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Autore: MC_Outlaw    29/12/2013    1 recensioni
Mare aperto, per la ciurma di Cappello di Paglia non c'è alcun pensiero se non quello di raggiungere la prossima isola. Però, un incidente magico accaduto in un'altra dimensione presto li porterà fuori rotta...vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il mondo di My Little Pony si andasse ad incontrare con quello di One Piece? No? Beh, qui c'è in ogni caso. Godetevlo (e recensite)!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nuovo Mondo

 

Un uomo legato come un salame ad un albero si sveglia

“Dove...dove sono?”

Appena mette a fuoco, vede davanti a se Urouge, il Sindaco e Sandairento, assieme a tutti i Banya e Prayu, ora liberi dal controllo mentale dato che chi li controllava aveva perso i sensi

“Ben svegliato Alkavod!” gli dice il Monaco Pazzo

“Cosa diavolo...oh no! Maledizione!”

“Certo che per essere un pirata famoso se parecchio deboluccio, è bastato un colpo a stenderti”

“Non prendetemi in giro! Liberatemi e vi faccio vedere di cosa sono capace!”

Un ruggito giunge dallo stomaco del pirata, che cerca di stringere le gambe per farlo cessare, senza successo. Il sindaco si avvicina a lui e gli appoggia al fianco un piatto con una minestra fumante. Alkavod appena la vede sembra come ipnotizzato, ma cerca di non sembrarlo

“Abbiamo trovato la tua nave, ad ovest dell'isola. Dentro c'erano tutti i tuoi uomini, riversi a terra con i crampi della fame” gli dice Sandairento

“Cosa...che avete fatto ai miei uomini?!”

“Te lo diremo a patto che tu ci dica il vero motivo del tuo attacco. Ho già capito che non volevi il controllo dell'isola...allora?”

“...io...e va bene! Io e i miei pirati siamo salpati dall'Arcipelago Sabaody qualche settimana fa. Come Urouge vi ha già detto, ho una taglia di 135 milioni di Danari sulla testa, quindi pensavamo che con una taglia del genere ora fossi tanto forte da venire in un luogo pericoloso come il Nuovo Mondo...ma mi sbagliavo. Siamo sopravvissuti tutti al viaggio, però per farlo abbiamo viaggiato lentissimo...e soprattutto, non avevamo quei Logue Pose che funzionano solo in questo luogo...quindi abbiamo viaggiato tra le intemperie senza neanche una rotta! Abbiamo finito il cibo molto in fretta, io ero l'unico che ancora avesse un po' di forza per lottare! Quando siamo arrivati su quest'isola, la prima cosa che ho pensato è stato trovare cibo per i miei uomini...ma sono un pirata! Mi avreste cacciato se mi fossi presentato a chiedere aiuto!”

“E così hai preso il controllo delle due popolazioni” conclude per lui Urouge “Beh, è un ragionamento da pirata in fondo...ma qui hai fatto male i tuoi conti. Queste genti non sono cattive, se avessi chiesto aiuto te lo avrebbero dato”

“Ora non credo che lo farete più...quindi per favore...fate di me quello che volete, ma risparmiate i miei uomini e date loro da mangiare! Loro non hanno colpe per questo, non gliel'ho neanche detto!”

“E hai fatto male capo!”

Urouge e i popoli si aprono per far vedere dietro di loro decine di persone vestite con maglie a strisce rosse e bianche e pantaloni neri

“I MIEI UOMINI! Ma cosa...”

“Appena ci hanno trovati, ci hanno subito offerto del cibo! Sono stati gentilissimi!” gli dice uno degli uomini, tornando ad affondare i denti in una mela

“Io non so cosa dire...perchè lo avete fatto?”

“Perché hai agito da disperato...forse anche io avrei fatto una cosa del genere nella tua situazione” gli dice Urouge ”Ora ti libero, così potrai mangiare anche tu”

Le corde cadono, e subito Alkavod afferra la ciotola di minestra e la beve tutto d'un fiato

“Grazie...grazie...grazie infinite!”

“Sai Alkavod...forse siamo noi che dobbiamo ringraziarti” gli dice il sindaco

“Già, i nostri popoli avrai notato anche tu che sono sempre stati in conflitto” continua Sandairento

“Beh...è su quello che contavo per prendervi sotto il mio controllo...”

“Si. Ma grazie a te, i nostri popoli hanno iniziato a conoscersi. Non ho mai visto il mio popolo e quello dei Banya stare per così tanto tempo assieme senza alzare un'arma!” gli dice il sindaco

“Adesso, per Banya e Prayu inizierà un nuovo periodo, un periodo di convivenza ed armonia tra i nostri popoli!” dice Sandairento, facendosi sentire da tutti

“EVVIVA!”

