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Autore: i_believe_in_larry    27/12/2013    1 recensioni
Lei non era una ragazza come le altre,la sua vita era diversa.
Un infanzia trascorsa tra alcool,droga e violenza non poteva offrirle una vita felice,serena.
Lei era un oggetto,che chiunque,per poco denaro poteva avere.
Lei non ha nessuno,è sola ad affrontare tutto questo.
Ma nella sua vita entrerà un ragazzo,che vorrà salvarla,offrile una vita migliore,con lui.
Farle scoprire che non è sola,che qualcuno la ama.
Riuscirà lui a farle scoprire con vuol dire essere amati?Riuscirà ad avere la sua fiducia e il suo amore?
E lei,si lascerà salvare?Riuscirà finalmente a essere felice?
THE ANGEL IN THE DARK.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 1
Londra è una di quelle città che la gente paragona al paradiso,quello cabine rosse situate a ogni angolo della città,quei taxi così strani e buffi e come dimenticare quei magnifici monumenti situati al centro della città,come il Big Ban o Bukingam Palace.
Ma evidentemente,quelle persone non sono mai state nella periferia della città,dove vivono le persone meno fortunate,i criminali,gli emigradi e quelle come me.
Ero seduta nel mio camerino con le altre ragazze,che ci stavamo preparando ad un altro squallido e umiliante spettacolo,in un locale vecchio e cadente,pieno di alcool e fumo,con uomini che non sapevano neanche cosa fosse la dignità.
Mi guardavo allo specchio e tutto quello che riuscivo a vedere era una fallita,senza capacità o doti particolare,capace solo di spogliarsi e dimenare le curve per guadagnarsi da vivere,una che nella vita aveva fatto solo errori,anzi,lei stessa era un errore.
Ad un tratto,un rumore tagliò il silenzio presente nella stanza,la porta del camerino venne violentemente aperta,mostrando un fiscico robusto e non troppo alto,che mi sarebbe stato difficile non riconoscere.Il proprietario del locale.
-"Lo show sta per iniziare,e non voglio vedere nessuno dei clienti andarsene prima della fine,sono stato chiaro troiette?"-domando' lui gridando,facendo formare i brividi sulla mia pelle.
Tutte noi non potemmo far altro che accennare un si con la testa,incapaci di emettere qualsiasi suono dalla paura.
Ancora una volta mi guardavo allo specchio,mi stavo preparando ad andare su quel palco ancora una volta,mi misi quel rossetto rosso fuoco che tanto odiavo e le ciglia finte.
Qualcuno bussò al camerino,dovevamo andare,mi infilai quello spaventoso tacco 14 e mi incammina verso il paco.
Anche se non ero ancora in scena,riuscivo già a sentire i fischi dei clienti,inpazienti di vedemi,anzi,vedere il mio corpo dimenarsi sotto i loro occhi.
Le tende si aprirono lentamente,in pochi secondi fui completamente visibile al pubblico,che cominciò ad agitarsi.
Feci dei falsi sorrisi e mi incamminai verso il palo situato al centro del palco,cominciai a girarci in torno e poi con un movimento rapido avvolsi la mia gamba in torno ad esso,creando il caos in sala.
Riuscivo a vedere l'eccitazione crescere sul viso degli uomini,che sbraitavano e si agitavano per riuscire ad avvicinarsi al palco,cominciando a toccarmi le gambe,arrivando fino alle cosce.
Mentre li guardavo impazziere riuscii a trovare qualcosa di positivo,almeno il capo non avrebbe avuto da lamentarsi,si stavano divertendo,pensaii.
Ero concentrata sulle mie mosse,ma qualcosa,anzi,qualcuno,attirò la mia attenzione dal fondo della sala,un ragazzo.
Tra le folte nuvole di fumo riuscii a notare i suoi capelli biondi e scombinati,che facevano da corona al suo viso,il suo bellissimo viso,e due occhi azzurri,che avrebbero fatto invidia all'oceano,erano talmente intensi che riuscii a vederli nonostante la distanza tra noi.
Era la cosa più bella che io avessi mai visto.
In quel momento,mi sembrava che tutto quello che fosse in torno a me non ci fosse più,c'era solo lui,con il suo sguardo magnietico,ma uno schiaffo sul sedere,dato con particolare violenza  mi fece tornare alla dura e triste realtà.
Per tutto il resto dello spettacolo mantenni un contatto visivo con lui,perchè a differenza degli altri,guardava il mio viso,i miei occhi,non guardava la ragazza mezza nuda che ballava su un palco,lui guardava la vera me.
Nel locale fecero eco le ultime note della canzone,che fecero finire lo spettacolo,ma il peggio doveva ancora venire,dovevo andare da ogni singolo cliente a ritirare i soldi.
