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Autore: Fofykiss    27/12/2013    4 recensioni
[One Direction]
tratto dal testo:
*sai, senza te mi sento persa. Non so cosa mi succede, sento una fitta al cuore come se una freccia l’avesse colpito.
***
La amo e non posso negarlo ancora per molto.
***
“sei stupenda, ti amo” le dico ancora una volta.
“ti amo, mi sei mancato.”
***
questa è il mio primo scritto che pubblico in assoluto. spero vi piaccia e lasciate recensioni.
Fofy
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sai, senza te mi sento persa. Non so cosa mi succede, sento una fitta al cuore come se una freccia l’avesse colpito. Da quel giorno non faccio che pensarti, non faccio che rivivere ogni momento quei tempi felici con te. Mi manchi, come se non fossi completa. Penso proprio che quella freccia sia di Cupido, penso che quella freccia era intrisa di amore, quello che io adesso provo per te. Spero che tu leggendo questa potrai capire che è stato un’ errore, quello di mentirti, quello di scappare. Non ti biasimo se non vorrai più parlarmi, è passato ormai un mese. Spero che tu venga a cercarmi perché non desidero altro da quel giorno.
Ti amo con tutto il mio cuore Niall.
Tua Sophie.
Appena finisco di leggere quella lettera, mi scende una lacrima. La amo e non posso negarlo ancora per molto. Dopo quel giorno non ci siamo più parlati, sembravamo sconosciuti mentre passavamo per i corridoi della scuola e questo mi faceva soffrire. Senza pensare ulteriormente alle conseguenze prendo le chiavi della mia macchina decappottabile e corro fuori di casa.
Non posso presentarmi così, a mani vuote, quindi mi fermo da un fioraio e prendo i suoi fiori preferiti, rose bianche che per me rappresentano la purezza dei suoi occhi, della sua pelle candida che quando la sfioravo si tingeva di un bellissimo rossiccio.
Vado di nuovo in macchina dopo aver pagato quei fiori. Il vento di Londra scompiglia i miei capelli tinti biondi sistemati in quella che prima era una cresta.
Sfreccio nella strada per arrivare in fretta e furia difronte alla sua casa. Scendo, raccogliendo i fiori e mi dirigo davanti alla sua porta. Suono.
La porta si apre lentamente presentandomi davanti ad una dea scesa in terra. Guardo i suoi occhi verdi assonnati che si sta strofinando e non posso far a meno di sorridere.
“oh… Niall che ci fai qui alle sette del mattino? Avrest- non le lascio il tempo di rispondere che mi fiondo ad abbracciarla. Mi è mancato quel corpicino minuto, da stringere fra le braccia per farla sentire protetta, mi è mancato il suo profumo di vaniglia che mi fa impazzire ogni volta. Mi è mancata lei.
“sta zitta e abbracciami, mi sei mancata amore mio.” Le sussurro all’orecchio e tanto per cambiare lei arrossisce.
“anche tu mi sei mancato orsacchiotto amoroso.” Mi stacco leggermente per guardarla negli occhi.
“orsacchiotto amoroso?!” chiedo stranito. Lei ridacchia amabilmente.
“sì, mi sei mancato tanto.” Mi ricordo di avere le rose in mano e quindi gliele porgo.
“queste sono per te.” Mi sento bollire le guance.
“ma sono bellissime, aspettami qua che le metto nel vaso.” Entra in casa ed io aspetto nella soglia della porta.
Quando ritorna, mi si getta addosso e mi stritola. Mi sono mancati i suoi abbracci.
“amore mio ti amo” sussurro ancora e non finirò mai di dirglielo.
“ti amo anch’io, però adesso baciami.”
Non me lo faccio ripetere due volte. Appoggio una mano sulla sua guancia e incomincio ad accarezzarla lentamente annullando piano piano la distanza. “sei bellissima” le dico a un centimetro dalle sue labbra. Lei sorride leggermente. Poso le mie labbra sulle sue che sono di una morbidezza unica. Assaporo ogni singolo istante di quel bacio. Lecco leggermente il suo labbro inferiore per avere accesso alla sua bocca che non mi fu negato. Introduco la lingua piano fino ad incontrare la sua che è calda. Lei allaccia le sue braccia al mio collo ed io la stringo di più a me. Le nostre lingue incominciano una danza piena di passione che mi travolge in piano.
Quando ci stacchiamo, la fisso negli occhi verdi e leggermente lucidi.
“sei stupenda, ti amo” le dico ancora una volta.
“ti amo, mi sei mancato.” Mi risponde con la sua voce degna dell’angelo che è. “vieni.” Mi dice.
Mi afferra per mano e la seguo fino alla sua camera. Ci chiudiamo la porta alle spalle.
  
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