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Autore: Akune_Niives    26/12/2013    1 recensioni
Una giovane Principessa si perde nelle Lande e si ritrova davanti ad un gigantesco castello di ghiaccio. Che fare? Seguire l'istinto ed entrate o continuare a camminare nella neve rischiando l'ibernazione? Cosa penserà il suo adorato Hansel se non la vedrà tornare prima del tramonto?
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Nonostante fossi una Principessa che viveva circondata dalla neve, io quel freddo non riuscivo a sopportarlo.
Avrei preferito di sicuro essere davanti ad uno dei camini del mio castello, invece di camminare in mezzo alla neve, ma non avevo altra scelta se volevo trovare riparo.
Il mio cavallo mi aveva disarcionata così, per caso, ed era scappato via.
Camminavo ormai da qualche ora, quando la nebbia si diradò e il vento freddo smise di soffiarmi in volto.
Alzai gli occhi e davanti a me comparve un enorme castello fatto completamente di ghiaccio.
Arricciai il naso. Sicuramente non avrei trovato di che riscaldarmi, là dentro.
Mi avvicinai piano, cercando di non sprofondare nella neve.

Quando arrivai davanti al portone, riflettei sul da farsi: mi serviva riparo, o sicuramente sarei morta di freddo.. E sicuramente questo sarebbe dispiaciuto moltissimo al mio amato Hansel, che mi aspettava a casa. Ma in un luogo simile non sarebbe stato facile. Così pensai di chiedere agli eventuali padroni di casa una carrozza in prestito per evitare l'assideramento, con la promessa di un compenso appena ritornata nel mio regno.. O magari qualche coperta in più e un cavallo veloce che sicuramente avrei pagato.

Così, dopo aver scacciato via un brivido, bussai al portone e attesi.

Dopo poco, si aprì uno spiraglio dal quale, però, non vidi affacciarsi nessuno.
Abbassai gli occhi e un piccolo elfo con orecchie e occhioni enormi mi stava fissando in silenzio.
Gli sorrisi e gli spiegai velocemente la mia storia, senza soffermarmi ad osservare quella strana creatura che credevo si fosse estinta da anni e che avevo riconosciuto solo grazie ad alcune illustrazioni su dei libri di fiabe per bambini.
Alla mia richiesta di poter parlare con i padroni di casa, il piccolo essere mi squadrò da capo a piedi un paio di volte e poi, come scosso da un quasi impercettibile fremito, mi fece cenno con la manina di entrare.

Quando però attraversai il portone, quello che trovai mi lasciò senza parole.

Quello che doveva essere il salone principale era gremito di persone e ovunque mi voltassi c'era un camino acceso.
Mi accorsi che il piccolo elfo stava cercando di togliermi il mantello tirandolo dalle maniche. Mentre lo agevolavo nell'azione, provai a chiedere delucidazioni, ma lui mi ignorò e sparì in una stanza con il mio mantello.

Forse non mi aveva sentita a causa di tutto quel trambusto.
C'erano ovunque persone che parlavano, ballavano, cantavano, bevevano e suonavano.

Era un uragano di colori ed io, nel mio semplice vestito grigio pastello, mi sentii decisamente fuori luogo.

Una di queste sfumature, una donna vestita completamente di un arancione così acceso da far male agli occhi, mi si avvicinò. Mi sorrise e si allontanò danzando, lasciandomi in mezzo al salone con un bicchiere in mano.

Lo alzai ad altezza volto e lo osservai, lo annusai e in seguito lo portai alle labbra per assaggiarne il contenuto.
Era vino, bianco, leggermente frizzante e stranamente dolce.
Mi piacque talmente tanto che mi ripromisi di chiederne il nome ai proprietari del castello, quando avrebbero dato cenno di manifestarsi. Lo avrei piacevolmente voluto come vino principale al ricevimento del vicino matrimonio con mio amato Hansel.

Poi, però, sentii come se due occhi infuocati mi stessero osservando. Sentii pizzicare alla base della nuca e un brivido mi scese fino alla schiena, lasciata semi-scoperta dal vestito.
Mi voltai, cercando il proprietario o proprietaria degli occhi che mi stavano osservando insistentemente, quando notai una porta dischiusa dalla quale fuoriusciva della luce rossastra.

Entrai cautamente e il calore di un enorme camino mi avvolse.
Feci qualche altro passo e osservai attentamente la stanza: c'erano dipinti talmente belli da sembrare inverosimilmente vivi e talmente grandi da far sembrare tutta l'intera stanza un grandissimo quadro. Sembrava un sogno.
In particolare la mia attenzione fu attirata da un quadro che ritraeva un giovane bellissimo, con i lineamenti duri e muscoli definiti, vestito di nero e avvolto in un enorme mantello rosso. I suoi occhi sembravano neve sporca.

Riuscii a staccare i miei occhi da quelli del giovane nel quadro e continuai a guardare la stanza. Notai subito una chaise longue vicino al camino e non potei negare al mio corpo il desiderio di trovare sollievo.
Mi sdraiai e rimasi colpita di quanto potesse essere comoda, al punto di lasciar cadere il bicchiere di vino, ormai vuoto, a terra.
Molto probabilmente tutto quel camminare nella neve doveva avermi stremata.

Mi feci cullare dal calore del camino per qualche minuto, fino quasi ad assopirmi.

Prima di chiudere gli occhi, notai un giovane che entrava nella stanza e chiudeva la porta della stanza dietro le sue spalle.
Riconobbi in lui lo splendido giovane del dipinto e, mentre continuava ad avvicinarsi a me, gli sorrisi debolmente.

Dopo aver intravisto un suo strano sorriso, il buio mi avvolse.








Il piccolo elfo vide il suo padrone chiudere dietro di se la porta della stanza dove aveva visto entrare la giovane fanciulla.
Si guardò intorno e osservò il salone completamente vuoto e privo di qualsiasi fonte di calore, quasi sorridendo tra se. Il suo padrone era davvero bravo ad ingannare la mente degli inutili esseri umani. E, molto probabilmente, il suo padrone aveva deciso di rendere la inutile ma bellissima giovane, la sua nuova compagna.
Un urlo agghiacciante, che riempì l'intero maniero fino quasi a scuoterlo, gli fece intuire che aveva avuto ragione.




























 
***Spazio autrice***

Hola!
Piccola storiellina nata da un sogno di qualche notte fa, 
nell'attesa che mi vengano nuove idee
per La Figlia della Luna..

Fatemi sapere se vi piace e vi ringrazio
dal più profondo del cuore per leggere le mie storie
e recensirle ogni volta.. Davvero grazie *-*

Vi auguro di passare delle buone vacanze!

Baci, A.



 
   
 
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