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Autore: Modaiola2000    27/12/2013    3 recensioni
Questa storia parla di una ragazza di nome Chiara con due sogni. Quello più grande ha un nome e un cognome: Francesco Tortora,un ragazzo molto carino,suo vicino di casa e migliore amico. L'altro suo è quello di andare alle olimpiadi di ginnastica artistica. Nelle sue avventure sportive e amorose è accompagnata dalla sua famiglia ma soprattutto da Alessia,la sua migliore amica,nonchè compagna di banco al liceo classico. Un giorno a Chiara accadrà un avvenimento che le sconvolgerà la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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l primo giorno di liceo era arrivato. Mi sentii chiamare dal piano di sotto: ''Chiara alzati immediatamente,non vorrai arrivare
in ritardo il primo giorno!'' A malincuore ma anche un pò felice e incuriosita dalla nuova scuola mi alzai dal letto e come
di rito augurai buon giorno al mio idolo Kekko dei Modà,beh in realtà al suo poster. Scesi le scale e mi diressi verso la cucina
dove vi era un bellissimo profumo di biscotti con goccie di cioccolato fatti dalla mamma,la sua specialità. Mentre mangiavo
mamma iniziò a dirmi le solite cose che ogni genitore dice al proprio figlio prima di iniziare un nuovo percorso scolastico 
del tipo: ''impegnati fin da subito'' oppure ''comportati sempre bene'' ma soprattutto ''socializza con i nuovi compagni''. Si,soprattutto
questa perchè io non avevo mai avuto amicizie strette con nessuno dei miei compagni a causa della mia timidezza. L'unico era
il mio vicino di casa Francesco che conosco da quand'ero piccola e di cui io ho una cotta storica. Egli era sempre stato mio compagno di classe fin dalla scuola dell'infanzia perchè le nostre madri si erano sempre
messe d'accordo su quale scuola e sezione scegliere. Anche quest'anno infatti egli si iscrisse nella mia stessa scuola il liceo classico
statale di Palermo e come sempre le nostre madri ci fecero inserire nella stessa sezione. Salutai mia madre e uscii di casa con
l'intento di fare una sorpresa a Francesco passando da casa sua in modo da andercene insieme. Suonai al citofono e rispose 
sua madre dicendomi di aspettare cinque minuti che si stava vestendo,in questi cinque minuti pensai agli argomenti che potevamo
trattare lungo la strada dato che dal nostro quartiere a scuola c'è un bel pò di strada ma a piedi si può fare. Poi lo vidi scendere
con un sorriso bellissimo che copriva il suo viso da ''morto di sonno'' ma anche così era bello. I suoi capelli castani in contrasto con
l'azzurro dei suoi occhi,era perfetto. Mi salutò spostandomi i capelli dal viso e con un bacio sulla guancia,io arrossii e lui mi sorrise.
