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Autore: LeGirl_    28/12/2013    1 recensioni
La Terra di Mezzo e di nuovo in pericolo,il grande Sauron ha trovato qualcosa a cui appigliarsi per rimanere vivo. E lei una piccola guardiana deve salvarla e deve salvare anche l'uomo (non proprio uomo) che ama.
Ehm prima di leggere vi avverto a me piace ma non sono poi così esperta mi solo affascina molto come storia quindi se qualcosa non vi quadra vi chiedo perdono ma non è del tutto il mio campo mi solo incuriosiva da morire scrivere una storia sul signore degli anelli e sopratutto sull'elfo Legolas che a mio parere è uno dei personaggi meglio riusciti fra libro e film. Ripeto sono inesperta non so tutto sull'argomento ma mi piace posso dirlo.
Un bacio. -LeGirl_
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Gimli, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elisabeth aveva 17 anni e abitava in una radura della Terra di Mezzo invisibile a tutti:umani,nani,hobbits,elfi e orchi,quella radura permetteva a tutti i guardiani di riuscire ad esercitare i propri poteri di dominatori ma dopo la lotta contro il grande Sauron tutti i guardiani erano stati uccisi e lei ormai viveva da sola con i suoi unici poteri. Ma da un po’di tempo i suoi poteri si erano affievoliti e riusciva sempre meno a controllare la natura fu cosi che decise di incamminarsi verso la corte di Gondor per poter chiedere aiuto al grande Re Aragorn. Salutò quella radura che aveva amato nel profondo piena di stagni che parevano specchi,alberi secolari che ormai erano i suoi unici compagni e uscì,senza cavallo poiché lei non sapeva cavalcare e partì per quella che sarebbe stata la sua battaglia e la sua avventura.

Dopo tre giorni di instancabile cammino riconobbe le porte di Gondor che aveva tenuto in memoria solo grazie ai racconti dei suoi nonni che raccontavano di quando gli umani vivevano in pace con i guardiani prima che l’avo di Aragorn non li cacciasse bramando potere col suo anello da poco distrutto e quel pensiero la tormentò per tutto il viaggio:perché Sauron era sopravvissuto pur non avendo l’anello? I suoi poteri erano davvero cosi forti? E Arargorn l’avrebbe cacciata via da Gondor? Non fece in tempo a darsi una risposta che era alle porte del suo castello e cercò qualcuno che la potesse condurre dal re.

“Desiderate?” chiese un’elfa dalla pelle di porcellana e i capelli corvini,dalle labbra rosse fragola e gli occhi profondi:la regina Arwen “Mia signora” disse Elisabth chinandosi “sono partita dalla radura dei guardiani e sono in viaggio senza fermarmi ormai da tre giorni,sono qui perché ho urgente bisogno di conferire con vostra Maestà riguardo i miei poteri,solo Vostra Maestà può aiutarmi.” “Alzatevi!” ordinò con dolcezza Arwen “vi condurrò da mioi marito e ci racconterete la vostra storia.” cosi dicendo ,fece cenno a Elisabeth di seguirla nella sala dove Aragorn era intento a brandire la sua spada per fare esercizio,Aragorn non era cambiato aveva sempre i soliti occhi chiari e il possente ma mite atteggiamento regale:qualcosa di Granpasso era sempre in lui. Elisabeth rimase a guardare quella spada che sintillava con enorme meraviglia avrebbe voluto imparare poteva essere una grande gurriera lo sentiva. I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Arwen che chiamava Aragorn e Aragorn a sua volta chiese a Elisabeth il motivo della sua visita lei si chinò di nuovo e disse:”Maestà!”.

Aragorn la condusse nella sala del trono e le chiese di raccontargli la sua storia e Elisabeth iniziò a parlare “Maestà il mio nome è Elisabeth figlia di Cortaul e sono una guardiana” “Guardiana?” Elisabeth allargò il palmo della sua mano e da li ne uscì un fiore meraviglioso,subito dopo contrasse i muscoli delle dita e il fiore prese fuoco,poi passò la man sul fiore e da quella amno ne uscì dell’ascua che spense il fiore facendone rimanere solo della terra bruciata che con la bocca soffiò provocando un venticello simile a brezza marina,alzò gli occhi e vide quelli di Aragorn spalancati allora si affrettò a continuare “i miei poteri sono molti di più di questi ma qualcuno me li ha rubati e sospetto che sia stato Sauron.” “Sauron è morto con la fusione dell’anello” disse sicuro Aragorn “no,la sua anima ha trovato qualcosa a cui appigliarsi:la radura. Ha ucciso tutti i guardiani fino a trovare me cioè quella con il potere di governare ogni elemento. Questo lo ha fatto sopravvivere e ora trama per tornare” Aragorn la guardò col terrore negli occhi e disse:”Dobbiamo partire subito! Arwen chiama Gimli e digli che faremo una visita dagli elfi delle terre immortali:dobbiamo avere Legolas con noi.”

“Scusate e io?” chiese Elisabeth con impazienza “Tu verrai con noi e parlerai con Legolas per convincerlo ad andare via dalle terre immortali per aiutarti anche se sarà facile” “Maestà non penserete di affrontare di nuovo Sauron senza di noi?” chiesero due Hobbits con impertinenza  “Marry,Pipino non credo che stavolta..” “ Maestà noi verremo con voi e nn ci importa che voi siete re in realtà per noi siete e sarete sempre e solo Granpasso.” “D’accordo,Marry,Pipino vi presento la guardiana Elisabeth” “Nostra signora siamo ai vostri onorevoli ordini” si inchinarono e Elisabeth rise dicendo “Non mi serve tutta questa regalità piccoli Hobbits sono una persona semplice!” e li fece rialzare con un sorriso splendente.

