-Chissà come stanno mamma e papà? E ciel? sono preoccupata non ho più notizie da quando me ne sono andata di casa.-

Di colpo una strana sensazione di malinconia la pervase, aveva voglia di tornare a casa, ma chissà perché qualcosa dentro di lei gli diceva di aspettare, ma allo stesso tempo sapeva che se avesse aspettato sarebbe successo qualcosa di brutto.

-ancora che pensi? Non hai fame? perché non vai a cercare qualche succosa anima da mangiare?-

Sophia sentendo una voce purtroppo a lei familiare rispose con disprezzo – lo sai bene che non ho nessuna intenzione di cibarmi di quelle schifezze come voi!-

-perdonatemi contessa se vi ho disturbata.- disse sogghignando -ma se vuoi fare tanto l’altezzosa fai pure, ma non si è mai sentito un demone che disprezza le anime!-

Sophia stanca da quella stupida conversazione si voltò e davanti a lei apparve un demone con un sorriso gelido. Non si era ancora abituata a quegli esseri nonostante anni che ci vivesse, e che anche lei in fondo era una di loro. – bhe ce sempre una prima volta per tutto, e poi non capisco cosa ci trovate nel mangiare le anime di disperati in cerca di aiuto-

-di vendetta, vorrai dire!? In fin dei conti sono loro che ci danno in cambio la loro inutile anima per avere una vendetta. Comunque è inutile che continuo a parlare con una stupida ex umana come te!- e cosi dicendo  il demone girò i tacchi e se ne andò.

-vedo che non vi và ancora a genio che io sia diventata un demone- disse Sophia con un sorriso.

-solo perché hai avuto il coraggio e la fortuna di ammaliare uno stupido come quello, e che per questo a deciso di portarti qua con lui per poi far prenderti il suo posto come demone, non ti da il diritto di pensare che lo puoi fare con tutti- e cosi dicendo scompari.

Sophia non fece caso alle sue parole piene di disprezzo, ormai ne era abituata, in fin dei conti anche lei non sapeva il perchè era diventata un demone; in quei momenti desiderava tornare a casa e riabbracciare i suoi cari e chiedergli scusa per tutto.


 

Dopo il solito battibecco con uno dei demoni, che malgrado la sua tenacia, non potevano sopportare l idea che un ex umana fosse là con loro; Sophia decise di ritornare nel mondo umano,prima di andare, però, i suoi pensieri ritornarono a quei giorni tanto amati in compagnia dei suoi genitori e del suo fratellino Ciel. Proprio in quel momento sentì che era stato invocato un demone e decise di rinviare il suo, così detto, ritorno a casa.

Sophia, malgrado il fatto che era diventata un demone aveva deciso di mantenere il suo aspetto, era una donna estremamente bella, per questo era sempre invasa da uomini che chiedevano la sua mano o almeno questo succedeva quando era ancora un umana, ora veniva disprezzata da tutti; aveva del lunghi capelli blu scuro che lasciava sempre liberi di scendere delicatamente sulla sua schiena fin sotto il sedere, con una folta frangia che gli sfiorava delicatamente l occhio sinistro, non li aveva mai voluti tagliare, affermava che i capelli lunghi trasmettevano femminilità, gli occhi li aveva di un blu oceano che non lasciava trasparire nessuna emozione, ma ormai , quando usava le sue capacità demoniache, diventavano rosso sangue; aveva una corporatura delicata con delle forme accentuate che metteva spesso in risalto.