Anime & Manga > My HiME - My Otome
Ricorda la storia  |      
Autore: Shainareth    21/05/2008    5 recensioni
[Mai HiME - anime] Lui ed un altro sparuto numero di ragazzi della sua classe si erano radunati in un posto isolato del giardino della scuola per l’intervallo, in attesa che il suono della campana li richiamasse per la ripresa delle lezioni. «Perché non troviamo qualcosa da fare per passare il tempo?»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Okuzaki, Takumi Tokiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sfide

 

 

«Che noia…» sbuffò uno del gruppo, appallottolando la carta in cui era stato avvolto il suo panino e lasciandola poi cadere accanto a sé. Lui ed un altro sparuto numero di ragazzi della sua classe si erano radunati in un posto isolato del giardino della scuola per l’intervallo, in attesa che il suono della campana li richiamasse per la ripresa delle lezioni. «Perché non troviamo qualcosa da fare per passare il tempo?»

   «Del tipo?» si incuriosì uno degli altri.

   Lui ci pensò un po’ su, quindi rispose con un sorriso: «Facciamo una sfida.»

   «Ci sto!» esclamò qualcuno.

   Abituata ad avere a che fare con lo spirito agonistico dei maschi, perché da sempre costretta a fingersi uno di loro, Akira Okuzaki sospirò rassegnata. Seduto accanto a lei, il suo migliore amico Takumi Tokiha, l’unico a conoscere la verità sul suo conto, domandò: «Sì, ma che genere di sfida?»

   «Facciamo una prova di resistenza» stabilì uno. «Nella corsa o in qualche altra abilità fisica… Che so… Facciamo a chi si arrampica per primo su un albero!»

   «Ma così sarebbe scorretto nei confronti di Takumi» spiegò la ragazzina, seccata per la loro mancanza di tatto verso il compagno malato di cuore. Oltretutto le sarebbe stato difficile nascondere le proprie doti ninja in una gara del genere.

   Gli altri parvero mortificarsi. «Scusaci, Tokiha-kun, davvero.»

   Lui scosse il capo. «Non è un problema, tranquilli» si preoccupò di rassicurarli, il solito sorriso gentile sulle labbra.

   «Ragazzi, ho un’idea!» propose ad un certo punto colui che aveva lanciato per primo la sfida. «Una gara di rutti!»

   «Figo!» esultarono in due, mentre Takumi corrucciava le sopracciglia chiare ed Akira arricciava il naso.

   «Ma senza bibite gassate non c’è gusto!» protestò per fortuna un altro. «Perché invece non facciamo una bella gara di sputi?»

   «Chi sputa più lontano vince!» s’entusiasmò un ennesimo ragazzo.

   «Ma facciamo anche a chi scatarra di più o solo in base alla lontananza?»

   «Ragazzi!» li interruppe Takumi, l’unico ad aver notato l’espressione schifata di Akira. «Non si potrebbe fare qualcosa di meno disgustoso?»

   Il sorriso sul volto degli altri si spense. «Ma così ci togli tutto il gusto!»

   «Sei troppo educato, Tokiha-kun!»

   «E voi siete degli animali!» partì in quarta la ragazzina, prendendo all’istante le difese dell’amico.

   «Va bene, basta» cercò di ristabilire l’ordine qualcuno. «Se per Tokiha-kun non è un problema, ritorniamo alla sfida iniziale: noi ci arrampichiamo sugli alberi e lui ci fa da giudice.»

   Il giovane annuì senza problemi, ma di nuovo Akira si oppose. «Io non partecipo» affermò. Dopotutto, che gusto c’era a vincere così facilmente?

   Il resto del gruppo si spazientì, ed il tipo di prima dichiarò: «Questa è l’ultima proposta, anche perché altrimenti poi riprendono le lezioni: possiamo farla tutti e senza bisogno di aiuti esterni come le bibite gassate. Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è.»

   «Sarebbe?»

   «Facciamo a gara a chi fa pipì più lontano.»

   Il viso di Akira fu uno spettacolo, in quel momento, e se Takumi non le avesse voluto sinceramente bene, sarebbe scoppiato a ridere all’istante. E mentre gli altri si dichiaravano d’accordo con grande entusiasmo, balzando in piedi perché pronti a prepararsi alla sfida, la ragazzina, rossa dalla testa ai piedi per l’imbarazzo, voltò il capo dalla parte opposta alla loro e mugugnò: «La prossima volta non mi preoccuperò più di partecipare ad una sfida in cui sono sicura di stracciarli tutti.»

   «Ehi, voi due! Venite qui!» chiamarono i loro compagni, le voci spensierate.

   Takumi rispose per entrambi. «Non abbiamo urgenza di farla, ragazzi» spiegò. «E comunque…» aggiunse a bassa voce, fissando l’amica con divertita tenerezza, «…se anche partecipassimo, Akira-kun arriverebbe ultima» concluse, guadagnandosi così il più torvo degli sguardi di lei.







I bambini di quell'età sono tremendi, vero? E ai miei tempi erano anche abbastanza calmi...
Breve shot tanto per raccontare un possibile esempio dei disagi che quella poverina di Akira ha dovuto patire prima del Carnival. Una cosa è certa, però: come conosce lei i maschi, non li conosce nessun'altra ragazza.
Passo ai ringraziamenti per NicoDevil (sì, Takumi non è proprio impedito, è solo ingenuo, ecco), Hinata_chan (stavolta è una dose molto leggera, ma spero ti vada bene comunque), Solitaire (mi emoziono sempre leggendo le tue recensioni... Ad ogni modo, scordati ch'io possa scrivere storie d'amore sofferte: sono un tipo che ama ridere, c'è poco da fare), Chiarucciapuccia (perché fare del male alla povera Akira lasciandola in balia di Shizuru? No, dico, quest'ultima non la augurerei neanche al mio peggior nemico, proprio no!), Atlantislux (la tua ultima recensione mi ha fatto un piacere immenso: in poche righe hai detto l'essenziale, riempendomi di gioia. Grazie davvero!), Gufo_Tave (non lo so, ma Takumi ha l'album con gli schizzi di Akira a portata di mano, alla fine della shot, quindi magari il disegnino potrebbe farglielo direttamente lui).
Grazie anche a tutti coloro che leggono e traggono svago dalle mie storie. ^^
Shainareth





  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > My HiME - My Otome / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth