu il turno di Connie,che silenziosamente si fece avanti per mano con la povera Corinne.
La più grande formulò un piccolo discorso al suo amato,commossa e stretta all'altra. 
"Non vuoi dirgli nulla tu?"-chiese alla rossa,che lentamente aprì il suo palmo liberandosi per sempre dalla presenza terrena del fratello.
"Lui sa tutto ciò che devo dirgli."-mormorò a testa china mentre lacrime di cristallo imperlavano le sue guance pallide.
L'amica annuì comprendendola,così tornarono fra gli altri.
Quando tutti ebbero finito e fatto le condoglianze alla famiglia,Connie decise di restarsene un po' sola.
Dietro il ranch vi era un torrente,che col suo fresco richiamo d'acqua corrente la invitò a sedersi sotto un albero lì vicino.
Come l'acqua i suoi ricordi scorrevano chiari ed in piena portando nitide immagini di un po' di tempo fa alla sua mente.
I sorrisi di Cliff,lui che saltava nel ruscello coi cari pantaloni a campana arrotolati alle ginocchia.
Solo pochi mesi fa,quando erano qui a pescare,quando sedevano sotto quelle frasche insieme scherzando.
Tirò un sospiro.
Non era più lo stesso senza lui,la casa era vuota,lei era vuota.
E Ray e Jan?Il secondo figlio perso.
Sentì un colpo di tosse dietro di lei,si girò.
Era James,appoggiato alla corteccia col suo completo nero.
"Posso?"-le chiese.Annuì.
"Lo so come ti senti,l'ho provato anche io,presto.Ti senti incompleta,sola..anche io.Sai quanto eravamo amici e so che rapporto meraviglioso avevate."-le accarezzò una guancia aggiustandole un ciuffo dietro l'orecchio-"Ho gli stessi tuoi incubi Connie,tua madre mi ha detto come stai."
"Sono dieci notti che non dormo James,ma non è questo il problema."
"È comprensibile,io mi sono aperto solo con te,perciò se vorrai fare lo stesso,io ci sarò.È inutile piangersi addosso,è per questo che vogliamo andare avanti con la band.Abbiamo deciso di continuare,anche per lui,e con lui,ricordandolo sul palco."
"È giusto così Jamie,ma io non me la sento.Non voglio vedere nessuno,specie.."-il biondo le fece cenno di aver capito.
"Io e Kirk siamo qui per te comunque.Ne ho un po' bisogno anche io di stare con te,non so, il tuo sorriso..anche se non lo vedo da molto è bellissimo,ed uguale al suo.È caldo e sincero,mi piacerebbe rivederlo."-lei provò dolcemente a fare una smorfia sghemba, qualcosa che gli si assomigliasse,e James le posò un leggero bacio sulla fronte.
"Ti prego no,lo faceva sempre."-mormorò di nuovo offuscata da un turbinio di pensieri.
"Quando stavi male in tour.."-prese un lungo respiro per continuare-"Cliff mi disse che avrebbe fatto di tutto per proteggerti nella tua fragilità e che avresti avuto bisogno di lui.Voglio aiutarti io adesso,gli avevo promesso con la nostra amicizia che nel momento del bisogno sarei stato qui per lui,e anche per te.Non fare stupidaggini Connie,questo me lo puoi giurare?Guardami negli occhi e dimmelo."
"Si James,lo giuro."-sospirò.
Il biondo si alzò scuotendosi la terra dai pantaloni,seguito da lei.
"Torniamo là,Jan ti cercava.Era preoccupata e sono venuto io per questo,sapevo dove eri."
"Ci siamo venuti quest'estate,stavo sempre qui anche da piccola.Lui leggeva sotto quest'albero."
"Ricordo,Cliff si metteva qui a comporre."
"Lo faceva spesso si,un buon pezzo di Orion l'ha composto qui."
"Su,andiamo."-le prese la mano conducendola all'auto dei Burton.
"James,grazie."-disse congedandosi dall'amico,che dopo averla abbracciata raggiunse i compari.