 

Equestria

 

Sombra era ancora a terra, seriamente provato dallo scontro con Rubber, mentre Chopper pensava a medicarlo, dopo aver dovutamente abbracciato Nami con le lacrime agli occhi per la gioia. Cerbero teneva lontani i Dannati e tutto il resto del gruppo era attorno a Nami, contenti di vederla di nuovo

“Quindi...sei finita qui, all'inferno...” gli disse Robin

“Non è del tutto vero. Dovrei essere in Purgatorio, nella cornice degli Avari”

“Ci spiegheresti cos'è successo? Come hai fatto, sei scappata da Catone, il custode del Purgatorio?”

“Non esattamente...”

 

Prima, Purgatorio

 

Una nuova anima sbarca sulle coste del Purgatorio, un'anima umana, dalle forme di donna con l'unico tratto distintivo di capelli arancioni e occhi marroni. Ad accoglierla si trova un anziano pony dall'aspetto autorevole e severo, con la criniera bianca e brizzolata

“Dove...dove sono?”

“Sei nel Purgatorio, Nami” gli risponde lui

“Cosa? Ma fino a qualche attimo fa ero all'Inferno...”

“Si, ma la tua anima non è destinata a quel luogo”

“La mia...un'attimo...io sono morta?!”

“Si. Ma non crucciarti della cosa, un giorno anche tu vedrai la luce d...”

“NO! Maledizione, non adesso! I miei amici sono...”

“Calmati. Presto non avrai più preoccupazioni”

“Ascoltami, bello! Io non posso stare qui! I miei amici sono ancora tutti negli Inferi a combattere con i Dannati per riportare a casa Sombra”

“Sombra? Quindi i disastri nell'inferno di cui si vocifera sono veri”

“Si. Ascolta...fammi tornare li. Li devo aiutare, senza Sombra i miei amici non torneranno più indietro...e conosco il mio capitano! Ha dichiarato guerra al Governo Mondiale pur di salvare una nostra compagna, ora che un'altra sua compagna è morta chissà come reagirà! Potrebbe uccidere un innocente! Non voglio che diventi un assassino!”

“Mi dispiace, ma è impossibile. Una volta giunti qui, non si può tornare indietro”

Nami si buttò in ginocchio e si abbassò fino a toccare la terra con la fronte, piegando ai lati le braccia

“Ti scongiuro! Se poi vorrai, potrò anche restare all'inferno, ma ti prego, fammi finire ciò che ho iniziato!”

Una manifestazione così disperata non era mai capitata a Catone. Tutte le anime che erano li erano felici di essere scampate all'inferno, ma lei era disposta a finirci pur di salvare i suoi amici. E per quanto in molti lo dicano, i fatti contano più delle parole

“...e così sia. Ti permetterò di andare ad aiutare i tuoi compagni, ma appena Sombra sarà tornato nel mondo dei viventi tu tornerai qui”

La navigatrice si sollevò di scatto

“Davvero?! Grazie, grazie infinite!”

Catone sbattè uno zoccolo per terra e Nami si ritrovò in un istante in mezzo ad una lunga fila di anime, in un luogo che riconosceva: il luogo di giudizio di Minosse

 

Inferno

 

“TRUFFATORE!”

Minosse aveva ripreso con il proprio compito di giudicare le anime. Mentre schiacciava l'anima del peccatore con un tentacolo, pensava a ciò che stava accadendo ai viventi venuti li per Sombra

“LADRA!”

Mentre il tentacolo stava per schiacciare un'altra anima, si chiedeva se avesse potuto dare una mano in qualche modo

“FERMO LA!”

In quell'istante la schiacciata si fermo. Minosse osservò l'anima che aveva gridato, quella che stava per spedire al suo girone

“Aspetta un attimo...tu non sei...anzi non eri una di quei viventi scesi a riprendere Sombra?”

“...si”

“Vedo che ti hanno uccisa. Un attimo...ti avevo vista prima e anche se ti stavo per giudicare Ladra sono sicuro che la tua anima sarebbe dovuta finire in Purgatorio”

“Si, ma una volta arrivata li...ho implorato di farmi mandare qui. Ci sono ancora tutti i miei amici e li devo aiutare!”

“Ma sei morta. Non vedo cosa tu possa...”

“Posso combattere. Anche senza la mia arma troverò un modo per lottare!”

“Mi dispiace ma...”

“Eddai. Si vede che mentre continuavi a giudicare anime eri sovrappensiero..scommetto che pensavi che avresti mandato altra gente ad aiutarci o qualcosa del genere perchè eri preoccupato per noi, mi sbaglio?”

Minosse sembrava deciso a mandarla indietro e finirla lì, però lei aveva toccato nel segno. Molti erano mobilitati a fare qualcosa e lui, giudice delle anime, era costretto a rimanere li senza fare nulla. Ora ne aveva l'occasione

“Sai che ti dico? Te lo concedo, vai ad aiutare i tuoi amici. Ma sia chiaro, è la prima ed ultima volta”

“Grazie! Ora...come li raggiungo?”

