​Beyond the mask; 

«Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.»

La dodicesima notte - Shakespeare.



 

Draco se n'era reso conto solo dopo la fine della seconda Guerra Magica, solo dopo la caduta di Voldemort che tutta la sua vita era una falsa. Lui aveva indossato una maschera, la maschera che i suoi genitori -o meglio- che suo Padre gli aveva fatto indossare fin da i primi anni di vita.
Ricordò che una volta, durante il suo primo anno ad Hogwarts, gli era stato concesso di portare con sè un libro. Malfoy scelse di leggere La fonte della Buona Sorte, di Beda il Bardo. Nonostante che a quell'età suo Padre gli avesse già impartito una rigida educazione da Purosangue-Odia-I-Sanguesporco, al piccolo quella storia affascinava.
Arrivato a casa non ebbe neanche il tempo di aprirlo che il Padre incombette su di lui.
—Queste sono letture da... Mezzosangue. Non permetterò che tu ne legga neanche una riga.— Gli aveva detto, strappandogli il libro di mano. Andando nel suo studio, per scrivere una lettera di protesta alla scuola:

Qualsiasi opera, di carattere narrativo o meno, che raffiguri l'unione di maghi e Babbani dovrebbe essere bandita dagli scaffali di Hogwarts.
Non desidero che mio figlio, influenzato dalla lettura di storie che incoraggiano il matrimonio tra maghi e Babbani, possa rischiare di sporcare la purezza della propria linea di sangue.*

Aveva scritto.

Un brivido percosse il corpo di Draco, scrollò velocemente le spalle, stringendo bene le mani intorno al carrello corse e svanì nel muro.
Stava tornando ad Hogwarts, dopo due anni dalla guerra. Sotto i pregiudizi di tutti e tutto, alla fine i Malfoy erano molto vicini al Signore Oscuro.
Lui si era salvato, nonostante il marchio, il Trio Granger-Weasley-Potter lo aveva difeso dicendo che suo Padre lo aveva indotto a fare quello che aveva fatto. Per suo Padre fu diverso, non collaborò neanche con il Ministero, così venne incriminato e rinchiuso ad Azkaban. La madre invece si suicidò, nel bagno del Manor, fu proprio lui a trovarla... Lì, appoggiata al candido pavimento, con i polsi tagliati.
Ricordava bene il momento in cui trovò sua madre:

Sentì un tonfo, proveniente dalla stanza vicino, pensò fosse entrato qualcuno nel Manor, ma non era così... Aprì la porta, con la bacchetta ben salda nella mano destra, in una frazione di secondo questa cadde sul pavimento di marmo, facendo tre ticchettii. Morte.
Draco si accasciò affianco alla madre, girandole i polsi, su entrambi una taglio in verticale da dove fuoriusciva sangue a fiotti.
Il ragazzo guardò la madre in volto: Gli occhi vigili erano ormai spenti e opachi, i muscoli rilassati e la bocca leggermente socchiusa. Sua madre era sempre stata pallida, quindi la pelle era normale... Stranamente più liscia. Un urlo si spense nella gola del ragazzo, e la scena divenne sempre più confusa. Da quel momento in poi ricordava solo degli uomini che portavano sua madre via dalle sue braccia.

Draco ricacciò il dolore e chiuse gli occhi inspirando profondamente, e si concentrò sulla scena che gli si presentava davanti: Il brio degli anni precedenti era scomparso, sostituito dal dolore e dalla paura.
Mentre si faceva spazio fra le famiglie poteva sentire la pressione degli sguardi, dei commenti fatti sottovoce sul suo conto.



 

• Tea corner 

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Heilà! Il prologo yayayaya yuppy ya
Non so sinceramente cosa dirvi, spero tanto che vi sia piaciuta e... Lascereste una recensione? (Se è vomitevole non esitate a dirmelo.)
Alla prossima,
Ilaria.