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Autore: LidjaLoveAvengedSevenfold    28/12/2013    1 recensioni
questo è il mio omaggio per la persona che mi ha salvato la vita e mi ha resa migliore. oggi è morto James Owen Sulllivan, e con lui anche una parte di noi Deathbat. spero che quest'omaggio gli renda onore, che il finale gli renda onore e che vi piaccia. è la mia prima ff pubblicata, spero vi piaccia e spero che non vi renda troppo tristi, perchè il nostro Jimbo non vorrebbe questo. un bacio a tutti quelli che la leggeranno *smack* Lidja
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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For life, foREVer

 
 
28 Dicembre 2013
Huntington Beach
 
 
Ciao Jim ..                                                                                                                                             
Certe persone direbbero che ho grattato il fondo del barile, dato che sto scrivendo a un morto, in un autogrill, mentre bevo una fottutissima birra cercando di annegare i ricordi.
Wow, sono passati quattro anni. Quattro anni passati a far finta di aver superato la tua scomparsa, sorridendo alle telecamere e facendo svenire milioni di ragazzine che non sanno nemmeno chi sono veramente. La verità è che sto morendo dentro di me. Perché quando te ne sei andato ti sei portato via il mio sorriso. Dove sei Jimmy? Perché mi hai fatto questo? Perché mi hai lasciato solo? Non ho più un motivo per vivere, me li hai portati via tutti tu quel fottutissimo 28 Dicembre, alle ore 3.04 per colpa di quella maledetta birra che abbiamo bevuto insieme. Abbiamo brindato al nostro successo, al nostro nuovo album che avrebbe raggiunto la vetta della nostra fama. Abbiamo brindato a NOI. A noi cazzo, agli Avenged Sevenfold.
Ora come saprai con noi c’è Arin, l’ex batterista dei Confide. Ti piaceva un sacco, quasi quanto Mike Portnoy. E’ bravo, ha talento, ma non sei tu. Ricordi al Rock In Rio, quando feci il mio assolo? Tu eri dietro di me, a spalleggiarmi, battendo le bacchette e tenendomi il ritmo. Tu per me facevi questo: davi un ritmo alla mia vita ogni giorno, con le tue battute, i tuoi urli, i tuoi sorrisi. Sai, i ragazzi si sono ripresi più o meno del tutto. Ma anche loro convivono con il tuo ricordo.
I primi giorni senza di te sono stati una merda. Sono stato ubriaco tutto il tempo, a momenti vomitavo anche l’anima. Bevendo riuscivo a dimenticare, dimenticare tutta questa fottuta merda in cui sono finito. Una sera ero ridotto veramente male, mi ero chiuso in bagno con bottiglie di birra e Jack’s Daniel. Matt mi ha ritrovato nella vasca, fra vomito e bottiglie vuote. Mi ha tirato su, mi ha tolto i vestiti sporchi, mi ha messo un accappatoio e mi ha portato in camera a dormire. Si è portato via tutti gli alcolici e mi ha chiuso in camera, mentre lui dormiva sul divano. Abbiamo deciso che avremmo dormito tutti insieme una sera a casa di uno, una sera a casa di un altro. Così avremmo evitato di ridurci come me quella sera.
Sai Jimbo, avevi ragione. Il nostro album è arrivato in vetta alle classiche di moltissimi paesi. Abbiamo venduto milioni di copie, è andato meglio di ogni altro album nostro. C’è anche la TUA canzone, Death, ma abbiamo preferito cambiare il titolo in Fiction, come il tuo tatuaggio. Come la nostra vita, come la tua vita. Dicevi sempre che la tua vita era come una fiction, che era incredibile, che avevi vissuto cose a cui nessuno avrebbe creduto. In effetti è vero, ne abbiamo passate tante, insieme. Ti ricordi quella volta al pub? Entrambi ci siamo messi a ballare la Macarena da ubriachi. Matt e Zacky ci hanno portati via in braccio mentre urlavamo “EEEHHH MACCARENA”
Quanto ci siamo divertiti io e te vero? Ormai sorrido poco, esco poco, e passo la mia giornata a suonare. Suono, suono, suono finché i polpastrelli non sanguinano e non riesco più a muovere il polso. Ormai la mia chitarra è l’unica soddisfazione che ho, a parte le sigarette e la birra.
Una notte ti sognai. Ero in un corridoio, e in fondo c’eri tu. Sono corso ad abbracciarti, e sembravi così vero. Io ti ho raccontato cosa stava succedendo da noi, e tu mi dissi: “ Ehi primadonna, dov’è finito quel coglione che si faceva una ragazza ogni sera e che urlava al bar "PINK IS THE NEW BLACK" a ogni passante? Brian, mi mancate tantissimo anche voi, ma non potete ridurvi così. Io sarò sempre al vostro fianco, non vi ho mai abbandonati, e un giorno ti prometto che ci riabbracceremo tutti e cinque, e non ci separeremo mai più. Anzi, saremo nove, non dimentichiamoci di Arin, Pinkly, Bella e Mr Bungle. Vi voglio bene ragazzi, siete la cosa più importante che ho.” Io ho sorriso, ci siamo abbracciati di nuovo e abbiamo cominciato a parlare di tutto, delle nostre cazzate, di quando ci incontrammo in quel negozio di CD quando ci siamo scontrati, ci siamo accorti che avevamo lo stesso disco dei Metallica e ci siamo guardati negli occhi capendo che non ci saremo mai più separati.
Poi però mi sono svegliato. In una merda di camera, con di fianco sul comodino una nostra foto, con almeno un dito di polvere sopra. Mi accorsi che Matt stava bussando alla mia porta da almeno dieci minuti. Mi disse che avevo parlato nel sonno, sembrava che stessi parlando con te. Io gli raccontai tutto: gli raccontai del sogno e di quello che mi avevi detto. Così abbiamo deciso, tutti e quattro, di rimetterci in carreggiata, e abbiamo cominciato a scrivere le canzoni mancanti di Nightmare. Io cominciai a scrivere So Far Away, Matt cominciò a scrivere Victim. E così uscì Nightmare. Il 27 luglio 2010.
Come saprai, Matt ha avuto un figlio: si chiama Owen James. È un tuo regalo? È un modo per dirci di andare avanti? Per me si.
Cazzo, mi sento un coglione a scriverti, so che non leggerai mai queste parole, ma forse svuotarmi mi aiuta. Lancerò questa lettera in mare, dentro a una bottiglia, e la lascerò galleggiare.
Hail To The King è stato criticato dal nostro “amico” Robb. Ci è andato giù veramente pesante, fossi stato io il portavoce del gruppo gli avrei spaccato la faccia a pugni, ma Matt è stato veramente furbo, ha preferito non rispondere alla provocazione come avevo suggerito io, ovvero andarlo a prendere a casa e pestarlo, ma ha risposto con il più totale menefreghismo. È stato veramente bravo, né io né te saremmo riusciti a resistere.
Probabilmente i ragazzi mi staranno cercando, ma di certo non possono immaginare che io sia qui. Ho spento il cellulare, troverò più di 50 chiamate loro. Sinceramente non mi interessa, tornerò tra un po’, ho bisogno di rimanere solo con te ancora per un po’. Forse per tornare chiamerò Matt, sono ubriaco, e non posso guidare. Wow, mi sono appena reso conto che questo autogrill è veramente squallido. Ci sono un paio di marocchini, probabilmente sono qui per pulire il locale, o qualcosa del genere. Ora mi faccio venire a prendere, sono stanco, e ho bisogno di una spalla su cui appoggiarmi. Vorrei che fosse la tua, ma non è possibile. Ho ritrovato il tuo kimono, e i tuoi occhiali. Li ho messi nel mio armadio, accanto alla tua maglia degli Slayer, quella che avevi quando ci siamo incontrati per la prima volta. Già, l’ho ritrovata in soffitta. Beh, buonanotte Jimmy, ti voglio bene.
 
