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Autore: mrsunknown    27/12/2013    3 recensioni
Lei non è la solita ragazza che esce la sera, che è circondata da compagni, che è voluta dai ragazzi. Non è la protagonista di una favola, di un classico film americano in cui alla fine si trova il principe azzurro, non è la protagonista di un "e vissero per sempre felici e contenti". Lei è imprigionata nella monotonia della sua routine. Lei è sola.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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,Consiglio di leggere ascoltando questa canzone 
.il cui teso rispecchia il centro di questo scritto
 
 
 

Lei era una di quelle ragazze che odiano il rosa, le gonne troppo corte, i vestiti troppo trasparenti, le scie di profumo che lasciano i ragazzial loro passaggio, le lunghe ore passate a fare shopping con le amiche, la mattina dopo una notte insonne, il caffè sempre o troppo amaro o troppo dolce, alzarsi presto, prendere l'autobus quando è pieno, arrivare in anticipo, i cetriolini dell'hamburger del McDonald's, il ketchup, le patatine fritte, il cioccolato - soprattutto quello fondente -, le torte di compleanno, soffiare sulle candeline e gli "esprimi un desiderio", mangiare le lenticchie la notte di San Silvestro per sperare in un anno migliore, le lunghe file al supermercato, gli spazi troppo piccoli e quelli troppo affollati e anche il caldo dell'estate.

Lei, invece, amava il freddo e il vento pungente dell'inverno, la natura e i suoi spazi aperti,  le torte rustiche, il petto di pollo al latte che le preparava sempre sua madre quando era piccola, passeggiare con le cuffie, avere sempre un libro con sé, prendere il tè anche nelle ore più improbabili, i jeans e le felpe messi troppe volte, l'odore della carta stampata e il blu scuro di un cielo stellato.
La ragazza adorava passare il proprio tempo libero, avvolta in una calda coperta, in compagnia di un libro e di una fumante tazza di tisana. La lettura era la sua migliore amica. Leggendo aveva imparato a non giudicare solo dalle apparenze, a non disperare, a trovare sempre quel briciolo di coraggio che ti fa andare avanti, l'importanza delle piccole cose, dei piccoli gesti, quelli che ti fanno sorridere e ti migliorano la giornata. Tutto questo, però, lei non riusciva a farlo nella sua vita, nella sua quotidianità, era capace solo di consigliare agli altri, a vedere come tutto andasse loro per il verso giusto, a vederli sorridere, andare avanti e magari, dopo qualche caduta, riuscire ad alzarsi diventando più forti di prima. Mentre dalla sua routine lei non vedeva vie d'uscita: nessun incontro-scontro con l'anima gemella, nessun eroe a salvarla dal buio della notte, nessuna luce alla fine del tunnel. Solo lo scoprire i personaggi dei libri che legge, che lei vorrebbe tanto essere. Poiché aveva capito che alla base di tutto c'era lei stessa, e alla domanda «Di cosa hai sofferto nella tua vita?», lei sapeva di dover rispondere «Di solitudine».


 
 
  
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