Dei piccoli passi interrompono il silenzio del dormitorio del Sun Garden, mentre tutti i bambini dormono profondamente, cullati dal venticello estivo che entra dalle finestre. Kiyama raggiunge la porta a cui aspirava e si alza sulle punte -troppo basso per arrivare alla maniglia.
La maniglia colorata d’oro gira sotto la piccola manina nivea del bambino dai capelli rossi, ancora scompigliati dall’ “incontro di boxe” tra lui e il suo cuscino. La porta si apre piano, facendo pochissimo rumore, e il bambino rimette i talloni a terra, avviandosi verso il letto dell’amico. Una piccola lacrimuccia gli solca la guancia destra e ha un’espressione mista tra lo spaventato e l’assonnato, anche se è perfettamente sveglio. Ora è vicino al letto e osserva il viso del verde, ancora avvolto nel sonno, con i lineamenti distesi in un piccolo sorriso beato. Inizia a scuoterlo piano.
-Mido-chan…! Mido-chan…!- sussurra piano al più piccolo, che si sveglia stropicciandosi un occhio.
-Hiro… Hiro-chan? Cosa ci fai qui a quest’ora?- risponde Ryuuji, con la voce impastata dal sonno e un occhio ancora chiuso.
-ho fatto un brutto sogno…- dice ancora più piano Hiroto, mentre un’altra lacrima gli scende dall’occhio sinistro, stavolta. Midorikawa si accorge che sta piangendo, sebbene non lo avesse visto quasi mai piangere; si riteneva lui stesso quello dei due che piange per ogni cosa.
-e cosa posso fare io?- dice il verde, che non capisce il perché della visita dell’amico.
-posso dormire qui, Ryuuji? Sono già andato da Hitomiko-san, ma non mi ha sentito- spiega asciugandosi gli occhi.
-…va bene…- acconsente Midorikawa, spostando il lenzuolo del letto e facendo spazio ad Hiroto. Il rosso accenna un piccolo, dolce sorriso e si infila nel letto affianco a Ryuuji.
-Mido-san, posso abbracciarti? Ho paura che il mio incubo ritorni- chiede flebilmente il rosso al verde, che risponde farfugliando un sì addormentato. Kiyama avvolge dolcemente le spalle di Midorikawa con le piccole braccia, sentendosi così al sicuro, prima di dormire anche lui beatamente. 

E quella notte il rosso non ricevette più il tormento degli incubi.

 

♦♦♦♦♦
 

Qualcosa si intrufola nel letto di Midorikawa, svegliandolo dal suo sonno, purtroppo molto leggero. Un braccio lo avvolge per la vita e lo attira in un abbraccio, mentre una mano pallida dal tocco delicato gli accarezza i capelli verdi. Sente la testa del rosso appoggiarsi sulla schiena all’altezza della spalla.
-non si chiede più il permesso per entrare nel letto degli altri?- sussurra ironico Ryuuji ad Hiroto, che sorride sulla sua pelle.
-tanto nessuno della squadra ci sente, dormono. E poi,- aggiunge Kiyama –ho avuto un incubo, “Mido-chan”-. Il verde sorride alle ultime due parole.
-non mettermi quel suffisso, non siamo più bambini- dice.
-allora fammi smettere, “Mido-chan”- dice malizioso Hiroto, girando il compagno, che gli posa un baci sulle labbra.

-è molto meglio questo che dormire abbracciati, sai?-
-vuoi che gli incubi ritornino, “Hiro-chan”?-

Angolino dell’Autrice
Minna! Quanto tempo! ^0*
Minna: mezz’ora -.-“
Pignoli ù.ù allora, spiegazioni per quello là sopra, vero?
Una parola: fanart. Purtroppo non sono riuscita a metterla. Mi spiace per voi mortali che non siete riusciti a vederla, era talmente dolce!!
Eeeee, fine. Lasciatemi delle recensioni per favore, ne ho bisogno. Non può solo Reby recensire, anche se mi fa piacere ù.ù
Reby: esatto, mettetevi d’impegno ù.ù
Ci si leggeH
Lula