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Autore: _Amway    26/12/2013    21 recensioni
Tutti hanno un segreto, pure lui.
Lui voleva nascondere la verità per proteggerla ma con la bestia dentro di lui non c’è posto per nascondersi.
Lei doveva nascondersi da lui, dalla sua anima dove si rifugiano i suoi demoni.
Genere: Dark, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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His secrets, his demons

Prologo

“But I am hell bound”


26 marzo 2012


Nella stanza si sente solo il ticchettio dell’orologio appeso alla parete, di tanto in tanto qualcuno sospira o si riposiziona nella poltrona su cui è seduto.
L’intera sala è avvolta nel silenzio e nella penombra; solo una piccola lampada appesa al soffitto illumina l’ambiente.
Tutti e nove gli uomini guardano il più giovane aspettando una sua risposta, qualcuno scambia uno sguardo spazientito con il vicino, qualcuno, mentre attende, si fuma una sigaretta e altri stanno semplicemente in silenzio.
Dopo pochi secondi un leggero brusio si alza rendendo l’atmosfera meno tesa, Keaton e suo cugino gli rivolgono un’occhiataccia sussurrandosi qualcosa di incomprensibile.
Il ragazzo continua a scrutare un punto vuoto del tavolo davanti a lui pieno di carte messe disordinatamente e di armi, ha uno sguardo assente. I suoi occhi verdi sembrano spenti, sembra che si sia dimenticato dell’idea di John e che sia su un altro pianeta.
Da quando John ha finito di parlare più nessuno ha proferito parola, il padre sbuffa nervoso mentre fulmina con lo sguardo il figlio.
Prova a mantenere la calma stringendosi le mani in un pugno, i lineamenti diventano duri all’istante serrando con forza la mascella. Intanto prende, da una tasca della giacca scura che indossa, uno dei suoi sigari preferiti accendendolo, lo porta alle labbra per poi buttare fuori il fumo che si dissolve nell’aria.
«Sarebbe un problema per te?» cerca di convincerlo John che ai suoi occhi sembra molto perplesso. «Ho pensato a te perché fai sempre colpo sulle donne, soprattutto sulle ragazzine.»
Il ragazzo non risponde, ma in compenso solleva il capo incontrando gli occhi del padre che gli lanciano uno sguardo di fuoco come per dire “se dici di no ti ammazzo”.
Annuisce leggermente, senza molta convinzione.
«Ma è ovvio, John! È una cosa di famiglia!» esclama Sean, il padre del ragazzo.
Gli amici di Sean ridacchiano, le loro risate echeggiano nella stanza.
«Sì, va bene. Lo faccio.» interviene il figlio alzandosi dalla sedia su cui era seduto. John lo ferma mettendogli una mano davanti in modo da farlo rimanere seduto, l’uomo si avvicina come se non volesse che gli altri sapessero quello che gli sta per dire.
«Devi far in modo che la ragazzina si fidi di te, deve parlarti della sua famiglia e tu devi sembrare interessato.» spiega sottovoce. «Ovviamente, prima devi far colpo su di lei. Prova ad andare all’uscita della scuola oggi pomeriggio, sicuramente ci sarà.»
«Certo, ho già qualche idea.»
Nel suo viso si forma un ghigno accattivante, si scambiano un’occhiata d’intesa. John ha capito subito il suo piano sebbene non l’abbia detto, ormai lo conosce. Per conquistare una ragazzina ingenua come lei basta sembrare un angelo ed essere bello: il gioco è fatto.


