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Autore: Gloria xx    26/12/2013    0 recensioni
Mike si definisce un ragazzo inutile, senza nessuna aspettativa per il futuro. Non lavora, vive con il suo migliore amico Trè, passa tutto il giorno a casa guardando film e a suonare il suo basso. L'unica cosa che lo fa stare bene, che lo fa sentire felice , euforico è la droga.
Ormai per lui è diventata una vera è propria ossessione.
Billie è un ragazzo popolare , che passa tutto il suo tempo a scatenarsi ai vari party a cui viene invitato. Dall'esterno può sembrare un ragazzo menefreghista, ma in realtà soffre. Non ha nessuna persona a cui rivolgersi per un consiglio, un aiuto. Per questo butta i suoi dispiaceri nell'alcool .
I due si incontrano e decidono di stringere un patto.....
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era coperto da numerose nuvole grigie, che oscuravano completamente la lieve luce del sole autunnale . Esse facevano pensare all'arrivo di un forte temporale accompagnato da un forte e freddo vento che avrebbe sollevato le foglie rosse e gialle che si trovavano sparse per tutto il marciapiede di una strada. Quella strada era poco trafficata, piena di alberi ormai spogli e si trovava nella zona periferica di una piccola cittadina americana. C'erano numerose casette a schiera ognuna con un giardino sul retro e in lontananza si vedeva un condominio di almeno dieci piani . Sembrava che stesse per cadere da un momento all'altro e non era neppure imbiancato. Dall'esterno si vedevano le numerose finestre rovinate tutte chiuse. Solo una era spalancata . La finestra era di uno degli appartamenti del secondo piano , il piano più malridotto di tutto l'edificio. Lì si trovava , seduto per terra, con una tazza di caffè bollente , un ragazzo biondo che poteva avere circa venti anni. Sembrava rimbambito , con un'aria stanca , stressata e fissava un punto fermo davanti a lui senza smuoversi di un centimetro . Aveva una coperta alle spalle e si toccava nervosamente la testa. Improvvisamente gocce di caffè cadevano sul pavimento perché una mano del biondo tremava facendo muovere la tazza. Dopo poco tempo cadde con un tonfo pesante rompendosi in mille pezzi e la nera bevanda si sparse per quell'angolo di stanza pieno di tante siringhe usate. Il ragazzo si sentiva malissimo. Dentro di lui aveva solamente una  totale confusione . Vedeva gli oggetti nella stanza sfuocati, poco riconoscibili e la testa gli girava come una centrifuga.  Cercò di tenersi a terra aiutandosi con le braccia, rendendosi conto di non farcela a stare là seduto,   ma appoggiata la mano questa iniziò a sanguinare perché andò  su uno dei cocci sparsi. Mollò la presa non facendocela e quindi distese stremato sul pavimento . Non aveva la forza di rialzarsi e dopo alcuni minuti svenì chiudendo gli occhi lentamente come se fosse stato l'ultimo giorno della sua vita. 
***** 
"MIKE! ODDIO! NON DOVEVA .. SAPEVA CHE NON DOVEVA... AMICO! SVEGLIATI!! TI PREGO! CAZZO CAZZO CAZZO! ". 
Trè Cool , era appena tornato a casa, e vedendo il suo migliore amico disteso a terra tra le siringhe , pensò che ormai fosse  tardi. Buttó la spesa che aveva fatto poco prima  sul tavolo della cucina e si diresse direttamente verso di lui. Si  avvicinò cercando di non venire ferito o punto ; gli sentì il battito . Tirò un sospiro di sollievo. Era vivo. Era solamente svenuto.  Lo prese da quell'angolo e lo posò con cautela sul loro vecchio divano. Lo osservò per un attimo. Come aveva potuto fargli questo? Cercò di svegliarlo in qualche modo, ma dopo vari tentativi lo lasciò stare. Era meglio pulire tutto quel casino. Dopo pochi minuti il biondo, alzò la testa e  vide l' amico intento a pulire con la scopa. Aveva paura della sua reazione. Trè vedendolo , senza dire niente lo abbracciò forte dicendo :"Avevo paura di perderti". Aveva le lacrime agli occhi sia per la felicità, sia per la tristezza. "Ti senti bene? Vieni ti faccio un'altra tazza di caffè"- gli disse gentilmente il suo amico. Ma Mike sapeva che dopo gli avrebbe fatto una delle sue solite ramanzine lunghe e pallose. "Grazie"-rispose il biondo. "Aspetta ti fascio la mano...non puoi sanguinare per tutto il tempo"-disse Trè prendendo dal bagno il disinfettante e una garza . Fasciò la  mano con una dolcezza,non aveva di solito.   Poi avuto il caffè in mano , ecco che Trè iniziò a parlare :" Adesso tu mi spieghi perché lo hai fatto.... Ti avevo detto di smetterla...ti stai rovinando la vita così.. fai stare male anche me....Ti voglio bene Mike e non voglio perderti..ma ma tu sei testardo."