Con le caviglie che tremavano per colpa di quelle scarpe così altre scesi dal palco e mi incamminai verso il primo tavolo,mi sdraiai su di esso,facendo in modo che i clienti potessero infilare le banconote nel mio reggiseno con più facilità.
Quella era la parte più umiliante del lavoro,mi faceva sentire un oggetto.
Mentre mi alzavo da primo tavolo  per dirigermi verso il secondo mi feci scappare una lacrima,che non passò inosservata agli occhi di uno dei clienti.
-"Eh dai piccola,non sei così male!".scherzò lui,afferrandomi per i fianchi,facendomi mettere a cavalcioni su di lui
-"Sai,io sono amico del proprietario,se mi fai un bel servizio potrei anche farti avere un aumento!"-mi disse.
Comincia a dimenarmi in segno di protesta,volevo che mi lasciasse andare.
-"Ehy Derek,posso portarmela a casa?"-chiese l'uomo al direttore,che in quel momento era seduto al bar.
-"va bene,basta che me la riporti in tempo per lo spettacolo di domani"-acconsentii alzando il bicchiere di birra.
Fu così che venni trasciata fuori dal locale,il vento gelido ebbe un impatto doloroso col mio corpo,ricoperto solo da un misero costume.
Continuai a dimenarmi,nella speranza di riuscire a scappare da quella presa così forte.
In una frazione di secondo mi ritrovai con le spalle al muro e i posi stretti nella sua presa.
-"Ti conviene stare ferma,o non ti assicuro che ne uscirai viva,sono stato chiaro?"-mi sussurrò lui,accarezzandomi i capelli.
Ma a un tratto sentii qualcuno afferrarmi un polso e con uno strattone tirarmi dietro a se,posizionandosi in modo protettivo nei miei confronti.Riconobbi subito quei capelli biondi,era il ragazzo di poco fa.
-"E tu chi saresti?"-gridò l'uomo,infastidito del suo intervento.
-"Vattene!"-si limitò a dire lui con tono strano,quasi un ringhio.
-"Senti ragazzino,ti sei messo contro la persona sbagliata,ti do tre secondi per andartene!"-lo minacciò lui.
-"Bene,sono uno che ama le sfide!"-lo stuzzicò il ragazzo biondo,facendo un sorrisetto.
L'uomo,incapace di ignorare la sfida appena lanciata alzò la mano per sferrare un pugno al ragazzo,che però,con mia grande sorpresa,riuscì a evitare,afferrando l'uomo per il polso,portandoglielo in pochi attimi dietro la schiena e sbatterlo a terra.
-"Sei ancora convinto di volere lei?"-gli chiese lui.
-"Lasciami andare!"-disse lui dimenandosi.
-"Prima rispondi brutto pezzo di merda!"-gridò il ragazzo,sbattendolo ancora una volta a terra.
-"Nono,non la voglio!"-rispose lui,facendo una smorfia di dolore.
Il ragazzo,con grande soddisfazione lo lasciò andare,e appena fu libero dalla presa,quel vigliacco corse via,sparendo nel buoio della notte,ma non prima di avermi dato della troia.
Ero incredula a quello che i miei occhi avevano appena visto,avevo freddo,ma soprattutto paura,mi sembrava di essere un fiore in inverno,spoglio,debole e terribilmente fragile.
Incapace di reggere tutto quello che era appena successo caddi sulle ginocchia,in lacrime.
L'asfalto era freddo,ma in quel momento,il freddo era l'ultima cosa a cui pensavo.
Udii una serie di passi avvicinarsi e vidi una figura abbassarsi su di me,facendo in modo che i nostri visi fossero alla stessa altezza.
Era proprio lui,il ragazzo biondo con gli occhi azzurri di prima,non potevo crederci,era davvero la cosa più bella che io avessi mai visto.
Con un gesto rapido mi mise la sua giacca di pelle sulle spalle e mi tirò su,con una forza che mi lasciò impressionata.
Quando finalmente fummo entrambi in piedi i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza,riuscivo a sentire il suo respiro,il suo profumo prese il possesso dei miei sensi e sono sicura che lui riusciva a sentire il battito accellerato del mio cuore.
-"Tornerò a salvarti"-disse con voce profonda mentre baciava la mia fronte accaldata e mi stringeva in una caloroso abbraccio.
Wow,nessuno era mai stato capace di farmi sentire amata,protetta,ma lui,con un solo abrraccio ci era riuscito,io con lui mi sentivo al sicuro,con lui non avevo paura.
Purtroppo quell'abbraccio finì,forse troppo in fretta,appena non fui più tra le sue braccia tornai ad avere paura.
Mise le mani in tasca e si allontanò,lo guardai sparire con passo svelto e deciso nella notte,sembrava un angelo nel buio.
Chi era quel ragazzo?Perchè mi aveva salvata?Cosa voleva dirmi con la frase "Tornerò a salvarti"?
Troppe domande e nessuna risposta. 
  
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