***

19 novembre 2012

Il vento scompiglia i suoi capelli ma lei, non curante, continua a camminare chiudendo gli occhi chiari in una fessura.
Non si è mai tanto preoccupata dei suoi capelli come di solito fanno le ragazze; ci sono cose più importanti, pensa. Dei capelli ordinati ti rendono una persona migliore?
Davanti a lei si presenta una strada desolata e ghiacciata dai primi geli dell’inverno appena arrivato nella sua città.
Pensa subito alle giornate che passerà a leggere romanzi sotto le coperte mentre sente il rumore della pioggia fuori, ai maglioni deformati che indosserà per tenersi al caldo e alle mille cioccolate calde che saranno bevute vicino al camino.
Stranamente non c’è nessun auto che sfreccia nella strada lasciandosi dietro lo smog, nessuno che passeggia tranquillamente proprio come lei. Sembra quasi che tutta la popolazione cittadina si sia dissolta nell’aria, in tutto il tragitto avrà visto un paio di persone massimo e questo è molto strano. Di solito c’è sempre molta gente in giro nel pomeriggio, oggi però è il contrario.
Forse a causa del freddo e non hanno tutti i torti, pensa pentendosi di non aver indossato almeno un giubbotto più pesante e non il solito parca ormai consumato.
Il suo sguardo si ferma sul bosco che costeggia il marciapiede, è sempre stata affascinata dal mistero di quella raduna di alberi.
Non ci è mai entrata, nemmeno da piccola con un suo nonno che amava passeggiare nei boschi, le diceva sempre di non entrarci sennò trovava dei mostri cattivi. Ovviamente, sa che era solo una bugia per tenerla al sicuro; ma fin da quando aveva otto anni aveva sempre avuto il desiderio di entrarci.
Ma è qui, in questa strada, per fare qualcos’altro.
Qualcosa che è stato posticipato troppo nel tempo e adesso è venuto il momento di affrontare questa “paura” se è così che la si può definire.
Ha provato a scappare per non affrontare la realtà però non può farlo per sempre, non può essere per sempre una codarda. Bisogna anche affrontarla, soffrendo magari eppure è anche questo un modo per crescere.
Ormai giunge alla sua destinazione, sopra il cancello in caratteri abbastanza grandi c’è scritto ‘cimitero’.
Mentre attraversa il sentiero principale incrocia una signora anziana e minuta di circa settant’anni che le abbozza un sorriso dolce facendo un cenno con il capo, ha degli occhi azzurro grigio meravigliosi sebbene siano contornati da profonde rughe create nel corso degli anni.
Tiene saldamente con una mano l’annaffiatoio del cimitero che ha usato probabilmente per dar da bere ai fiori delle tombe dei suoi famigliari.
Dopo pochi minuti arriva davanti alla tomba di ‘Christopher James Collins’ circondata da moltissimi fiori colorati in contrasto con il grigio del marmo.
Scruta la foto vicino al nome del padre: l’ha scattata lei quella foto durante una festa di famiglia. Stava parlando a tutti, lei ha catturato questo semplice momento con un solo click dell’obbiettivo.
Non pensava che quella foto sarebbe stata messa nella sua tomba.
Una lacrima solca il suo viso pallido attraversando tutta la guancia, se l’asciuga subito. Non vuole farsi vedere così debole però come si fa a non esserlo? Come fai a rimanere forte dopo aver perso una persona così importante per te?
Si è dissolta nell’aria, lasciandola sola. Se ne andato senza preavviso come la maggior parte delle morti, quando l’ha trovato senza vita nel suo ufficio: è stato il momento più brutto della sua vita.
Il suo corpo era sul pavimento di legno, una macchia rossa di sangue sporcava la sua camicia bianca di seta, le sue braccia erano aperte e vicino a una mano c’era una pistola.
Mia capii subito cos’ è successo, si è ucciso. Ha scelto di metter finire la sua vita.
Si sente così sola, non come quando ti ritrovi il sabato sera a guardare un film a casa da sola, come quando non hai più veramente nessuno, come quando perdi una delle persone più importanti della tua vita improvvisamente; il tuo punto di riferimento.
Benché sia morto tre mesi fa le innumerevoli ferite fanno ancora male, la stanno lacerando pian piano, nonostante ciò cerca di rimanere forte e ad andare avanti. Di solito queste lese si curano mano a mano che passa il tempo ma non vede miglioramenti, rimangono là.
Nota vicino ai fiori, che ha portato la madre il giorno prima, un foglio bianco con un disegno, si china per prenderlo e osserva il simbolo disegnato in nero: è un triangolo con dentro di esso due ‘X’.
Scruta attentamente per un po’ rimanendo confusa dallo strano disegno, non capisce cosa significa e nemmeno il motivo per cui si trovava vicino alla tomba del padre.
Gira il biglietto ma non c’è scritto niente, nemmeno una parola o un altro disegno.
Sembra stampato e non disegnato con una penna visto che è molto preciso e non ci sono sbavature, varie ipotesi iniziano a scorrere nella sua mente: forse a qualcuno è caduto semplicemente questo biglietto mentre si dirigeva a una tomba vicina oppure è un avvertimento stile Pretty Little Liars?
Forse significa qualcosa quel simbolo, qualcosa di importante e non di futile.
Apre la borsa e mette dentro il foglietto per poi alzarsi dalla tomba ed uscire velocemente dal cimitero senza salutare il padre: è troppo turbata.
Appena arriva a casa accende subito il computer curiosa di capire il significato del simbolo. Lo guarda per la seconda volta attentamente non avendo la più pallida idea di cosa può significare. Un’associazione? Una setta?
Può essere, come detto prima, una specie di avvertimento a qualcosa che potrà succedere nel futuro o forse su qualcosa già successo. Ci sono mille idee e possibilità.
Mentre beve una tisana inizia a cercare qualcosa in rete, visita praticamente tutti i siti possibili in cui può trovar qualcosa di utile ma senza risultati. Non trova lo stesso simbolo del biglietto, forse non è molto famoso come simbolo o è semplicemente un disegno inventato.
Si passa una mano tra i capelli stanca, riprende il foglietto in mano mettendolo dentro il suo diario. È da più di un’ora che sta cercando qualche informazione, ormai ha deciso di gettare la spugna.
«Mia, vieni a cenare?» entra sua madre in camera restando nella stipite della porta.
Le due Collins sono praticamente identiche: entrambe hanno gli occhi chiari una sfumatura tra l’azzurro e il verde, pure il sorriso è uguale trasmette allegria ed è indescrivibile.
La ragazza si gira chiudendo il portatile annuendo alla madre.
«Stavi facendo una ricerca per scuola?»
«Oh sì, sulla Rivoluzione francese.» mente sorridendo in modo forzato.



Angolo autrice
Ciao a tutti!c:
Dopo 23456789 anni che non entravo su questo account, l'altra sera sono ritornata leggendo tutti i vostri messaggi e le recensioni delle altre fan-fiction. *festeggiamo*
Ormai è da tipo un anno che non pubblico niente e mi dispiace molto :c ma sono tornata dopo un periodo in cui ho scritto veramente poco!
Spero che vi sia piaciuto questo breve prologo visto che ci ho lavorato molto e volevo che fosse un po' originale (?)
L'altra storia (Imprisoned love) è sospesa, non ho più idee scusate! :c
Comunque se trovate errori potete scriverlo in una recensione o per messaggio così correggo subito (fra poco faccio un account su facebook quindi potete scrivermi liberamente lì, potete chiederti qualunque cosa) ;) Ovviamente anche le recensioni positive sono ben accolte anzi!
Mi piacerebbe molto sapere il vostro parere su questa nuova fan-fiction c':
Spero di leggere un paio di recensioni (sono disponibile a leggere anche le vostre storie) ;)
Ci vediamo presto e buon anno a tutti!
Amanda

  
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