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Autore: pase85    27/12/2013    1 recensioni
L'opera intende svolgersi in due ambientazioni diverse, o per meglio dire in due universi paralleli che si troveranno l'uno ad affrontare un nemico già sconfitto in passato con sangue e sudore e l'altro a fronteggiarlo per la prima volta. il sovrano del tempo e re dei titani fa il suo ritorno nel mondo dei Saint Seiya ove Saori Kido, reincarnazione della dea Atena è defunta durante lo scontro con Pallas ed i suoi Saint si ritrovano senza una guida. Doko di Libra in quanto spirito compirà un viaggio ultradiemensionale recandosi nel mondo attuale per reclutare Percy e la sua Abnnabeth per affrontare un loro vecchio nemico. L'opera prevede una prima parte in stile PJ come racconto, mentre la seconda sarà in perfetto stile SS (Saint Seiya). per gli amici della sezione SS avverto che userò nomi e colpi in lingua originale.
Riusciranno Percy ed i suoi amici greco-romani a salvare nuovamente il mondo da crono con l'aiuto del gold saint di Atena?
hai mai sentito il cosmo dentro di te?
NORERO COSMO: AURORA EXECUTION
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I Ci fermiamo a Milano

La grande guerra contro Gea era finalmente terminata, greci e romani avevano collaborato per giungere alla tanto sperata vittoria finale.
Io ed Annabeth siamo riusciti a salvarci, dopo essere caduti nel Tartaro, raggiungendo le porte della morte e grazie all'aiuto dei nostri compagni e congiuntamente anche degli Dei abbiamo finalmente sconfitto Gea, la madre della terra, l'Olimpo era salvo.

Durante il via di ritorno discutemmo parecchio sul senso delle profezie; si esatto delle profezie, perché oltre alla grande profezia, Annabeth aveva ricevuto la su profezia personale per bocca dell'arpia Ella. La profezia riguardava il sigillo di Atena ed il susseguirsi di eventi che da li a poco tempo si sarebbero verificati.

Avevamo da poco superato lo stretto di Gibilterra, mi trovavo nella mia cabina intento a provare l'abito per la serata di gala organizzata per il nostro ritorno da Afrodite, la Madre di Piper; la dea ci aveva messo lo zampino facendo obbligatoriamente atterrare la nave a Milano.
Non appena resosi conto di un'anomalia sui computer di bordo della nave, Leo corse subito alla console centrale comunicandoci, che i motori, seppur magici, stavano andando in avaria.

Proverò un atterraggio di emergenza riducendo al massimo i rischi, disse Leo. TENETEVI FORTE urlo, tutti sperammo di atterrare sani e salvi e tutti interi.

A causa di una fitta nebbia, non ci rendemmo conto di dove la nave stesse planando, fino a quando la stessa non atterrò nel bel mezzo di una vallata.
Usciti sul ponte principale, ci rendemmo conto che la nave era atterrata in un'ampia vallata, ove in lontananza si scorgeva una grande città.
All'improvviso vi fu un grande bagliore – MAMMA! - esclamò Piper
Benvenuti a Milano miei cari; ciao figliola – disse la Dea.
Milano? Chiedemmo in coro.
Si, rispose la Dea, la capitale della moda. Ho pensato che avreste avuto voglia di festeggiare, cosa c'è di più bello di una serata di gala indossando gli abiti dei grandi stilisti italiani?
MA MAMMA!!! Interruppe Piper – tranquilla mia cara – rispose la Dea, ci vorrà solo mezza giornata. Mentre voi sarete a fare shopping con me, Leo avrà già riparato la nave. 
Fu così che ci recammo insieme ad Afrodite nelle scintillanti vie della moda della città di Milano.
La Dea spinse me Jason e Frank all'interno di un negozio, sulla cui vetrina campeggiava lo stemma di un cavallo, anche se sembra più una zebra. Al fianco dell'animale vi era tre stelle dorate disposte a semicerchio tre strisce di tessuto con i colori della bandiera italiana ed il numero 31 al loro interno, sopra questi simboli campeggiava a lettere cubitali una scritta in latino che Jason tradusse con JUVENTUS, gioventù. Scelti i nostri abiti ed usciti dal negozio, Afrodite si diresse verso le ragazze dicendo: “bene mie dolci fanciulle siete pronte a trasudare sensualità?”
non sapevo cosa volesse dire la Dea con quella frase, nemmeno cosa sarebbe successo da lì a qualche mese.
Dopo, che anche le ragazze ebbero scelto i loro abiti, facemmo ritorno alla nave, dove Leo, soddisfatto delle riparazioni ci attendeva per salpare alla volta del campo mezzo sangue.
“Spiegare le vele” urlò Leo, “motori avanti tutta, pronti a salpare.

 

   
 
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