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Autore: Triz    26/12/2013    3 recensioni
Era è una moglie sola e stanca dei continui tradimenti di suo marito Zeus, per cui, una sera come le altre, prenderà una decisione drastica.
La storia partecipa al contest I titoli di Battisti di Marge86. Buona lettura!
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I titoli di...'
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Era
Era è stanca di lui, ormai.
«Cara, esco per la cena dell'amministrazione, farò tardi» le dice Zeus dandole un rapido bacio sulla guancia. Era gli sistema la cravatta in disordine e Zeus la accarezza distratto prima di prendere le chiavi della macchina e uscire di casa.
"Tutte scuse" pensa la donna avvicinandosi alla finestra del salotto, quella che dà sul vialetto. Ecco il marito che esce di casa, sale in auto e parte verso Olympic City.
Era sa che andrà da lei, dalla sgualdrina di turno a cui Zeus ha messo gli occhi addosso. Ormai può dire di conoscere suo marito come le sue tasche dopo più di trent'anni di matrimonio.

La prima volta che lo aveva scoperto era stato per caso, come da film.
Era aveva trovato un capello scuro e lungo sulla giacca di Zeus e insospettita aveva guardato tra le sue cose.
Calliope, così si chiamava quella, e nei messaggi Zeus la chiamava Cally.
A Era venne da vomitare al pensiero che il suo Zeus fosse toccato da un'altra.


Era si allontana dalla finestra con gli occhi velati di lacrime e si avvicina al telefono. Compone il numero di suo figlio e mentre dall'altro capo squilla il telefono lei si morde il labbro inferiore per trattenere i singhiozzi.
«Pronto, mamma?» risponde Ares.
«Passa a prendermi tra dieci minuti» dice Era fredda e riattacca prima che Ares possa dirle qualcosa, poi si reca nella camera da letto.

A causa di Calliope Era fece una scenata tale che spaventò persino Ares e cacciò via il marito urlandogli di andare dalla sua puttana.
Rimase sola a piangersi addosso per giorni e nemmeno Estia, la sua adorata sorella, riuscì a consolarla.
Poi, un giorno, Zeus tornò a chiederle perdono in ginocchio.
Disse che non lo avrebbe fatto più, che era stato debole e stupido, che aveva lasciato Calliope e che d'ora in poi le sarebbe stato fedele.
Era stupidamente lo perdonò, credendo alle sue parole.
Ma dopo Calliope arrivarono Gea, Maia, Selene e tante altre ancora. Più andava avanti e meno le sue scenate erano furiose.
Era si rendeva conto che Zeus non sarebbe cambiato mai.


Era mette tutti i vestiti dentro una valigia e le altre cose personali in un'altra, dopodiché esce dalla camera e le trascina fino all'ingresso. Prende il lungo cappotto e lo indossa mentre raggiunge la finestra del salotto.
“Ares dovrebbe arrivare a momenti” pensa.
Scorge i fari dell'auto di suo figlio; questi si sporge dal finestrino ed Era gli fa cenno di scendere e avvicinarsi all'ingresso, poi va ad aprire la porta.
«Allora ti sei decisa a lasciarlo, mamma?» le dice Ares prendendo le due valige e precedendo la madre in auto.
Sì, finalmente Era si è decisa.


Note dell'Autrice
Ciao a tutti,
questa one shot sarebbe una trasposizione ai giorni nostri della vita di Era e Zeus. Per il finale ho ritenuto opportuno inserire l'annotazione What if?, mentre i cambi di tempo verbale sono voluti per staccare i flashback dalle scene al presente.
Qui si fermano le spiegazioni per la mia storia. Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Un bacio,
Triz
  
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