Era disperato. Era ormai la quarta volta che lo trovava disteso a terra privo di sensi in questa ultima settimana. "Trè ti voglio bene anch'io...ma devi capire una cosa..io sono un totale fallimento! Non ho un lavoro, devo farmi prestare i soldi da te, devo vivere a casa tua sennò starei in mezzo a una strada, l'unica cosa che so fare è suonare uno stupido basso...e questo non mi serve a niente nella vita..mia madre sta male..non ho i soldi per pagare i debiti agli spacciatori.. La mia vita è inutile, anzi la mia esistenza è inutile quindi , è meglio che la faccio finita .. Mi sentirò finalmente felice il giorno che morirò". Mike intanto guardava la tazza ; non riusciva a scontrarsi con lo sguardo dell'amico. "Micheal Ryan Pitchard tu sei una delle persone più straordinarie di questo pianeta , e non sei per niente inutile! È un periodaccio , lo so, ma io sono felicissimo di aiutare il mio migliore amico ...non sei un peso per me. Anche se tu avessi tutti i soldi del mondo, ti avrei chiesto di farmi compagnia, di abitare con me! Non ti drogare..fai male a te e agli altri". Quante volte Mike aveva sentito quella frase. A lui la droga non faceva per niente male. Quando prendeva quella roba,non pensava più ai problemi,si sentiva libero, felice , euforico..Non depresso. Nessuno lo capiva. Si sentiva perso , solo . "Ti ringrazio per tutto quello che fai per me Trè"-riusì solo a dire." Per divertirti un po' dovresti anzi DEVI ,venire con me alla festa di Halloween di domani...Vedrai starai meglio"-disse l'amico strizzando l'occhio. "Lo sai che odio le feste e stare con la gente."-rispose secco il biondo."Fallo per il tuo migliore amico...Fai finta che sia una 'ricompensa' per quello che faccio per te".-disse lui con gli occhi dolci. In realtà lo voleva convincere , per uscire da quella monotonia. Mike non era un tipo molto socievole e stava quasi sempre a casa da solo a guardare film o a suonare. Ha sempre odiato le persone e la folla in generale . Infatti Trè era il suo unico amico ormai da quasi dieci anni. "Ti ho detto di NO". "Invece vieni perché ora andiamo a comprare un bel costume.."."Basta Trè, non vengo!"."Tu ora invece ti muovi da questa fottuta sedia e vieni con me!"."Ma perché devo venire? "." Conoscerai tante belle persone.."."Io amo stare da solo..".
"Se non vieni ti ..ti..". Trè non sapeva più cosa inventarsi. Ci fu un minuto di silenzio, poi Mike si alzò. "Vengo."
"Siiiiiiiiiiii!!!!Grazie amico mio!!". -iniziò a urlare Trè. 
" Lo faccio solo per te; è un gran favore."-aggiunse il biondo dopo. "D'accordo..prendi le scarpe e andiamo..
*****
Dopo un'ora passata tra vari negozi , finalmente tornarono a casa. Mike tirato a forza da Trè provò vari costumi ,ma alla fine scelse quello da vampiro con tanto di mantello enorme. Trè ,invece, che adorava vestirsi da donna per qualche strano motivo, scelse il costume da fatina con inclusa una parrucca bionda a boccoli. "È tutto pronto per domani. Sarà da sballo vedrai"-disse entusiasta  Tré. "Già"-rispose scocciato Mike.
   
 
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