Non sei colpevole, N. Solo un po' ingenuo, tutto qui.

N non riesce a credere a ciò che sta vedendo.
Quella che ha davanti a sé non è più la Touko che conosce. Quella ragazzina energica e determinata, alle prese col primo viaggio, è cambiata, maturata. Ha acquisito la fiducia in sé necessaria per un mondo così aspro e difficile come quello delle lotte Pokémon. Mondo che N odia.
Quella minuta brunetta dagli occhioni azzurri, lui dovrebbe detestarla per ciò che ha fatto. Ha sconfitto Zekrom con l'aiuto di Reshiram, stravolgendo i piani di suo padre Ghecis. Ha sconfitto perfino il figlio, reggente del Team Plasma, e distrutto il suo sogno utopico di un mondo in cui i Pokémon possono vivere liberi dall'ingiusto arbitrio umano. Ha spazzato via le sue speranze.
Eppure N non si sente in grado di detestarla. Non può, punto e basta. Non riesce a disprezzarla per ciò che ha fatto. Si è reso conto solo ora della follia paterna, del desiderio ossessivo di Ghecis di conquistare la regione di Unima, facendola precipitare nel caos più totale. Si è accorto solamente adesso di come sia stato un ingenuo burattino nelle mani del padre. Di quel padre che l'aveva manovrato senza scrupolo alcuno, servendosi delle sue buone intenzioni per un mero e deplorevole desiderio di potere.
N sente montare la rabbia dentro di sé, pensando con collera alla sua cecità di fronte ai malefici scopi dell'uomo che l'ha cresciuto. Ora il ragazzo osserva Ghecis mentre viene arrestato e portato via a forza dalla polizia, intervenuta subito dopo la sconfitta di Zekrom, del drago leggendario di cui il crudele genitore si era servito nel tentativo di impadronirsi di Unima.
Non vede Touko avvicinarglisi, il passo leggero e tranquillo, l'espressione dolce e decisa al tempo stesso nei grandi occhi luminosi.
La mora sa che N è innocente. Il verde non ha colpa di ciò che sarebbe potuto accadere se Ghecis avesse vinto lo scontro tra i due draghi. L'unica cosa che si può rimproverare al ragazzo è di essere stato troppo fiducioso e influenzabile, ma nulla più.
Gli occhi smeraldini di lui guizzano sorpresi verso la figura snella della giovane, osservandola attenti e incerti. Non sa cosa aspettarsi, ora. Anch'egli ha la sua parte di colpe e deve rimediare. Sa che verrà giudicato dalla gente, che sarà malvisto per il suo atto, tuttavia non gliene importa nulla. L'unico giudizio che teme è quello della ragazza che ora ha di fronte. E se lei non volesse più parlargli? Se lo odiasse per ciò che stava per compiere? La sola idea di poter perdere l'affetto, la fiducia e la stima della mora lo atterrisce, lasciandogli una sensazione fastidiosa, una specie di vuoto incolmabile dentro di sé.
Perché lui la ama.
La ama dal primo giorno in cui l'ha conosciuta. La rispetta, perché nonostante lei adori le lotte Pokémon e abbia come obiettivo principale la conquista del titolo di Campionessa della Lega di Unima, tratta i suoi compagni di lotta con amore e deferenza, come suoi amici. Ha una grande sensibilità e questa caratteristica a lui piace molto.
Touko ricambia con tranquillità il suo sguardo impaurito, senza battere ciglio. Non lo giudica per le sue azioni, poiché erano dettate da giusti sentimenti, anche se poi messe in atto con i mezzi sbagliati e manovrate e distorte da un folle assetato di potere, fino a essere trasformate in qualcosa di losco e terribile.
La colpa non è di N. Lui non è cattivo.
Il ragazzo emette un sospiro, poi abbassa lo sguardo, incapace di sostenere quello di Touko. Si vergogna per ciò che ha fatto. E' pentito. Vorrebbe abbracciarla, tenerla stretta a sé, eppure sa di non poterlo fare. Non deve farlo. La corromperebbe, in quel modo. I suoi sentimenti lo porterebbero a influenzarla, a macchiare la purezza della sua buona volontà perché il verde non rinuncerà al suo sogno, anche se gli è stato dimostrato che è praticamente irrealizzabile. Non può amarla, altrimenti per lei rappresenterà la rovina.
