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Autore: harrystylesw    26/12/2013    2 recensioni
Ero stufa,stufa di tutto e di tutti. Stufa della mia vita insoddisfacente,stufa delle continue litigate con mamma e papà,stufa di non poter fare ciò che voglio,ciò che amo. Stufa di non potermi sentire libera e di non poter realizzare i miei sogni. Fin da piccola avevo molti progetti per il mio futuro,ero sicura di ciò che avrei voluto fare: la fotografa di band.
Ma tutto ciò non poteva realizzarsi,mi sentivo oppressa,oppressa dalle continue raccomandazioni,dai continui comandi. Non vedevo l'ora di compiere 18 anni ed andarmene via da questa casa che io definisco 'inferno',via da gente che blocca le mie ali con dei massi,massi pesanti che non permettono alle mie ali di aprirsi per poter volar via; in un mondo fatto solo ed esclusivamente di musica e fotografia.
Quello era il mio mondo.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Cliffors, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8. - Doctor Who, it's your fault. -








Erano le quindici e trenta in punto quando mi trovavo di fronte alla porta del 


negozio dove stavo per iniziare a lavorare.



Era stata abbastanza puntuale infatti non  dovetti aspettare molto che arrivò il mio 


capo, mi fece un sorriso e aprì la porta.



Brevemente mi spiegò in cosa consisteva il mio lavoro, ovvero catalogare gli ultimi 



strumenti arrivati, controllare e aggiornare tutti i prezzi e verificare che tutti gli 



strumenti fossero puliti ed esposti correttamente.



- Bhè, mi sembra tutto. Ah e comunque non ti devi preoccupare, non sarai da sola, 



c'è un altro impiegato che lavora qui da un po' quindi se ti serve qualcosa basta che 



chiedi a lui. Allora, capito tutto? -




-Ok, perfetto. Si si, ho capito tutto. Bhè, non mi sembra molto difficile, diciamo che è 



fattibile poi se avrò qualche problema chiederò sicuramente al mio collega. Grazie 



ancora per avermi assunto signore. -




- Apposto allora. Ah, non c'è di che, e poi avevo bisogno di un nuovo dipendente-



aiutante e tu mi sembri quella che fa al caso nostro. Un' ultima cosa, ti prego non 



chiamarmi signore, mi fa sentire troppo vecchio ahha Chiamami pure Rian . -




-Ok ahah se preferisci così, grazie Rian. -




- Ahah sì ti prego aha . -




-A minuti dovrebbe arrivare anche Jace, l' altro mio dipendente, così te lo presento.-




- Oh ok. -




Mentre aspettavamo l'arrivo di questo Jace, iniziai a darmi un' occhiata intorno, per 



iniziare ad ambientarmi e prendere confidenza con il luogo, visto che dovevo fare i 



vari cataloghi e quindi stare attenta a ritrovare la posizione di tutti gli oggetti e 



rimetterli ai loro posti, anche dopo averli puliti.




Passarono appunto quei due- tre minuti che il campanello posto sopra la porta 



suonò e ne entrò un ragazzo.




A primo impatto, con la luce che gli rifletteva contro, non lo riconobbi poi mentre si 



faceva avanti mi accorsi che era quel ragazzo con cui mi ero scontrata la mattina.




-Oh, ben arrivato Jace, ti vorrei presentare la nuova dipendente che ti aiuterà. Lei 



è..-




-Charlotte.. -




- Già, vi conoscete? -




-Hey Jace.. -




-Bhè, più che conoscerci diciamo che ci siamo incontrati stamattina, quando  lei mi è



 venuta addosso ahah -




- Già ahahaha -




-Oh, bhè... meglio così allora. Non devo fare le presentazioni. Tutti a lavoro adesso. -




Mentre il capo si era allontanato un po', andando nel suo ufficio, Jace mi si era avvicinato.




-Non mi avevi detto che avresti lavorato qui. -




-Bhè, non sapevo che era lo stesso in cui lavoravi tu. -




- Ahhaha giusto... allora, sarà un piacere averti qui e lavorare con te. -




Disse sfoggiando un sorriso radioso.




-Lo sarà anche per me. -





Quel pomeriggio lo trascorsi più che altro ambientandomi nel negozio e sistemando vari 




scatoloni e articoli nel ripostiglio mentre Jace si occupava dei clienti e delle vendite.





Nel frattempo lo osservavo, per vedere come mi dovevo comportare con i clienti e come 



dovevo suggerire i vari modelli migliori, esponendo quindi il prodotto e "persuadendo" il 



cliente a comprarlo. 




