La mano di Effie raggiunse l'unico biglietto presente nella boccia di vetro. Sapeva gia' il nome.
Era quello di Katniss. Effie aveva le lacrime agli occhi, la gola chiusa da cui non riusciva a tirare fuori le parole per pronunciare il suo nome. Il cuore palpitava, batteva forte, ma le sembrava che stesse morendo un poco alla volta.
Si era affezionata a Katniss, molto piu' di quanto dasse a vedere. Nonostante tutto, lei voleva solo aiutarla e le voleva davvero bene...
-Katniss Everdeen- pronuncio' davanti al microfono con parole strozzate e si giro' verso di lei, con una larmi che le solcava la guancia, il suo dolore per lei, per quella che considerava una figlia ormai.
Allungo' una mano verso di lei, non per sponarla a venire, ma per un offerta, per aggrapparsi a qualcosa.
-Vieni- sussurro' a lei -Vieni,Catnip- disse usando il suo soprannome che usava solo Gale...un soprannome che in quel momento spezzo' il cuore di Katniss.
La ragazza afferro' la mano di Effie e si lascio' guidare vicino a lei ed Effie poi si avvicino' alltra boccia,due nomi. cinqunta percento di possibilta' che non estraesse Haymitch,cinquanta che non estraesse Peeta.
Afferro' un biglietto con mano tremante e ando' vicino al microfono e aprė il bigliettino.
Non riuscė a leggere il nome.
Il suo cuore perse dei battiti e sentė che Katniss le afferrava la mano, questa volta era lei l'ancora di salvezza.
-Haymitch....Haymitch Abernathy- disse.
E si sentė morire.
Il tempo si fermo', quasi non senti' che un attimo dopo Peeta si annunciava volontario.
Riuscė solo a fissare gli occhi di Haymitch che in quel secondo si erano spenti, spenti della poca vita che vi rimaneva e il sangue che li accerchiava sembrava piu' marcato che mai.
Haymitch...
Non sapeva come sarebbe sopravvissuta senza di lui.
Lo amava in segreto da molti anni, anche se mostrava disprezzo o vergogna a stare vicino a lui, ma era cio' che tutti si aspettavano da Effie Trinket.
Invece lei lo amava.
dietro alle maschere di vergogna o disgusto avrebbe voluto solo aiutarlo, ripotarlo a casa, aiutarlo, stare assieme a lui.
Perche'?
Perche' sapeva come si sentiva.
Certo, non era mai andata nell'arena, ma molti anni prima, quando lei era ancora una bambina, suo fratello era entrato nell'arena e non vi era piu' uscito.
Haymitch e Effie si assomigliavano...non come aspetto ne' come carattere. Ma per cio' che aveva dentro. La distruzione che era dentro di loro era simile...lui era stato mentore di tutti quei ragazzi che erano morti, ma lei, lei li aveva estratti, sentendosi in colpa ogni volta, perche' avrebbe potuto estrarre qualcun altro, invece estraeva raramente dei ragazzi come Katniss o Peeta, o forti...una bambina dagli occhi enormi,da cerbiatto,innocente, i capelli lisci e chiari, minuta, cosė tanto che un colpo di vento avrebbe potuto spazzarla via.
Un ragazzo che era l'unico sostenimento della famiglia, dei fratellini che erano piu' figli che fratelli e della madre...
molte volte avrebbe voluto toglieri la vita.
Ma continuava, anno dopo anno...
per questo amava Haymitch,lo capiva. Gli era vicina con il cuore e con l'anima.

Gli sguardi di Haymitch e Effie si incontrarono ed Effie vi vide cio' che provava e anche qualcos'altro che non definė.
Ma Haymitch vide l'amore e la disperazione in quelli di lei.
Una promessa aveva dentro il cuore.
Se fosse uscito vivo dall'arena le avrebbe chiesto di sposarla.