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Autore: Himeno    26/12/2013    2 recensioni
Il piccolo Will adorava il Natale, come le sue sorelle Ella e Cecily. E come ogni bambino di otto anni, la parte della festa che preferiva erano i regali. Ogni anno, lui e le sorelle si divertivano un mondo ad addobbare l’albero e scommettevano che non ce n’era uno più colorato del loro in tutto il Galles. Poi la madre gli raccontava di Babbo Natale e delle sue renne, al contrario di Edmund Herondale che, essendo stato un cacciatore di demoni, non credeva in quelle sciocche storielle infantili, come le chiamava lui. Tuttavia amava stare con la sua famiglia e vedere il sorriso dei suoi figli allargarsi sempre più all’avvicinarsi del Natale.
- ATTENZIONE! CLOCKWORK PRINCESS SPOILER -
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cecily Herondale, Ella Herondale, Theresa Gray, William Herondale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! Spero che abbiate passato un buon Natale :) Ieri notte mi sono sognata proprio questa storia e ho provato a scriverla. Con qualche variazione, certo, ma spero comunque che vi piaccia ^_^ Mi scuso per gli errori che ci saranno e vi avverto che se non avete letto Clockwork Princess, non leggete nemmeno questa storia. Alla fine c’è un enorme spoiler. Bè, io vi ho avvisato. Come si dice, uomo avvisato mezzo salvato. Poi non prendetevela con me :P Bando alle ciance, vi lascio alla lettura della ff. Buone Feste e a presto! <3
 
 
Merry Christmas, Family Herondale
 

 
Il piccolo Will adorava il Natale, come le sue sorelle Ella e Cecily. E come ogni bambino di otto anni, la parte della festa che preferiva erano i regali. Ogni anno, lui e le sorelle si divertivano un mondo ad addobbare l’albero e scommettevano che non ce n’era uno più colorato del loro in tutto il Galles. Poi la madre gli raccontava di Babbo Natale e delle sue renne, al contrario di Edmund Herondale che, essendo stato un cacciatore di demoni, non credeva in quelle sciocche storielle infantili, come le chiamava lui. Tuttavia amava stare con la sua famiglia e vedere il sorriso dei suoi figli allargarsi sempre più all’avvicinarsi del Natale.
-Mi raccomando, bambini. Fate i bravi e andate a dormire presto stasera. Se no Babbo Natale non vi porterà niente- disse Linette ai figli.
Era il giorno della vigilia e quella sera se volevano che Babbo Natale arrivasse, dovevano andare a letto presto senza fare i capricci. Richiesta molto grande per delle pesti come i tre piccoli Herondale. Però Ella era abbastanza ragionevole mentre Will e Cecily erano dei veri vulcani ed erano esperti nel disubbidire ai genitori.
-Va bene, madre- risposero in coro i bambini.
Will e Cecily si guardarono complici. Non avevano alcuna intenzione di perdersi l’occasione di vedere Babbo Natale. Quella notte avrebbero aspettato la mezzanotte e avrebbero visto il misterioso omone vestito di rosso, era deciso.
 
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Erano le 22,35 passate. Ella e i coniugi Herondale dormivano tranquillamente nelle loro stanze, o almeno così credevano il bimbo con la sorella minore. Sgattaiolarono piano piano verso il soggiorno, cercando di non fare nessun rumore, e si nascosero dietro l’albero.
-Sei sicuro che arriverà a mezzanotte?- chiese con uno sbadiglio, Cecily.
-Certo. Aspetta e vedrai- disse con determinazione, il secondogenito degli Herondale.
Con il passare dei minuti, la determinazione dei ragazzi si dissolse ed entrambi finirono tra le braccia di Morfeo.
Due figure li videro e si misero a ridacchiare. Linette ed Edmund guardarono con tenerezza le loro due pesti e, facendo piano per non svegliarli, li presero in braccio e li riportarono nei loro letti.
-I soliti disubbidienti. Ma Babbo Natale vi porterà comunque i regali- disse l’uomo baciando la testa della figlia dormiente mentre la moglie faceva lo stesso con il maschio.
I coniugi si abbracciarono e dopo un ultima occhiata ai loro tre figli, uscirono dalla stanza dei bambini.
 