                                                                                 A presto
 
 
                                                                                          Brian
 
 
 
 
 
 
Jimmy sorrise, guardando quel foglio. Era riuscito a recuperarlo in mare, subito dopo aver visto Brian che lanciava la bottiglia. Avrebbe giurato che il ragazzo si fosse accorto di lui, dato che si sono guardati negli occhi quando Syn si era girato per dare un’ultima occhiata alla bottiglia. Avrebbe voluto rispondergli, ma non poteva perché quelle erano le regole. Così decise che sarebbe tornato di nuovo in uno dei sogni del ragazzo. Era incredibile come ci si potesse affezionare a una persona. Ricordava bene la prima notte che gli fece visita, erano passate due settimane da quando se ne era andato.
Guardò le nuvole sotto di lui, sicuro che i ragazzi le stessero osservando. Sorrise nuovamente, sistemandosi su quel nuvolone bianco su cui si era messo per leggere la lettera. Si alzò e spiccò il volo confondendosi con il bianco di quel cielo.
 
 
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
buongiorno lettori! Lo so, scusate, non è il massimo, ma oggi non sono esattamente al massimo della felicità. Immagino che anche voi siate così :3
comunque spero vi sia piaciuta, spero di non avervi fatto versare troppe lacrime e vi chiedo di recensire, basta una piccola parola per dirmi se avete speso molto in pomodori e se verrete a cercarmi a casa per eliminarmi dalla circolazione!! un saluto a tutti voi Deathbat che avete dedicato qualche minuto a questa fan fiction! Un bacio, tanti auguri di inizio anno, ci risentiamo nel 2014!
Lidja
  
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