Secondo me egli aveva capito già da un pezzo che effetto mi faceva e voleva assecondarmi,molte volte mi chiedevo se lo fa
perchè ricambia i miei sentimenti o perchè vuole solo prendermi un pò in giro. Camminando mi chiese quali sono i miei propositi
per il liceo e io gli dissi di andare bene ma soprattutto di trovare un'amica femmina,secondo me mi avrebbe aiutato tanto parlare
con una ragazza dei miei sentimenti per Francesco ma questo ovviamente non glielo dissi. Io ricambiai la domanda e lui mi disse
che voleva fidanzarsi.  Rimasi un pò intontita da questa sua risposta e pensai che se vuole fidanzarsi adesso che stiamo iniziando
il liceo allora la ragazza non l'ha ancora conosciuta e quindi io non gli piaccio. Arrivati a scuola,varcammo la soglia e una donna
 in carne ma con dei bellissimi capelli biondi ci disse che la preside stava attendendo tutti gli alunni del primo anno in auditorum
per farci il discorso. Francesco disse: ''Sarà uno dei soliti discorsi barbosi'' e io mi misi a ridere. Entrammo in auditorium,in pochi
minuti esso si riempì. Subito dopo la preside incominciò a parlare ma io non capii quasi niente di quello che disse perchè ero
intenta a gurdare Francesco sbuffare (com'è bello mentre sbuffa!). Finito il discorso fece l'appello di tutte le sezioni che vanno dalla A
alla G. Noi siamo nella C,una delle migliori. Io sono la prima dell'appello poichè mi chiamo Chiara Amato. Francesco mi disse di aspettare
che dicesse il suo nome in modo tale da entrare in classe insieme. Entrammo nella nostra aula,molto grande,con una lavagna
multimediale e una normale. Io entrai prima e mi sedetti al secondo banco della fila a destra dato che il più nascosto non ancora
stato occupato era quello. Quando Francesco entrò gli feci segno indicandogli il posto accanto a me ma lui preferì sedersi accanto
ad una bellissima ragazza che era rimasta sola. Questo mi ferì parecchio e mi convincevo sempre più del fatto che per lui ero soltanto
un'amica. Accanto a me si sedette una ragazza molto carina e dall'aspetto intelligente ed estroverso. Mi disse ''piacere io sono Alessia''
e io ''piacere Chiara''. Incominciammo a parlare di cose da ragazzine fino a quando entrò la prof che placò le chiacchiere.
Chiamò l'appello e ognuno si presentò. Disse di essere la prof di greco e che di lei dovevamo spaventarci. Alessia si mise a ridere
e la prof la richiamò. Arrivata la ricreazione volevo andare a parlare un pò con Francesco ma lui era troppo intento a flirtare con la 
compagna di banco allora non lo vosi disturbare. Rimasi in classe con Alessia e ci raccontammo tantissime cose lei mi disse di
lei e del suo primo fidanzamento e finalmente io potei parlare con qualcuno delle mia cotta per Francesco e di quanto soffro del
fatto che lui mi considera solo un'amica. Finalmente mi sentii capita da qualcuno, era come se Alessia mi conoscesse da anni 
abbiamo già acquisito quella fiducia che c'è tra due migliori amiche. Finita la scuola restai all'ingresso ad aspettare Francesco uscire
insieme ad Alessia che aveva deciso di farmi compagnia. Mentre aspettavamo scoprimmo che non abitava molto lontano da me
e che quindi anche a piedi potevamo raggiungerci. Poco dopo uscì Francesco con quella ragazza e la salutò con un bacio sulla guancia.
Io e Alessia ci scambiammo i numeri e poi la salutai. Io e Francesco ci incamminammo verso casa nostra,di solito ero io che aprivo
una conversazione con lui ma ero abbastanza arrabbiata. 
Lui ''cos'hai?''
io: ''io? niente''
lui: ''ti conosco benissimo,tu hai qualcosa''.
io: ''non ho un bel niente e lasciami in pace!''. Dopo avergli detto questo mi misi a correre lasciandolo in dietro. Lui restò immobile senza dire nulla,io continuai
a procedere verso casa. Vidi mamma e la mamma di Francesco che ci aspettavano sedute nel gradino davanti al portone
di casa di Francesco. Arrivai sola e le due mi chiesero dove fosse Francesco e se avevamo litigato. Io mi limitai a dire: ''sta arrivando''.
Arrivata a casa pranzai e sul pomeriggio sentii squillare il mio cellulare,speravo fosse Francesco che chiedeva spiegazioni
del mio comportamento,amo quando si preoccupa per me. Invece no,era Alessia. Voleva sapere cosa ci siamo detti io e Francesco
nel tragitto da scuola a casa nostra e io le raccontai tutto.Lei mi disse che avevo sbagliato a comportarmi così perchè nel momento
in cui Francesco mi chiederà spiegazioni io sarò costretta a dire che ero gelosa,a meno che non voglio mentire ma io non riesco
a mentire davanti ai suoi splendidi occhi azzurri.



  
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