Le audizioni andavano avanti,file e file di persone ammassate in un corridoio coi loro bassi,amplificatori e attrezzature varie.
I Metallica erano in una stanza dove si svolgeva il vero e proprio provino,e spedivano via ognuno freddamente.
Pure Les Claypool dei Primus era stato sputato via in malo modo dai tre,seduti impassibili davanti ai pretendenti dell'ambito posto del leggendario Cliff Burton.
Come statue di marmo con occhi di ghiaccio e antracite che celavano ogni sentimento represso infondo al cuore sanguinante,osservavano di sfuggita i vari musicisti,ascoltandoli brevemente e congedandoli meccanicamente.
"Il prossimo."-urlò dalla stanzetta una voce con tono monotono.
Un ragazzo,seduto in fondo e rimasto fra gli ultimi,si alzò tremante.
Si sistemò la maglietta e si avviò a passi insicuri col suo B.C. Rich in mano.
'Calmati,stai solo per incontrare i tuoi eroi e mostrare a loro quanto vali.'-gli scappò una risata isterica.
Sullo stipite della porta stava una donna,di mezza età ma giovanile,con dei capelli tendenti al fulvo.
Lei lo scrutò attentamente con un gran sorriso.
"Vieni,stanno aspettando."-gli passò una mano su di un braccio-"Tranquillo,hanno già mangiato,non sbranano.In bocca al lupo."-gli disse pacatamente con fare da mamma.
"Gr..azie.."-balbettò facendo la sua entrata nella gabbia delle belve.
"Ciao."-sentì dire in coro.
Alzò lo sguardo dal pavimento per rimanere faccia a faccia con loro.
"Ciao."-rispose impacciato.
"Loquace eh.Qualcosa tipo il tuo nome o da dove vieni?Aspetta,scommetto che come l'altra ventina di bassista sei il nostro fan numero uno."-disse col suo sarcasmo pungente il batterista,al che lo spaurito ragazzo rimase interdetto.
"Mi chiamo Jason,Jason Newsted.Vengo da Battle Creek,nel Michigan,e suono nei Flotsam And Jetsam."
"Bene,Newkid.Facci sentire di che pasta sei fatto."-lo sfidò Hetfield.
"Posso suonare quello che volete."
"Non ti sei preparato un pezzo o un medley?"-domandò. Kirk diventando il gentile della situazione.
"Beh veramente ho studiato tutto il vostro repertorio."-si infilò la tracolla del basso.
"Facci sentire un po' allora."-il moro gli fece cenno di incominciare.
Il giovane si avvicino ad un Marshall,attaccò lo strumento e il pedale wah-wah,incominciando con un cavallo di battaglia:For Whom The Bell Tolls.
Forse un po' scontato per incominciare ma si destreggiò bene fra le note distorte dell'assolo di basso dell'intro.
'Così potrò fare vedere quanto valgo con questo..seh.O fare la figura del coglione se sbaglio anche solo una nota,concentrati perdio Jay!'-pensò mentre con una strana smorfia,quella che aveva quando suonava,scompigliava a ritmo la criniera di ricci rossi.
Kirk a vederlo sussultò,un'immagine si unì a quello che stava vedendo,come se quel bassista fosse Cliff,come se non fosse quel ragazzo a muovere la chioma ramata in quell'headbanging sfrenato.
Guardandolo suonare tutti lo studiarono.
Avevano provato ciò che aveva provato Hammett,avevano notato il trasporto che aveva nella musica,la sua energia in contrapposizione con la timidezza di pochi minuti prima al loro rude benvenuto,e la sua tecnica.
Sicuramente aveva lavorato sodo,pensò James,notando la velocità con cui le sue dita si muovevano sui tasti e la mano destra plettrava.
Già,quel Jason usava un plettro,come Lemmy dei Motörhead,notò Lars.
La cosa sicura era che li aveva colpiti,altrimenti si sarebbe  già trovato col culo fuori dalla stanza.
A fine performance il ragazzo puntò il suo sguardo sui giudici per chiedere il responso.
Gli amici si scambiarono un'occhiata di complicità,ben chiari sul da farsi.
"Senti,Jason giusto?"-annuì-"Ti faremo sapere,ma ci farebbe piacere bere una birra con te.Sai,per vedere anche un po' come sei diciamo.È tipo la seconda parte dell'audizione,ma ritienila una bevuta tra amici." -spiegò stavolta con calma il biondo.
"Okay,e quando?"-chiese nuovamente investito dalla timidezza.
"Stasera,al Tommy's Joint."-dichiarò il danese.
"Ok,nove?"
"Può andare bene.Allora a stasera Newsted."-lo salutarono.

