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Autore: Jada_Payne    26/12/2013    1 recensioni
Niente finzione. Questa è semplicemente l'ultima pagina scritta del mio diario. Forse ero stanca di sfogarmi con qualcuno che non mi ha mai risposto per anni. O forse, il modo in cui avevo riportato i fatti sul diario mi davano un ché di surreale e simile ad una storia. Non spaventatevi di entrare :)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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25-12-2013

Caro Diario,

Il Buon Natale ormai è scontato, come anche il fatto che sia buono solo al mattino quando ci si riunisce tutti sul letto dei propri genitori per scartare i regali e scambiarsi gli auguri e quando si esce e la gente, anche se non si conosce, si sorride e si saluta cordialmente come se fossero amici da anni. Si. Forse l’aria natalizia si può avvertite solo in quel momento. Poi arriva l’ora di pranzo e forse anche lì si può avvertire perché si è tutti impegnati a ridere e a brindare, dimenticando i problemi politici, mandando a ‘fanculo la propria dieta e concentrarsi su quello strato di serenità apparente che aleggia nei meandri del nostro cervello, soggiogato da sorrisi sinceri che forse aspettava da tempo. Il pomeriggio poi inizia a cambiare. Ci si saluta con abbracci e complimenti per l’ottima compagnia e si inizia a ritornare, ognuno, a casa propria. Un lieve alone di serenità e tranquillità viaggia ancora negli sguardi e nei sorrisi di tutti, poi arriva la sera e tutto cambia: ogni figlio prende la propria strada, uscendo con i propri amici, lasciando i genitori, con il piccolo della famiglia, sul divano intenti a guardare un vecchio cartone animato natalizio e per loro il giorno di Natale continua, anche dopo la mezzanotte, finché non ci si ritira ognuno nel proprio letto; per i figli in giro, invece, il Natale è passato dal momento in cui si è usciti dalla porta di casa per raggiungere, nel freddo della notte, i propri amici. Il figlio maggiore, dopo un giro di abbracci fraterni e pacche sulla spalla, comprerà sicuramente una birra al bar e fumerà in giro per i vicoli, evitando di farsi “beccare” da occhi indiscreti. La figlia secondogenita, in tal caso io: beh. . .

Sono uscita, sono andata a prendere Manuela a casa sua e poi abbiamo raggiunto Nicola ed Alessio. Come ogni sera, siamo andati ai parcheggi da sopra il bar in piazza e siamo entrati nel vecchio oratorio, ormai trasformato in un deposito di sculture in legno. Questa sera la porta era chiusa. Il custode deve aver “notato” i nostri disegni sul muro e per evitare altri “atti di vandalismo” beh. . . ci ha chiusi fuori. Quello che però non ha notato è  la finestra rotta da cui Nicola e Alessio sono entrati per aprire, poi, la porta e far entrare me e Manuela. Cosa abbiamo fatto? Al solito: io mi sono chiusa in una stanza ed ho iniziato a contare, mentre gli altri tre si sono nascosti nel buio totale. Nascondino: un gioco totalmente infantile che, nonostante i venti anni di Alessio e i diciotto di noi altri, diverte sempre. Credo sia per il fatto che io ed Ale abbiamo avuto una precedente relazione, almeno spero, perché per tutta la serata non ho fatto altro che sperare di ritrovarmi in un angolo scuro e tenebroso con lui al mio fianco. Eppure so che è sbagliato. Io ho già un ragazzo. Sta a Salerno e mi ama da impazzire e lo amavo anch’io prima che il mio ex arrivasse per le vacanze di Natale. O forse lo amo ancora. Sicuramente lo amo ancora, ma la distanza tra noi due e l’attrazione fisica che provo per Ale mi mandano in confusione. Non lo nego: anche Raffaele è di bella presenza, ma non può certamente competere con Alessio. Nonostante abbia diciannove anni è più alto di lui e più magro, perciò ovviamente non ha il fisico perfetto come lui; non ha quel modo strano di portare i capelli; non ha il tipico accento milanese; non ha quel modo rude e attraente di prepararsi e fumarsi un drumo, poggiandolo su quelle meravigliose labbra carnose e ovviamente non ha i suoi meravigliosi occhi celesti, ma che quando infuriato sembrano diventare un colore strano che dà quasi sul bianco.

Forse l’amore che ho provato per Alessio due anni fa è ancora presente nel mio cuore. O meglio. . . credo di dover iniziare a dare ragione al mio professore di Biologia, quando ha spiegato che in realtà, quando ci innamoriamo il sentimento non nasce dal cuore, ma dal cervello. E credo proprio sia così perché se ci penso: l’unica cosa che il cuore fa quando siamo innamorati è accelerare il suo battito, perciò, pompa solo più sangue. Il sangue scorre più veloce perché dettato dal cervello. Perché è quest’ultimo che dà stimoli ad ogni particella che è dentro di noi. Perciò credo si chiami ossessione, non più amore. Allora forse si: sono ossessionata da Alessio e tutto ciò che lo riguarda. Ed è colpa del cervello se ogni volta che siamo vicini e chiacchieriamo tra noi quattro, lo guardo sottecchi e lo imploro mentalmente di girarsi a fissarmi, così che lo possa ammirare perfettamente e non da sotto le mie ciglia ricoperte di mascara. Magari questa ossessione è destinata a sparire ed io lo spero vivamente perché non ho intenzione di aspettarlo in eterno sapendo che lui non tornerà mai da me. Infondo è stato lui a lasciarmi e non perderà tempo a tornare indietro da me, è lui che mi ha abbandonata e se lo ha fatto il motivo ci sarà. Mi ha fatta star male per giorni: infondo lui è stato la mia prima relazione seria e dopo di lui ho affrontato solo un’altra relazione, iniziata e finita male, per dimenticarmi di lui ma non è servita a nulla. E la cosa che più mi fa incazzare è che finalmente lo avevo dimenticato. Non l’ho visto per un bel po’ e pensavo di averlo dimenticato. Amo ancora Raffaele. Ma finché Alessio non se ne sarà andato: dovrò mostrargli sempre un finto sorriso e baciarlo immaginando che al suo poso ci siano altre labbra più carnose ed esperte.

Spazio Autrice:

Salve. Vi do un caloroso benvenuto in quella che è la mia vita incasinata. Ebbene si. Questa è la pagina del mio diario di ieri sera. Come ogni volta la rileggo, non so per quale motivo,  e rileggendola mi è sembrata una sorta di storia contorta come quelle che ho letto in questo sito. Per il momento sarà una piccola OS ma se farà un po’ di successo credo che potrei uscire da quella che è la mia vita e crearne una basata su questa pagina di diario. I personaggi sarebbero gli stessi, ma il loro modo sarebbe diverso da ciò che sarebbe nella realtà. Boh. . . dipende da voi. Spero in un vostro commento. Ciaoo. Baci<3

Jada<3

  
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