Con il cuore spezzato e carico d'angoscia e dolore, N si appresta a volare via sul dorso dell'imponente drago nero, quando la voce limpida di Touko spezza il silenzio calato nella sala semidistrutta dallo scontro di prima. Lui si volta verso la giovane, incapace di dire qualsiasi cosa. Lei gli si avvicina quietamente, prendendogli delicatamente il volto fra le mani pallide.
La ragazza ne osserva i lineamenti fini ed aristocratici, i verdi occhi ardenti d'amore che involontariamente piangono lacrime amare. E' consapevole dei sentimenti che turbano il suo animo. E' incapace di lasciarlo andare, perché N non è malvagio e può ancora fare tanto per il mondo. Può ancora realizzare il suo sogno, anche se sarà molto dura.
E poi, lei è consapevole dei sentimenti che la legano al giovane. Anche lei lo ama. Condivide i suoi ideali, anche se su alcune cose sono discordi. Pensa che sia una persona meravigliosa, come ha dimostrato di essere quella volta sulla ruota panoramica, lì nella favolosa Sciroccopoli.
"N, non rimproverarti per una colpa che non è tua" gli dice con voce dolce e risoluta, leggendo in lui il tormento interiore che lo sta divorando nell'animo. "Non hai colpe, tu. Sei solo un po' troppo ingenuo, tutto qui" lo prende in giro, ironica, mentre un timido sorriso fa capolino sulla bocca del verde.
"Questo significa che non mi giudichi per quel che ho fatto? Che per te non è cambiato nulla, nonostante ciò che stavo per compiere?" le chiede, incredulo e sollevato.
Il luminoso sorriso che aleggia sulle sue labbra lo rassicura, facendogli capire che no, lei non lo giudica per le sue azioni, anzi non lo avrebbe mai fatto.
"Posso fare una cosa che non ho mai osato?" domanda ancora N, prendendo un po' alla sprovvista Touko.
La ragazza annuisce, curiosa e un po' titubante.
Allora il verde le cinge la vita con le braccia, avvicinandola lentamente a sé. Scruta meravigliato le iridi chiare e profonde di lei, somiglianti a frammenti di cielo, mormorandole parole inintelligibili che solo lei comprende. Quindi si china ancor più in avanti, sfiorando le labbra della mora con un bacio dolce e affettuoso. Un bacio che lei ricambia pienamente, gettandogli felice le braccia al collo per stringerlo in uno dei suoi energici abbracci.
Il cuore di N ha un fremito. Ora ha un motivo in più per vivere, per ricominciare, per riscattare la sua coscienza. Il danno che stava per infliggere a Unima è troppo grave per essere perdonato facilmente, tuttavia ha un'occasione per rimediare, per fare qualcosa di buono e utile, cominciando a costruire quel mondo migliore che desidera per i suoi amici Pokémon. Parlare con gli allenatori, indicargli la giusta via per relazionarsi con i Pokémon propri e selvatici. Da un piccolo insegnamento può venire fuori un cambiamento radicale.
E non sarà solo. Adesso accanto a lui c'é Touko. Un amore fortissimo li lega. Più forte perfino della furia distruttiva dei due draghi leggendari di Unima.


***


Angolo dell'autrice:
Ma salve a tutti, lettori! (per chi è arrivato alla fine di questo schifo xD)
Eccomi tornata nel fandom di Pokémon con un'altra shot, stavolta su un'altra delle mie coppie preferite: la FerrisWheel. N e Touko sono così dolci e pucciosi insieme *^* e ho voluto dedicare loro questa cosuccia qua (?). Spero che abbiate apprezzato questa one shot, che ripercorre le emozioni di N e Touko dopo lo scontro finale tra Reshiram e Zekrom! :)
E, se la mia fic vi è piaciuta anche se ne dubito, magari lasciate un commentino ^-^
Buone feste a tutti! E buona serata :3


Flame