Dedico questa piccola flashfic a Camilla. Buon Compleanno.
 
 
 
 
“Harry, è arrivata una lettera.”
“Di chi è?”
Ron sospirò. “Viene da Azkaban.”
Harry si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduto e prese bruscamente la lettera dalle mani dell’amico.
Prima di aprirla si soffermò a guardare la busta, e sorrise notando che suo marito aveva scritto il suo nome per intero.
Draco Lucius Malfoy.  Proprio come amava chiamarlo lui.
Aprì la busta lentamente e con cura, prese la lettera e poi la ripose sul comodino.

“Ciao Harry. Oggi è il tuo compleanno, e io vorrei essere lì con te. Ma sai che non posso.
Come tu già sai, qui ad Azkaban mi permettono di scrivere una lettera all’anno.
E io scrivo sempre a te.
Mi manchi, Harry. Mi manchi ogni secondo.
So sicuramente che piangerai leggendo questa lettera, ma io invece ti chiedo di sorridere.
Sai, è come se tra me e te ci fosse un filo. Un filo sottile, che ci tiene uniti sempre. Ogni istante.
Tu mi hai riportato alla vita, Harry. Alla vita vera.
Sei l’unica persona di cui io mi sia fidato sul serio.
Sei stato l’unico che non si è arreso, nonostante i miei muri difficili da abbattere.
E per questo ti ringrazio infinitamente. Grazie per non aver rinunciato a me.
Grazie per amarmi anche da lontano. Grazie per ogni pensiero che mi rivolgi ogni giorno, per ogni lacrima e per ogni sorriso.
Grazie per aver avuto la forza di accettare i miei tanti difetti. E grazie per il tuo coraggio. Grazie per donarmene un po’ ogni giorno.
Non perdonerò mai chi mi ha mandato in questa prigione. Sono passati quattro anni e ancora non sono riuscito a scoprire chi è stato a mettermi nei casini.
L’anno prossimo, quando uscirò di qui, probabilmente di questa persona non mi interesserà più niente.
Mi importerà solo di tornare a casa da te.
Sei la bilancia della mia vita. Riesci a mantenere tutto in equilibrio e rendi la mia vita stabile.
Sei la mia certezza. La mia luce. La mia ancora in mezzo al mare.
E’ scaduto il tempo, le guardie stanno arrivando e devo consegnare a loro questa lettera.
Una volta mi hai chiesto se la forza di una persona può dipendere da un altro essere umano. Ora ho la risposta. Può succedere.  Tu mi rendi forte.
Buon compleanno, Harry James Potter. Sei il mio eroe.”


Harry baciò la lettera e se la avvicinò al petto. Calde lacrime iniziarono a cadere dalle sue guance, ma un piccolo sorriso gli illuminava il volto.
Il telefono squillò all’improvviso.
“Ron, rispondo io!”
Alzò con cautela la cornetta. “Pronto?”
“Mi hanno permesso di fare una sola telefonata. Di qualche secondo.”
“Draco.” Mormorò Harry piangendo più forte di prima.
“Buon Compleanno. Ti amo.”