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Autore: faps    27/12/2013    2 recensioni
[...] Se fingo o sono sincera, se ciò che provo è vero o è solo istinto di sopravvivenza.
Ho paura che non provi le stesse cose.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leeg 2
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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>Eccomi di nuovo nell’arena, con l’adrenalina che mi scorre nelle vene, pronta a reagire ad un minimo rumore. Ad un tratto sento la voce di Prim, la vedo correre tra gli alberi. Non posso resistere – Priiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim!!!!!!! – urlo. Mi ritrovo nella mia stanza, avvinghiata al corpo di Peeta, che ogni notte sopporta i miei incubi. Osservo in silenzio il suo viso perfetto, il suo naso, le sue labbra…. Non posso non restare affascinata da quella visione, e mi sorprendo ad aver voglia di baciarlo. Ma mi limito a sfiorare le sue labbra con la punta delle dita. Adoro le sue labbra, sembra strano non poterne più fare a meno. Spesso mi ritrovo a pensare, se tutto questo non fosse accaduto? se Prim o Peeta non fossero stati sorteggiati? avrei mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola?
Apre gli occhi, quei magnifici occhi azzurri intensi come pochi. Sembra avere un’espressione sorpresa, cerca di decifrare il mio gesto. Mi sfugge un sorriso, che si riflette sul suo volto. Mi illumino. Una strana sensazione inizia a farsi spazio dentro di me, vorrei che mi stringesse, vorrei accarezzargli i capelli, ma temo di esagerare, ho paura di come potrebbe reagire. Ho paura che non provi le stesse cose.

>È bellissima. Vederla dormire è una delle cose migliori che mi è rimasta, anche se non sono sicuro di cosa porvi per me. A volte la vedo lontana, assente, come se la sua mente vagasse chissà dove, chissà con chi.
-Priiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim!!!!!!!- urla.
Quasi tutte le notti urla il suo nome, deve mancargli molto. Vorrei stringerla più forte per tranquillizzarla, per consolarla, ma non oso. Al contrario chiudo gli occhi. Non so perché lo faccio, ho paura che si accorga che la osservo mentre dorme?! Mi accarezza le labbra. Forse l’ho immaginato. Apro gli occhi, mi sorride. Quel sorriso… vorrei baciarla, stringerla, ma mi trattengo, aspetto un suo gesto, un suo segno.

>Mi sento imbarazzata, non so cosa fare, come muovermi. Deciso di parlare. – Buongiorno- ormai si sarà abituato ai miei incubi – l’ho sognata ancora-.
-Eri di nuovo nell’arena?- domanda. Annuisco, ormai l’arena è una costante dei miei incubi. Decido di essere audace, mi stringo a lui. Sento le sue mani stringermi, accarezzarmi i capelli. Mi bacia sulla fronte. Vorrei che quel momento non finisse mai.
 
>E il segno arriva, mi stringe. Le accarezzo i capelli, le bacio la fronte. Ma voglio osare di più, ho bisogno si sentire il suo sapore, di sentire le sue labbra sulle mie. Mi faccio coraggio e la bacio. Le sue labbra morbide ricambiano il bacio, come se non aspettassero altro. Mi lascio trasportare. Il tempo si ferma.  Ci guardiamo imbarazzati. – A cosa pensi?- chiedo.
 – Non lo so, non so bene cosa provo – risponde dopo un attimo di esitazione - ho paura.- arrossisce e abbassa lo sguardo. È ancora più bella.
-Paura di cosa? – chiedo.
- Paura di essermi spinta troppo oltre.- sospira, sento la sua difficoltà nell’aprirsi con me. - So che non ti ho dimostrato ciò che provo, e posso immaginare i tuoi dubbi su di me. Se fingo o sono sincera, se ciò che provo è vero o è solo istinto di sopravvivenza. – fa una pausa e mi osserva. Cerca di interpretare i miei pensieri. - Non nego che a volte anche io ho dei dubbi. So che hai passato dei momenti terribili, e che i tuoi sentimenti per me sono cambiati, e questo mi spaventa. Non te l’ho mai detto, ma per me tu sei importante.- prende fiato - E tu, a cosa pensi?- chiede.
Ecco la fatidica domanda. Ci rifletto un po’, incerto se i miei pensieri possano turbarla. – Penso che sono felice. È vero, ho passato dei momenti ’’particolari’’ per così dire, ma ciò che provo per te non è cambiato. Per me sei e sarai sempre la bambina con le trecce che ho visto il primo giorno di scuola. – mi fermo. Si, voglio essere sincero e dirle tutto.-Temo nel dirti ciò che provo, ho paura che tu ti senta costretta a stare con me. Io voglio che tu ti senta libera di amare chi vuoi, a prescindere da ciò che provo per te. Katniss, io ti amo. Ma questa non è altro che una parola, vorrei dimostrarti quello che provo giorno per giorno. Vorrei che tu ti sentissi libera di parlare di tutto, di chiunque…….- mi osserva a lungo, senza parlare. Il tempo è scandito soltanto dai nostri respiri. Ho paura di aver esagerato, di essere stato fin troppo sincero. Ho paura di quel chiunque, non so se potrei farcela. Ma devo. Lei è tutto per me, e io sarò sempre qui per aiutarla, a qualsiasi costo. Dopo un tempo che sembra infinito avvicina le sue labbra alle mie e  mi bacia, un bacio lungo e appassionato. Poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra – ti amo, da sempre. Scusa se ci ho messo tanto a capirlo.-

>Che quello di cui ho bisogno per sopravvivere non è il fuoco di Gale, acceso di odio e di rabbia. Ho abbastanza fuoco di mio. Quello di cui ho bisogno è il dente di leone che fiorisce a primavera. Il giallo brillante che significa rinascita anziché distruzione. La promessa di una vita che continua, per quanto gravi siano le perdite che abbiamo subito. Di una vita che può essere ancora bella. E solo Peeta è in grado di darmi questo.
 

 
 
 
  
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