Eccoti lì, sulla spiaggia, con la tua famiglia.
Come avevi sentito nel sogno, avevi radunato tutti e avevi seguito la voce… quella voce che chiamava il tuo nome. Chiunque ti avrebbe chiamata “pazza”. Ma non loro. Loro avevano conosciuto il Dottore, e ti avevano seguita.
E adesso eccoti lì, alla baia del Lupo Cattivo, che ti guardi intorno cercando di capire.
Ti volti verso i tuoi genitori. Adesso hai riavuto tuo padre.
Lui ti guarda, poi il suo sguardo si sposta in un punto oltre le tue spalle. Ti volti, ed è allora che lo vedi.
Il Dottore è lì, in piedi, a pochi metri da te. Ma non è davvero lui.
“Sto bruciando un sole solo per dirti addio”
Ti costringi a trattenere le lacrime. Non vuoi che sia un addio.
Ti avvicini a lui, vuoi toccarlo, accarezzargli il viso, sentire che lui è davvero lì anche se sai che non è vero.
“.. è solo un’immagine, niente tatto”
E allora la verità ti colpisce come un treno in corsa.
Lo ascolti mentre ti dice che non può venire nel tuo universo, che non potrete rivedervi, e tu non riesci a crederci. Non vuoi crederci.
Hai due minuti per dirgli addio, due miseri minuti per dire cose che vorresti dire da tempo, ma le parole ti muoiono in bocca e ti maledici in silenzio. Hai combattuto Dalek, Cyberman e un’infinità di alieni… ma non riesci a dire una parola.
Così parli del tuo fratellino, o della tua sorellina, del tuo lavoro.
Lui dice di essere felice, ma sai che non è vero. Glielo leggi negli occhi.
Vieni a sapere che nel tuo universo sei morta, insieme a molti altri. Ma non ti importa, perché stai morendo dentro al solo pensiero di un addio. E allora glielo chiedi
“Ci potremo rivedere qualche volta?”
“Purtroppo no.”
“E tu cosa farai?”
“Ho ancora il Tardis, e sarò l’ultimo Signore del Tempo.”
Fai appello a tutte le tue forze, lasci andare le lacrime, cerchi di ricomporti, ma non ci riesci.
“Io.. io ti amo” dici tra le lacrime.
“Grande notizia. Io suppongo che… sia l’ultima occasione per dirlo. Rose Tyler..”
Le sue parole restano sospese in aria, mentre la sua immagine svanisce. Il Dottore è andato e non potrai rivederlo mai più.
Crolli a terra, non curante della sabbia che ti sporca i pantaloni.
Guardi il punto dove prima c’era l’immagine del Dottore, e continui a sussurrare “Ti amo.. Ti amo..” come se quelle parole possano riportarlo da te.