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Il piccolo Herondale si svegliò di soprassalto grazie alla sorellina che gli saltò addosso dalla felicità.
-Svegliati Will! E’ Natale!-
Già. Era Natale e a quanto pare lui e la sorella non erano riusciti a restare svegli per vedere l’omone. Questo lo indispettì e mise il broncio. Si mise a sedere sul letto facendo scivolare per terra Cecily.
-Ahi, cattivo- gli fece la linguaccia ma poi arrivò la maggiore a portare l’allegria.
-Cecily, Will, Andiamo ad aprire i regali, su!- esultò Ella con un sorriso a trentadue denti.
Il suo sorriso era contagioso e ben presto tutti e tre scesero al piano di sotto con genuino entusiasmo e curiosità.
-Ben svegliati, dormiglioni. Forza, venite a vedere che cosa vi ha portato Babbo Natale- disse Edmund inginocchiato sull’albero insieme a Linette.
I bambini non se lo fecero ripetere due volte e cominciarono a scartare i loro regali.
-Uno schiaccianoci a forma di soldatino! E’ bellissimo!- disse Ella ammirando quel pezzo di legno. Per la maggiore degli Herondale bastava poco per essere felice, bastava solo che fosse fatto col cuore.
Cecily guardò strano la sorella non riuscendo a capire la sua felicità per quel soldatino poi aprì veloce il suo pacco.
-Una bambola di porcellana… Wow! Grazie Babbo Natale, era proprio quello che volevo- disse la bimba e abbracciò la sua bambola.
-Ed ora tocca a te, Gwilym- gli disse con dolcezza la madre.
Lui annuì e tastò il suo regalo. Chissà cosa c’era dentro. Lo scartò e si trovò in mano un libro. Girò per vederne il titolo.
-Il Canto di Natale di Charles Dickens- lesse il bambino.
-Forse Babbo Natale spera che leggendo questo libro diventerai un bambino più buono- ridacchiò Edmund beccandosi una gomitata dalla donna affianco a lui.
-Sono sicuro che mi piacerà. Grazie Babbo Natale- disse Will tenendosi stretto il suo regalo. Quello fu l’inizio del suo amore per i libri di Dickens.
-Buon Natale, ragazzi- dissero i loro genitori abbracciandoli.
-Buon Natale a tutti- e non ci fu Natale più felice per William. Allora.
 
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-Padre, padre! Che cos’è? Posso aprirlo?- disse la vocina di suo figlio correndo verso l’albero.
-Certo, James. E’ il regalo che ti ha portato Babbo Natale- rise dell’entusiasmo del bambino. Gli ricordava lui alla sua età. Un vero uragano.
Il piccolo di cinque anni aprì con malagrazia il pacco e vide con curiosità l’oggetto tra le mani. Il libro che aveva amato tanto suo padre.
-Si intitola il Canto di Natale. Sono sicuro… cioè Babbo Natale è sicuro che ti piacerà-
-Oh, grazie Babbo Natale! Sarà sicuramente meglio della favola del Brutto Anatroccolo che mi ha regalato zia Cecily- disse contento. Lo avrebbe letto quella sera stessa.
-Ovviamente. Io e tua zia faremo i conti quando arriverà per il cenone- Tsk! Regalare un libro orrendo come quello al suo innocente bambino, si vergognasse. E menomale che a Natale si è tutti più buoni. Alla loro età ancora con questi scherzi infantili.
-Cos’è che farai con tua sorella?- chiese una voce femminile alle sue spalle.
L’uomo si girò e sorrise alla vista di sua moglie sulla soglia del soggiorno. Poi il suo sorriso si allargò di più nel posare lo sguardo sul suo pancione. Si avvicinò a lei e la baciò mentre posò una mano sopra la loro futura creatura.
-Va tutto bene, Tess? La nostra piccola ha scalciato di nuovo?-
-Sto bene, non preoccuparti. E ti ho già detto che sarà un maschio- replicò mettendo il broncio.
-Ed io insisto nel dire che sarà una femmina. Tu che ne dici, Jamie? Vuoi un fratellino o una sorellina?- disse rivolgendosi poi al figlio che stava giocando con il trenino di legno regalatagli da Gabriel.
-Mmm… una sorellina!-
-Visto?- sorrise trionfante. E bravo il suo figliolo. Lo aveva addestrato bene. Dopo gli avrebbe dato i pasticcini che gli piacciono tanto.
-Perfetto, vi siete alleati contro di me- li prese in giro.
-Certo che no, moglie. E poi se non credi a me, i bambini sono la bocca della verità-
-Non se corrotto- disse inarcando un sopraciglio.
-Beccato- rise poi il bambino si alzò e corse da lui. Will lo prese in braccio e James si aggrappò di più e lo baciò sulla guancia.
-Buon Natale, padre-
-Buon Natale, figliolo-
Il piccolo rimanendo in braccio al padre, si sporse verso Tessa e baciò anche lei.
-Buon Natale, madre-
-Buon Natale a te, Jamie- rispose ricambiando il bacio. Il suo piccolo era stato uno dei regali più belli che la vita le abbia fatto. Essendo per metà figlia di Lilith, lei e Will non erano certi che potevano avere figli finché non arrivò cinque anni fa la cicogna. E adesso stava per ritornare con un altro fagottino.
Finiti gli auguri e già stanco di quelle sdolcinatezze, Jamie fece cenno all’uomo di farlo riscendere a terra e così il bambino riportò di nuovo l’attenzione sui suoi regali.
 -Guarda un po’ cosa c’è qui sopra- disse Tessa cambiando il suo tono da divertito a malizioso.
Will guardò sopra la sua testa e capì subito cosa intendeva la moglie. C’era proprio una piantina di vischio sopra di loro.
-Non vorremmo infrangere la tradizione del vischio?- continuò lei fingendosi oltraggiata.
-Non sia mai che William Owen Herondale infranga un importante tradizione come questa-
La prese dolcemente per i fianchi e unì le loro bocche in un bacio pieno d’amore e passione. La sua Tess era meravigliosa. Lei era la sua anima gemella, colei che lo completava, che lo rendeva felice ogni giorno. E ogni Natale non poteva chiedere di meglio che trascorrerlo con la sua famiglia.
Passarono diversi minuti e si staccarono un attimo per riprendere fiato.
-Buon Natale, signora Herondale- disse felice per poi rimpossessarsi delle labbra di sua moglie.
-Buon Natale a te, signor Herondale-
   
 
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