“Tu puoi...tu...ecco, questo è un problema. Vapula, Forneus e Andromalius erano gli unici che vi potessero accompagnare e il più vicino è Cerbero...”

“Perfetto! Mi farò accompagnare da lui!”

“Si, certo...non so se hai presente. Cerbero, mastino infernale a tre teste, custode del girone dei Golosi...”

“Si, si, Twilight me ne ha parlato. Posso convincerlo a farmi aiutare”

“E cosa ti da tutta questa sicurezza?”

“Il fatto di aver convinto te!”

Aprì bocca per rispondere, ma appena si accorse che aveva ragione la chiuse e chiuse gli occhi, tossendo

“Si, beh, in ogni caso...ti conviene stare attenta. Da quando c'è Sombra Cerbero ha fatto sempre più fatica a contrastare i Golosi...e purtroppo quel vivente li ha resi ancora più potenti. Sono giorni che nessuno lo vede più. Non esce neanche per mangiare”

“Starò attenta, tu pensa ad aprirmi il passaggio”

Minosse alzò un tentacolo nella direzione del cancello che la navigatrice aveva già attraversato per arrivare negli altri gironi e un getto di fumo nero iniziò a fluttuare verso di esso

“Fatto. Ora sbrigati...e ricordati, dopo che i tuoi compagni avranno portato via Sombra tu tornerai subito nel Purgatorio, mi sono spiegato?”

“Certo...”

La sua risposta era un po' amareggiata. Poteva aiutarli, certo, ma non li avrebbe più rivisti dopo. Però sapeva che sarebbe comunque successo, quindi si fece forza e corse in direzione della porta

 

Una volta entrata, dovette tapparsi il naso e coprirsi la testa con un braccio. Il luogo in cui si trovava era un immensa palude piena di terriccio e fanghi ribollenti, senza nessun albero sotto cui ripararsi dalla violenta grandinata che scendeva imperterrita. Mentre si guardava attorno cercando anche il più piccolo riparò, un braccio muscoloso gli si mise appena sopra la testa. Quando si voltò, vide davanti a se un Minotauro con la pelle rigonfia e piena di scaglie su cui la grandina rimbalzava senza fare nulla. Si accorse subito che era un'anima dannata e cercò di divincolarsi dalla presa, senza riuscirci

“Hey, hey! Perché ti agiti? Siamo tutti sulla stessa barca!” gli disse il minotauro

“C-Cosa?”

“Sei morta e sei finita all'inferno, non avere paura di me, siamo uguali!”

Si rese conto che poteva spacciarsi anche lei per malvagia dato che anche essendo un anima del Purgatorio era perfettamente uguale ai Dannati infernali

“S...si, è così! Scusa, ma sono appena arrivata e...”

“Si, si vede lontano un miglio che sei nuova, non hai ancora subito la magia di Sombra. Però...così a prima vista non mi sembri un'anima di questo girone”

“Ecco, vedi...ah, si, ho sentito alcuni Lussuriosi mentre ne parlavano! Dicevano che Minosse era sovrappensiero e che aveva mandato da loro persino dei Traditori”

“Minosse sta perdendo colpi? Questa si che è bella! Da raccontare! Quindi tu saresti...”

“Una Ladra” disse rapidamente pensando al giudizio errato che il giudice le stava per dare

“Capito. Beh, se Minosse ha fatto un errore del genere peggio per lui, ma non è giusto per te. Vieni con me, cercherò di mettermi in contatto con Sombra per farti portare fino dai Ladri. Non vedo altro modo, sono troppo poche le anime che passano vicino alle porte dei Gironi”

“Va bene...”

I due presero ad avanzare, con il Minotauro che le faceva da scudo con le braccia

 

La camminata durò pochi minuti. I due giunsero di fronte ad un'immensa costruzione fatta interamente di fango solidificato, anche questo come ogni altra mostrava l'ossessione di Sombra verso il Crystal Empire: un'altra esatta copia del castello di quel regno. Il minotauro spalancò il gigantesco portone senza troppi sforzi non essendo fatto di materiali pesanti e fece entrare Nami al riparo. Il luogo era deserto, così come il resto del Girone, cosa che la lasciò perplessa

/Ma dove sono tutti i Dannati di questo girone?/

Mentre cercava di rispondersi, venne attratta da un latrato proveniente dall'interno del Castello, un verso molto forte e rabbioso. Il dannato si rivolse alla navigatrice

“Lascia perdere, è solo Cerbero, il guardiano di questo Girone. Lo abbiamo intrappolato perché non ci desse più fastidio. Ora aspetta qui, vado a cercare l'anima di un Unicorno per aiutarti e torno”

“Va bene!”