”Aragorn!” urlò con voce piena e roca un nano piccolo robusto e con una barba lunga intrecciata  e un’ascia in mano “Gimli!”disse Aragorn e si diresse verso di lui con le braccia larghe per poterlo abbracciare forte come un vecchio amico “La tua signora mi ha detto che dobbiamo correre a chiamare orecchie a punta,è vero?” “Si,Gimli permetti che ti presenti Elisabeth la guardiana” “E’ un piacere,Elisabeth ma le guardiane sono solo leggenda!” “Elisabeth mostragli la leggenda allora” così Elisabeth fece di nuovo la sua dimostrazione con le mani e Gimli sorpreso pretese che gli venisse raccontata la storia.

Nonappena  Aragorn e Elisabeth finirono di raccontare Gimli si alzò e annunciò “Dobbiamo per forza andare da orecchie a punta,lui saprà come trattare una guardiana” e così Aragorn,Gimli,Marry ,Pipino ed  Elisabeth partirono velocemente per andare da Legolas sperando che la guardiana lo convincesse. Passarono per strade sicure e conosciute e in cinque giorni,più quelli trascorsi navigando,furono alle porte del mondo immortale quel mondo che fece velare di malinconia gli occhi di tutti eccetto Elisabeth poiché non sapeva che in quelle terre cie erano anche Frodo e Gandalf o meglio lo sapeva dai racconti dei suoi nuovi amici ma la cosa non li toccava quanto tocava loro. Lei bussò e uno spioncino nella porta d’oro si aprì lasciando solo intravedere gli occhi neri du un elfo guardiano della porta che chiese “Desidarete?” “Potrei conferire con Legolas,figlio di Thrandruil principe del Reame Boscoso ?” “E voi chi siete?” “La guardiana Elisabeth!” l’elfo rise “Non prendiamo ordini da una che si spaccia per guardiana!” “Ma dal Re di Gondor si!” tuonò Aragor col suo tono più autoritario possibile. “Maestà!” esclamò l’elfo con visibile imbarazzo “il principe Legolas arriverà subito al suo cospetto” così diendo scappò a cercarlo mentre Elisabeth sorrise ad Aragorn imbarazzata e soddisfatta e poi sentì una voce melodiosa e traquilla richiamare la sua attenzione “chi mi desidera?” chiese con serenità “Vai presto!” esclamò Aragorn incitando Elisabeth a parlare e lei disse “S-Salve Principe Legolas,figlio di vostra maestà re Thranduil ero io che desideravo parlare con me” disse imbarazzata a testa bassa “Alzate gli occhi e ditemi il vostro nome!” Elisabeth alzò il viso e incontrò quel fiume in piena che Legolas custodiva nelle sue iridi e rimase senza fiato tanto che bocceggiò come fosse appena riemersa da una lunga apnea “Ancora fai lo stesso effetto ale ragazze vedo,orecchie a punta!” parlò così Gimli facendo spuntare sul volto del principe un sorriso pazzesco che fece tornare di nuovo Elisabeth in apnea “Gimli!” esclamò Legolas ma poi si riconcentrò su la guardiana aspettando che uscisse una presentazione dalle sue sottili labbra “Oh” rinvenne lei “Ehm il mio nome è Elisabeth figlia di Cotraul e beh..” alzò il palmo per giocare col suo fiore ancora una volta per poi tornare a guardare l’elfo he la osservava rapito dai suoi poteri “Siete una guiardiana ma non molto forte” commentò “Mi hanno rubato i poteri orecchie a punta!” disse incrociando le braccia per poi rendersi conto di star parlando con un principe e divetare porpora.

“Gimli già le hai insegnato come si parla ad un elfo vedo!” e poi vedendola rossa aggiunse “non preocuparti,Elisabeth,non tengo poi così tanto a certe formalità soprattutto dopo aver conosciuto Gimli” e a lei tornò il sorriso ma subito si fece seria “Dovete o scusami,devi,uscire di qui  e aiutarmi la terra di mezzo non è al sicuro Sauron mi sta giorno dopo giorno privando dei poteri. Ha trovato qualcosa a cui appigliarsi per sopravvivere Legolas!” il suo sguardo si fermo sìin quello della guardiana e disse “uscirò subito!” “Uscito di li non vi farai ritorno Legolas,amico mio” disse pacatamente Aragorn entrando nel suo campo visivo. “Aragorn!” urlò sorridendo ma poi si rabbuiò pensando a suo padre e lo chiamò “Padre! Venite qui!” e il re Thranduil  arrivò imponente dal figlio “Di pure,figliolo” “Padre Sauron si sta rigenerando voglio uscire da questo regno,voglio andare a combattere!” “Figlio mio non farai più ritorno non posso permettertelo” “Padre la mi vita non è in un posto dove posso vivere ma in uno dove combatto affinchè io non sia l’unico a vivere e la Terra di mezzo ha di nuovo bisogno di me!” “E noi?” “il vostro mondo è al sicuro padre,io vado!” e detto questo corse a prendere il suo arco e ordinò che gli fosse aperta la porta “Abbi cura di te Legolas,sei davvero valoroso” “Grazie padre e ricordatevi che guardando a nord vostro figlio vi pensa sempre!” detto questo uscì e si riunì ad una nuova compagnia,pensando alle nuove avventure che lo avrebbero aspettato insieme a nuove e vecchie compagnie.

  
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