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Autore: sfy    28/12/2013    2 recensioni
Un tributo sconosciuto di un'Edizione dei giochi sconosciuta, che non vuole morire. L'unica cosa che può fare è correre, ma sa che non sarà sufficiente per restare in vita. Ma lui non vuole morire. Lui vuole solo continuare a vivere, vivere per tornare a casa, dalla sua famiglia, per realizzare i suoi sogni. Chiede così tanto infondo?
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Favoriti, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correre, continuare a correre
Ecco l’unica cosa che posso fare, ma so che è inutile. Lo sento, è vicino. Sento grida di altri ragazzi che lo incitano da dietro. Vorrei urlare anche io, ma cerco di risparmiare il fiato. Sento i rami che mi graffiano la faccia, le radici che mi fanno inciampare, ma non mi posso permettere di cadere. Non posso.
Correre, continuare a correre
Ecco cosa devo fare, se non voglio morire. Ma non servirà. E’ qui dietro, lo sento. Cosa può un ragazzino di dodici anni contro un Favorito di diciassette che si è allenato tutta la vita per uccidere? Niente. Può solo correre, sapendo però che presto si fermerà. Però io non mi voglio fermare. Voglio continuare a correre, correre fino al mio Distretto, fino alla libertà.
Correre, continuare a correre
Devo farlo, ma sono così stanco. Rallento, cerco in tutti i modi di evitarlo, ma non ce la faccio. Le gambe mi bruciano, ma non mi preoccupo più di tanto. Presto sarò morto e non dovrò più preoccuparmi delle gambe. Ma voglio sopravvivere, lo voglio con tutto me stesso.
Correre, continuare a correre
Correre per tornare a casa, da mio fratello, da mia mamma. Davvero la mia vita vale così poco? Davvero devo morire solo per far divertire Capitol City? Chissà quante persone saranno impazienti di vedere il ragazzino dell’Undici trafitto dal loro Favorito. Vale davvero così poco una vita umana? Perché io devo morire?
Correre, continuare a correre
Ma ormai è tutta un’illusione, lo so che presto finirà tutto, tanto vale che mi fermi adesso. Però non ce la faccio. Voglio solo vivere, non chiedo tanto, no? Non ci hanno pensato, gli abitanti di Capitol City, che io potrei avere dei sogni, dei desideri, delle aspirazioni per il futuro? Ma tanto adesso non importa più.
Correre, continuare a correre
Per non perdere il dono più grande che ho, la mia vita. Ma lo perderò. Tutto è una questione di punti di vista, no? Per la gente di Capitol City la mia vita vale meno di zero, vogliono solo vedere un altro tributo morto, per me invece ciò che di più importante ho. Sento una mano che mi afferra una spalla, mi fa voltare.
Correre, continuare a correre
Ma non posso più correre, mi tiene fermo. Vedo di sfuggita la lama di un coltello che mi si avvicina al petto. La sento premere sulla carne. Non voglio morire. Allora comincio a urlare. Non voglio morire, non voglio morire, non voglio morire. Ma al ragazzo che ho davanti non sembra importare.
Correre, continuare a correre
Ma non posso più correre, non correrò mai più. Perché ho un coltello piantato nel petto. Non sento dolore, non sento più niente. L’ho perso. Il mio più grande dono. La mia vita. Il ragazzo mi lascia la spalla e io cado. Sento il tonfo della mia testa sul terreno e, in lontananza, sento uno sparo.
Correre, continuare a correre
Ma non posso più correre, i morti non corrono.



Angolo autrice:
Salve gente,
l'idea di questa FF mi è venuta pensando ai 1679 tributi morti nelle 73 Edizioni dei Giochi prima della storia raccontata dalla Collins... l'ho scritta così, di getto. Che ve ne pare? Potreste farmelo sapere con una recensione o un commentino ù.ù

 
  
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