Andava più che bene. Appena il minotauro uscì, Nami ebbe campo libero per analizzare il luogo e trovare l'obiettivo di quel viaggio

 

Purtroppo il castello era enorme, ma non avendo nessuno intorno non era neanche pericoloso, a meno che non sbucasse qualche Goloso all'improvviso. Scese le scale che conducevano ai sotterranei, dove il latrato era più forte, e se lo ritrovò subito davanti a se. Cerbero, con due teste avvolte da una catena e le zampe ancorate saldamente a terra. Era la terza testa che dopo essersi in qualche modo liberata dalle catene aveva iniziato a lanciare quei versi

Appena il mastino vide Nami, la prima cosa che pensò di un'anima in quel luogo era di una minaccia, quindi si alzò in piedi e anche se due delle teste erano bloccate, quella libera gli mostrò le zanne per intimorirla

“Stai calmo, non sono qui per farti del male...”

Cerbero però non sembrava volerle dare retta, ma il naso delle tre teste captò un odore che avrebbe riconosciuto dovunque. Era un ricordo di quando si era perso per il mondo dei viventi ed era finito a Ponyville. Dato che era all'inferno, Nami aveva ancora il suo corpo e su di esso il custode sentiva che aveva davanti l'odore di zucchero che era presente sulla palla di Pinkie, quello naturale di Fluttershy e quello di fogli e inchiostro di Twilight. Appena li percepì, la sua espressione cambiò in una di gioia e iniziò a scodinzolare. Neanche sembrava un essere demoniaco

“Bravo sono tua amica...ora ti libero, poi andremo ad aiutare Twilight e le altre”

Il mastino non era uno stupido e aveva già sentito che l'unicorno viola che l'aveva riportato fin li si chiamava Twilight. Quando le tre teste sentirono la parola “aiutare” assieme al nome di quel pony che aveva considerato amico, scattò sull'attenti pronto ad eseguire gli ordini di Nami. La testa al centro indicò una scalinata sopra l'ingresso e Nami la seguì, ritrovandosi in una stanza illuminata da un falò con appese al muro una decina di chiavi

“Bingo! Una di queste aprirà le catene!”

Senza stare a chiedersi “quale?” le prese tutte e ritornò velocemente dal mastino, gli si avvicinò e lui gli mostrò il lucchetto sulla destra. La navigatrice inserì una ad una tutte le chiavi, fino a quando un “CLACK” non precedette la caduta delle catene. Il cane non esitò ad alzare la zampa per ridarle circolazione e per levarsi la catena che gli avvolgeva le zanne. Una volta liberata anche la parte sinistra, le tre teste si avvicinarono a Nami dandogli una poderosa e umida leccata, lasciandola fradicia

“Bleah...grazie di nulla...ora muoviamoci!”

Cerbero si abbassò, permettendo alla navigatrice di salirgli in groppa e subito partì in corsa su per le scale

 

All'entrata, intanto, il minotauro aveva fatto ritorno con l'Unicorno Dannato che era andato a cercare e si era messo a cercare la nuova arrivata

“HEY! Ragazza, sono tornato, dove ti sei cacciata?!”

“Scusa...non senti uno strano rumore?” gli disse l'altro ad orecchie tese

Il Minotauro si azzittì per sentire meglio ciò che aveva intorno, iniziando a sentire un lieve rumore di passi che si trasformò presto in una cavalcata, seguita dallo sfondamento di una porta per via della carica di Cerbero, con aggiunta di sorpresa e preoccupazione dei due appena arrivati

“Ma che ca...”

Neanche il tempo di finire che i due vennero travolti e fatti saltare per aria dal mastino infernale, intenzionato solo ad uscire da quel luogo per aiutare degli amici. La tempesta ancora batteva fuori dal castello, ma Cerbero era abituato e non ne soffriva, mentre sollevò ed usò la coda come ombrello per Nami, che gli diede una pacca sulla schiena dicendogli

“Bravo cucciolo”

\Grazie\

Una voce rimbombò per tre volte nella testa di Nami

“Ma cosa...?”

\Sono io, Cerbero. Sto comunicano mentalmente con te\ dissero di nuovo le tre voci

“Wow! Questo Twilight non me l'aveva detto!”

\Perché con lei non l'ho fatto. Ora dimmi, dove sono quelli che dobbiamo aiutare?\

“Sono dispersi, alcuni sono dai Traditori della Patria, altri dai Falsi Maghi ed altri dai Ladri...ma il nostro obiettivo è Sombra. Sappiamo solo che si trova molto probabilmente in uno di questi tre gironi. Se troviamo lui, possiamo radunare gli altri”

\Ho capito. Lasciamo fare una cosa\

La corsa di Cerbero si arrestò e tutte e tre le sue teste si alzarono ad annusare l'aria

\Bene...sento molto chiaramente l'odore di Sombra nel girone dei Falsi Maghi...e molto vicino a lui c'è anche un odore misto di salsedine ed erba fresca\

“Maledizione...proprio il girone dove è andato Rubber, probabilmente si staranno già scontrando...va bene Cerbero. Andiamo prima negli altri due Gironi a radunare tutti, così non resteranno li per nulla”

\Va bene. Apriti, Girone dei Traditori!\

Le tre teste sputarono all'unisono fiammate scarlatte che si unirono in un unico punto, suscitando una piccola esplosione e l'apertura di uno squarcio dal quale arrivava un gelo polare, ma non si vedeva nulla se non una tempesta di neve

“Come hai fatto?”