Di nuovo uscendo vide quella donna,stavolta accompagnata da un uomo e..
'Wow.'-pensò guardando a bocca aperta quella ragazza vicino alla misteriosa signora.
Era abbastanza alta,forse più di un metro e settanta,con dei lunghi capelli mossi e dai riflessi mogano.
Era imbronciata,o meglio aveva il viso di una che aveva pianto per una settimana di fila,ma dei bei lineamenti.
"Connie,fallo per tuo fratello."
"No mamma,non ce la faccio a stare qui a vedere tutti questi sciacalli pronti a prendere il suo posto solo per la fama!"-sbottò la giovane.
Fu allora che Jason si incamminò verso di loro che erano vicine all'uscita.
"Oh mio dio ma allora è la famiglia di.."
La signora lo stoppò.
"Connie dacci un taglio."-la ammonì prendendole un braccio per tenerla buona,volgendosi poi verso di lui-"Allora come è andata?"-gli sorrise giovialmente.
Jason si riprese,era rimasto a guardare i grandi e lividi occhi nocciola della ragazza anche se lei lo stava incenerendo.
"Bene grazie, come vede aveva ragione, non mi hanno spolpato vivo."-le rispose il giovane.
'Ho come l'impressione che se la guardo un'altra volta lo farà la tua piccolina,ma complimenti alla mamma.'
"Ne sono felice,dunque ci rivedremo caro..?"
"Jason,signora."
"Io sono Jan,questo è mio marito Ray,e lei è mia fi.."-si fermò,la ragazza lasciò in malo modo la sua presa e invece di seguire l'esempio del padre e stringere la mano come un qualsiasi civile,fulminò Jason scappandosene via.
"Mia figlia Connie."-sospirò rassegnata Jan-"Ray ti prego valla a riprendere.Scusala Jason,da quando non c'è più suo fratello non so più come comportarmi con lei."
"Non si preoccupi,non credo di andarle a genio."
"Ma no,fa così con tutti,sta tutto il tempo chiusa in camera,non vuole più vedere nessuno,piange giorno e notte e non le va giù la cosa del nuovo bassista.Pensa che tutta questa gente voglia solo prendere il posto di Cliff solo per la fama e per i soldi,che per ora nemmeno ci sono nelle tasche dei ragazzi."
"Le posso garantire che io non lo faccio per questo.Io vivo per la musica signora Burton,e suo figlio era la mia ispirazione.Le faccio le mie condoglianze col cuore,erano pochi come lui."
"Già."-rispose la donna con velato dispiacere ma sempre col viso luminoso-"Se avrai il suo posto ne sarò felice,e sarò lieta di invitarti a casa nostra,magari così avrò anche la scusa di farla uscire da quella maledetta camera.Adesso vado caro."
"Arrivederci e grazie mille Mrs. ."-la salutò separandosi da lei.

Da quella breve ma ricca chiacchierata pensò che persona potesse essere stata Cliff,tutte le cose su di lui che aveva sentito,dopo l'incontro coi suoi,sembravano vere.
'Caspita se somigliava a suo padre."-si ripeté fuori dall'edificio vedendo l'uomo salire su di una vettura assieme alla moglie che gli agitò la mano salutando.
Dietro c'era di nuovo quella ragazza,la sorella del defunto bassista.
Per quel poco che l'aveva vista,aveva apprezzato poco di lei,ma era sicuro che avesse stessi stile e capelli del fratello,in più una maglietta dei Misfits in cui sarebbe entrata due volte e pensò essere quella che Cliff indossò al concerto di Phoenix quando lo vide dal vivo.
Diede un altro sguardo alla macchina,che stava facendo retromarcia,e Connie se ne stava attaccata al finestrino a guardare fuori la strada coi suoi occhi contornati di occhiaie,mentre lo sguardo di Jason la seguiva,incuriosito da lei.
Era stata l'unica dei Burton di cui non si era fatto un'idea precisa:Jan gli era sembrata un'amorevole mamma e una donna forte che nonostante tutto ricordava il figlio col sorriso sulle labbra,Ray era il coniuge che le stava al fianco,un uomo normale somigliante a Cliff.Era Connie il punto interrogativo,poteva solo immaginare dalle parole della madre che era una ragazza emotiva,legata al fratello al punto di sentirsi persa ora che era sola.
Era rimasto di nuovo imbambolato,fuori dall'edificio,e di nuovo a causa di quella strana fanciulla,ma una bella domanda si formulò nella sua mente tutto a un tratto:"Come cavolo si arriva al Tommy's Joint?"



 

Lux's corner:

AUGURI GENTE!

E soprattutto dato che ormai è passato il Natale e la mezzanotte..AUGURI CARO LARSINO!<3
Che carino il nostro gnomo cinquantenne con la sua sexy pelata mlmlml.
Bene veniamo al dunque,questo capitolo è scritto secondo me in modo confusionale,ma anche un po'per mia volontà dato che volevo rappresentare un Jason imbambolato,prima per l'audizione e poi per i Burton e la loro storia insomma.
Si ho capito va',vado a zappare.
Addio.
Mit Liebe,bis Bald!

Lux•
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Metallica / Vai alla pagina dell'autore: MayniacGlamFreak