Jace era un ottimo commerciante, se così si può definire. Sapeva interloquiare con i clienti, 



era molto intraprendente e convincente e praticamente la clientela non smetteva 



nemmeno un secondo di ascoltarlo perchè riusciva a non essere noioso ma allo stesso 



tempo riusciva ad esporre il prodotto dicendone tutte le caratteristiche.




Insomma, faceva buoni affari.




Una volta finito il turno, salutai Jace e Rian e mi diressi verso la fermata del pullman per 



tornare a casa.




Erano circa le sette e un quarto quando arrivai finalmente a casa.




-Casa dolce casa. -




Cacciai una pizza dal congelatore e la misi a scaldare nel forno e nel frattempo mi andai a 



farmi una doccia.




In una mezz'ora circa finì, mi misi una tuta e andai a vedere se era pronta la cena.




Verso le otto iniziai a mangiare e, una volta finito e sparecchiato, mi buttai letteralmente sul 



divano e iniziai a fare zapping con il telecomando.




Fortunatamente trovai un programma che qualche volta avevo visto anche in Italia, sempre 




tramite il computer, si chiama Doctor Who.





 E' una serie televisiva che parla di storie avventurose che spaziano dalla fantascienza al 




racconto gotico. Ha come protagonista un Signore del Tempo (Time Lord), cioè un alieno 



viaggiatore del tempo, che si fa chiamare semplicemente Il Dottore. Egli esplora l'Universo a 



bordo del TARDIS, una macchina senziente che viaggia nello spazio e nel tempo attraverso il 



cosiddetto vortice temporale (time vortex). L'aspetto esterno del TARDIS è quello di una 



cabina blu della polizia inglese, che era comunemente visibile in Gran Bretagna negli anni 



Sessanta. Il Dottore è quasi sempre accompagnato da un terrestre (spesso una donna) 



insieme al quale affronta molti nemici, salva intere civiltà e persone comuni.




Ne ero sempra stata affascinata, così cominciai a guardarlo e non mi accorsi che era passata 



più di un'ora e un quarto finchè il mio telefono non iniziò a suonare. 




Sullo schermo c'era scritto " Calum ".




Cosa può essere successo a quest'ora.




-Hey cal, tutto bene? -




-Io sì, tu piuttosto, dove sei? -




-Sono a casa, dove dovrei essere scusa? -




-A casa mia forse? Non ricordi, dovevamo riunirci stasera. -




- Riunirci? Ah già, me ne ero completamente scordata.     Scusa cal, stavo guardando Doctor 



Who e quindi mi è passato proprio di mente. Dieci minuti e sono da te. -




-Ok, ti aspettiamo. A fra poco charlie. -




Riattaccai e corsi in camera a mettermi qualcosa di decente per andare da cal.




Me ne ero completamente scordata, con tutto  quello che è successo oggi non ci ho proprio 



ripensato.




Afferrai un paio di jeans, la maglietta dei THE WHO, una felpa e andai in bagno a prepararmi.




Misi un po' di matita verde nella parte bassa degli occhi, un po' di mascare e una spruzzata 



di profumo e fatto.




Infilai le vans nere, presi chiavi e telefono e uscì di corsa di casa, e per poco non inciampai 



sui miei stessi piedi, e mi diressi verso casa di Calum dove tutti mi stavano aspettando da 



più di mezz'ora. 












*spazio autrice*
Salve popoloooo :)

Volevo precisare un po' di cose:


1) Scusate il ritardo (quasi un mese) ma non ho avuto per niente ispirazione. Vi prego 


perdonatemi.




2)Ho cambiato nick di twitter quindi se volete chiedermi qualcosa(quando aggiorno o 


qualsiasi altra cosa) questo è il nuovo nick @smokinclifford .



Se volete potete seguirmi, ricambio :)




3) Allora in questo capitolo abbiamo visto che charlie si ritrova a lavorare con jace e che per 


ora sembra averci capito tutto. Poi si scorda della "riunione" con i ragazzi, che vedremo nel 




prossimo capitolo, quindi si deve muovere e correre da loro.





4)Altra cosa, vedo che ci sono molte persone che leggono la storia ma solo 1 o 2 


recensiscono. Vi capisco che non ve ne va di recensire, anche perchè anch'io inizialmente 


con le altre storie facevo così poi iniziando a scrivere ho capito l'importanza delle 


recensioni; per questo ve ne sarei grata se lasciaste un commento-recensione (deve essere 


più di 10 parole altrimenti non conta) una volta finito di leggere.



Grazie.



Ringrazio tutte le persone che la stanno leggendo e  quelle che recensiscono.




Un bacio e alla prossima,

                                                         Vale xxx :)
  
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