\Ho semplicemente aperto uno dei miei Varchi personali, chi mi ha insegnato ad usarli li chiama Tunnel di Cerbero. Li uso per viaggiare più facilmente da un girone all'altro quando chiedono il mio aiuto. L'unico problema che hanno è che nessun altro essere infernale può usarli\

“Ottimo, così faremo prima! Andiamo!”

Il mastino saltò nel varco, che si chiuse appena dopo di lui

 

Nel girone dei Traditori, il gruppo seguiva silenzioso Forneus attraverso l'enorme distesa di ghiaccio mentre una tempesta di neve aveva cominciato a soffiare, ma a nessuno di loro importava del freddo. Il gigantesco serpente marinò arrestò la sua avanzata e indicò davanti a se

“Ecco, quello è il rifugio di Sombra”

Come nel girone dei Falsi Maghi, anche quel rifugio almeno all'esterno appariva uguale in tutto e per tutto al castello del Crystal Empire, solo che era completamente avvolto dai ghiaccio, lasciando scoperto solo l'ingresso. Ace disse

“Bene...ora troviamolo, poi decideremo cosa farne”

Stavano per avanzare, ma un rumore di passi dietro di loro li fece fermare e voltare di scatto, pronti a qualsiasi evenienza. In lontananza si stava avvicinando a loro quello che sembrava un gigantesco quadrupede, ma anche se era solo uno sentivano ansimare come se fossero di più. Capirono il perchè quando si fermò davanti a loro la bestia posta a guardia degli inferi, Cerbero, il cane nero a tre teste. Dalla sua schiena, una voce disse loro

“Non è li che troverete Sombra, Rubber e il suo gruppo si sta già scontrando con lui nel girone dei Falsi Maghi. Vi ci portiamo noi, ma dobbiamo prima riprendere anche il gruppo di Zoro”

Chopper stentò a riconoscere la voce, ma non appena vide che era davvero lei, i suoi occhi si riempirono di lacrime, e dopo aver provato a trattenersi gridò a pieni polmoni

“NAMI!!”

Anche Fluttershy era con le lacrime agli occhi. Non poteva credere di averla davanti a se dato che l'aveva vista morire con i suoi occhi, eppure era li, in groppa a Cerbero. Sanji iniziò a roteare attorno al cane con le lacrime agli occhi e l'amore nel cuore

“Nami, tesoro, sei viva! Non sono mai stato più felice in tutta la mia vita di vederti!”

“Non è viva...”gli rispose Brook “È un'anima defunta...”

I suoi amici presero a malincuore quell'esclamazione

“Non vi dovete preoccupare per me, starò bene, una volta finito qui tornerò nel Purgatorio...”

“Si ma sei comunque morta...a proposito, come hai fatto con...” tentò di chiedere Spike, ma venne bloccato dalla navigatrice

“Le spiegazioni a dopo, vi ho appena detto che non c'è tempo da perdere! Rubber si sta già scontrando con Sombra, se non lo raggiungiamo in fretta potrebbe ucciderlo!”

“È quello che farei io” gli rispose Ace

“Già. Dovrebbe solo pagarla per ciò che ti ha fatto” aggiunse Sanji

“No, vi state sbagliando! Sombra è ancora sotto l'influsso caotico di Dissidius, non lo dovete condannare per quello!”

I suoi amici si azzittirono e abbassarono lo sguardo, intenti a lasciar fare giustizia a Rubber, ma Fluttershy non era d'accordo

“Io...credo che Nami abbia ragione. Mentre eravamo nell'Arcipelago Hontsugi, abbiamo visto che in realtà Sombra non è cattivo. E io non lo voglio condannare ingiustamente. Vado con Nami”

Chopper, sentendo le parole dell'amica, decise di lasciar perdere il rancore

“Se va Fluttershy vado anche io! Non la lascio da sola!”

“Beh...anche io ho visto che Sombra non era malvagio...ok, ci sto anche io” aggiunse Spike

“Allora...vi aiuterò. Se a Nami va bene, va bene anche a me” disse Sanji

“Contate pure su di me” disse Brook

“E anche su di me” terminò Ace

Forneus osservava come da un singolo fosse partito il buonismo generale. E per quanto fosse un Demone, la cosa lo fece sorridere

“Avanti, andiamo Cerbero!”

\Agli ordini! Apriti, Girone dei Falsi Maghi!\

Altre tre fiammate e si aprì davanti a loro un portale, più caldo ma anche più nauseante, nel quale si vedeva una palude con migliaia di serpenti attorno ad un castello

“Da qui andiamo nel girone dei Ladri! Recuperiamo Zoro e gli altri e poi andiamo da Rubber”

“OK!” gli risposero tutti, prima di salire anche loro sulla groppa di Cerbero, mentre Forneus si catapultò al portale dal quale erano arrivati senza dire nulla

 

“Heh...sembra che avrò un po' di teste da tagliare!”

Zoro era fori, da solo a fronteggiare un immenso esercito di mezzi serpenti e mezzi ogni altra razza di Equestria. Anzi, non da solo

“Ehilà Zoro!”

Si voltò e vide che Pinkie era saltata fuori dal portone

“Che ci fai qui?” disse, parando con le lame tra le ali un balzo di tre serpenti

“Ti aiuto!” gli rispose tirando fuori il Chocorifle ”Mangiate questo!” Il fucile sparò come dei missili tre barrette di cioccolato che colpirono tre dannati, portandosene dietro altri due con l'impatto

Zoro mise forza nelle ali e respinse i suoi avversari, poi chiuse gli occhi e strinse con forza ogni lama, dicendo “Nebbia Argentata di Asura!”. In quella che sembrava un illusione, le teste di Zoro si fecero tre e le sue ali sei, aumentando anche il numero di lame. Come un fulmine, sembrò quasi teletrasportarsi oltre un'enorme gruppo di dannati, lasciando dietro di se solo squarci e ferite profonde

Pinkie si trasformò nell'ibrido pony-volpe e imbracciò con gli zoccoli il Chocorifle e con la coda la Hat Gun, iniziando a sparare a raffica dolcetti proiettili e cappellini trapananti, respingendo ogni serpente che le si avvicinava grazie all'udito fine da volpe che la avvertiva della vicinanza avversaria

Andarono avanti a stendere Dannati fino a quando un trio di ululati non attirò l'attenzione di tutti i serpenti, che si voltarono a vedere Cerbero fissarli tutti con sguardo malvagio

“Dannazione! È Cerbero!”

“Non l'avevano rinchiuso i Golosi?!”

“Ritiriamoci!”

In un'attimo, così come erano arrivati i Dannati si ritirarono nella fitta boscaglia, lasciando solo Zoro, Pinkie, Cerbero e il gruppo di Ace, nascosti dietro di loro. E non vedendoli, Zoro credette che anche il mastino potesse essere un problema, quindi non abbassò la guardia. Cosa che però Pinkie lasciò stare e si fiondò sul cane

“Ciao Cerbero! Sono anni che non ci vediamo! Cioè, anni per te, per me è passato solo qualche mese, ma è come se fossero passati anni!”

Strinse gli zoccoli attorno alla testa centrale e le altre due le arruffarono la criniera con delle leccate. Lo spadaccino, vedendo che non c'era pericolo, rinfoderò le lame. Una volta rimessasi a posto la criniera, Pinkie si avvicinò alla porta per dire ai compagni barricatui che potevano uscire, ma si fermò appena prima di bussare

“NON PENSARLO NEANCHE!” gridò Pinkamena “PINKIE NON PUÒ...non può...perchè lo ha fatto...”

Era Pinkamena e sembrava anche parecchio preoccupata

“Non doveva farlo...è stata un'idiota, Zoro se la sarebbe cavata anche senza di lei! E io non ho fatto niente per impedirle di suicidarsi!”

Pinkie era felice, finalmente la sua controparte non sembrava più la burbera di quando l'aveva ritrovata. Per alleviare un po' la tensione, bussò e disse con tono scherzoso

“Toc toc, indovina chi è!”

Ci volle poco più di un attimo e i pony all'interno aprirono il pesante portone, per vedere che la loro amica stava bene. Subito Pinkamena sembrò sul punto di saltarle addosso per abbracciarla, ma si riprese perché non voleva sembrare smielata

“Ah, vedo che sei sopravvissuta”

Pinkie fece una risatina alle parole dell'amica

“Che hai?”

“Ho sentito quello che hai detto dentro! Allora ci tieni a me!”

Sentendosi alle strette ed imbarazzata, riuscì solo a farfugliare

“Ecco...no, non è che...cioè, si, ma...”

Intanto anche le altre tre pony erano uscite, ma a differenza di Pinkamena si erano gettate addosso a Pinkie, facendo capire quanto si fossero spaventate

“Ma cosa è successo? Li avete stesi tutti?” le chiese Rainbow

“Oh, no, sono scappati”

“Cosa? E...perchè?” le chiese Applejack

“Per lui!”

Pinkie indicò dietro di se, mostrando che a salvarle era stato il guardiano degli inferi, Cerbero

“Appena è arrivato, i dannati si sono spaventati e se la sono data a gambe! O forse dovrei dire a coda!”

Dal dorso del cane a tre teste scesero anche i cinque compagni che aveva recuperato nel girone dei Traditori, mentre in lontananza potevano vedere la sagoma di Forneus che strisciava verso di loro. Ace si rivolse ai compagni

“Hey, ho provato a contattarvi prima, ma mi sa che eravate in mezzo alla battaglia”

“Ace! Ragazzi! Ci siete tutti! Cioè...quasi tutti...” gli disse Rarity

“Oh...si...riguardo a quello...”

“Ora non c'è tempo!” rispose la stessa persona arrivata a cavallo di Cerbero “Dobbiamo raggiungere Rubber prima che faccia casini”

“Cosa? Ma tu...” Zoro venne stroncato sul nascere

“Ho detto che non c'è tempo! Cerbero, apri il varco!”

Forneus, arrivato in quel momento, sembrò particolarmente irritato

“Oh no, di nuovo il Tunnel di Cerbero no...datemi almeno il tempo di respirare...”

“Il Tunnel di Cerbero?” chiese Rarity

“È un passaggio che solo Cerbero può creare per non dover passare dalla porta che abbiamo usato prima e nel quale nessun essere Infernale se non lui può passare...voi siete viventi e non avete problemi, mentre io e Andromalius dovremo prendere la porta...e io dovrò di nuovo correre...”

Cerbero, rispondendo all'ordine datogli prima, sputò da tutte e tre le teste delle fiamme scarlatte, che mostrarono il luogo d'arrivo, la stessa pianura invertita dove Rubber e il suo gruppo aveva trovato l'entrata al castello sotterraneo

“Sbrighiamoci, o Rubber commetterà una stupidaggine!”

Cerbero e l'essere sulla sua schiena ci entrarono, seguiti senza esitare da tutti gli altri pony, mentre Forneus e Andromalius si diressero di corsa verso la porta per il passaggio

 

Ora tutti i gruppi erano nel girone dei Falsi Maghi. Cerbero iniziò a fiutare l'aria, dopo di che disse a Nami

\Sento l'odore della rabbia, della paura e di centinaia di Dannati...sarà meglio sbrigarci\

“Bene, andiamo”

“Aspetta un'attimo...sei Nami, giusto?” gli chiese Applejack

“Si, è lei. È tornata indietro per aiutarci” gli rispose al suo posto Sanji

“LO SAPEVO! Non potevi che essere tu!” gridò Pinkie, saltandole addosso e stringendola in un abbraccio

“È meraviglioso! Questo significa che...” Rarity voleva dirle che in realtà non era morta, poi la vide meglio e notò che il suo intero corpo eccetto il volto erano avvolti da una luce foca, come altre anime che già aveva visto “Oh...”

“Non vi dovete preoccupare...e non date la colpa a Sombra come hanno fatto tutti. Ok, è per colpa dei suoi poteri se i Dannati dell'Inferno ora sono così forti, ma lui è impazzito per colpa di Dissidius”

“Non gli ho mai dato alcuna colpa” gli disse Pinkamena

“Già, abbiamo provato su di noi i poteri caotici, anche più di una volta. Sappiamo che non si può combattere se non si viene aiutati” aggiunse Rainbow, ricordando il loro primo incontro con Discord

“E lui è stato abbandonato da tutti i suoi amici solo perché sembrava davvero cattivo” disse Pinkie

“Se ora ci vogliamo sbrigare...l'hai detto tu che non c'era tempo o sbaglio?” troncò Zoro prima che iniziassero a discutere

“È vero. Seguitemi allora!”

Cerbero iniziò a correre nella direzione che aveva fiutato, con al seguito in volo e a terra il gruppo di pony e pirati

 

Giunti tra la boscaglia, si fermarono per osservare i Dannati fiutati prima da Cerbero. Centinaia e centinaia, tutti intenti a scendere in una botola

“Che Sombra sia li?” chiese Spike

“Sicuramente. Andiamo!”

Alle parole di Brook lui, Zoro e Pinkamena uscirono dal nascondiglio e sguainarono le loro lame. Brook disse “Gavotte Bond en Avant!” assestando un micidiale affondo che trascinò con se tutti i Dannati alla sinistra dell'entrata, le lame tra le ali di Zoro invece presero fuoco per un attimo e disse “Taglio dell'Orco!” falciando con uno scatto tutti quelli a destra, Pinkamena invece afferrò i coltelli con gli zoccoli e disse “Squarto del Filo della Vita: Massacro!” per poi quasi spostarsi dietro a tutti i dannati sopra all'entrata, lasciandosi dietro teste mozzate, pugnalate mortali e squarci non di poco conto

“La via è libera!” gridò la pony, rinfoderando i coltelli

Cerbero fu il primo ad avanzare, entrò nella botola e per un paio di secondi si sentirono solo impatti su impatti delle anime che travolgeva nella corsa

 

Presente

 

“Il resto lo sapete già, siamo arrivati giusto in tempo per impedirti di fare un'idiozia” concluse Nami

Sombra aveva ascoltato tutto il racconto ed aveva capito una cosa. Aveva ucciso quella ragazza, o almeno, esseri creati dai suoi poteri lo avevano fatto, ma si sentiva comunque responsabile

“Giovane ragazza, io...non penso che accetterai ma...mi dispiace! Terribilmente!” gli occhi di Sombra si chiusero e delle lacrime iniziarono a rigargli il viso “Sarei dovuto essere più forte del potere caotico, invece mi ha corrotto! Ed ora tu ne paghi le conseguenze!”

“Adesso calmati amico” lo interruppe Rubber “Lei ti ha già perdonato...non dovresti chiederle scusa. Dovresti solo ringraziarla”

Con lo zoccolo, Sombra si tolse l'umidità in volto e con il cuore gli disse

“Hai ragione...grazie, Nami, grazie di tutto...è solo per merito tuo se è stato possibile liberarmi dai poteri oscuri...anche la morte sarebbe stata giusta, ma grazie a te non è stato così”

“Bene. Ora torniamo a casa” disse Twilight

“Un'attimo...volete portarci via Sombra?!” gridò una delle anime rimaste li ad osservare la scena

“Non se ne parla neanche! Lui resta qui! È l'unico che ci può difendere dalle minacce dell'Inferno!”

“E se se ne vuole andare, lo costringeremo a restare qui!”

I Dannati alzarono le loro armi come per difendere l'uscita

“Pensate dunque di fermarli?” si rivolse a loro Vapula “Cerbero, apri uno dei tuoi Tunnel ed uscite di qui”

“Ma tu non puoi attraversarli!” gli disse Franky

“Lo so, ma non crediate che mi faccia mettere sotto da queste mezze cartucce. Andate, una volta che Sombra sarà uscito di qui i suoi poteri verranno annullati. Gli Inferi torneranno alla normalità”

“Va bene. Sentita Cerbero?” disse Nami al mastino

\Certo! Apriti, Girone dei Lussuriosi!\

Le tre teste sputarono nuovamente tre fiammate e stavolta davanti a loro c'era il gigantesco Minosse che continuava il suo giudizio sui dannati. Senza aspettare otre, pirati, pony e cane infernale saltarono dentro

 

“AVARO!”

Uno schianto tentacolare giudicò l'ennesima anima. Giudizio che anche quella seguente stava per ricevere, ma Minosse si bloccò a metà per vedere spuntare di fianco a lui tutto il gruppo venuto a recuperare Sombra, Cerbero e Nami compresi, tutti nuovamente in forma di pony eccetto la navigatrice che oramai aveva ripreso il corpo umano

“Hoho, vedo che ce l'hai fatta. E lo hai anche ritrovato! Vieni qui, cucciolone!”

Cerbero si avvicinò a Minosse e si fece dare una grattatina sulla testa dal gigantesco giudice pony

“Avete recuperato anche lui vedo” disse osservando Sombra

“Minosse...mi dispiace per tutti i guai che ho causato”

“Lascia stare, hai solo movimentato un po' la morte qua sotto, ci voleva uno scrollone. Era diventato tutto così monotono”

Tutti si voltarono ora verso Nami

“Sembra che qui ci salutiamo ragazzi”

“Non possiamo fare nulla? Non c'è modo per farti tornare indietro?”

“Purtroppo no...ma non vi dovete preoccupare, ve l'ho già detto, starò bene. Potervi rivedere è stato fantastico, ma adesso devo tornare al Purgatorio...addio ragazzi” dietro al suo leggero sorriso, una lacrima si fece strada sulla sua guancia

“Nami...addio!” Rubber la strinse a se, abbracciandola un'ultima volta. All'abbraccio, si unì anche il resto della ciurma e i pony, nessuno escluso. Zoro e Pinkamena erano troppo fieri per piangere, ma anche a loro due scappò una lacrima. È sempre difficile dirsi addio

 

La ciurma, ora con un membro in meno, gli Elementi e Sombra erano diretti al porto dal quale erano sbarcati. Ad attenderli c'era Caronte sulla sua barca, quasi sorpreso di vederli

“Siete tornati...non me lo sarei mai aspettato. Vedo che però una persona si è persa...mi dispiace per voi. Ora, per la prima volta, la mia barca trasporterà dei passeggeri per la riva opposta”

Tutti i presenti salirono sulla barca e il traghettatore spinse con il remo sulla riva per avere spinta ed attraversare l'Acheronte. Nessuno fiatava, nessuno vleva dire nulla, l'unica cosa a cui pensavano era la perdita di Nami. Vedendo un clima del genere, il Capitano si alzò in piedi

“Ragazzi! Adesso tiriamoci su ed andiamo avanti!”

“Rubber...” Usopp pensò a qualcosa da dirgli, ma non sapeva cosa

“Pensate che Nami ci vorrebbe vedere così? Pensate che sarebbe felice nel vederci demoralizzati a causa sua? Non è tornata ad aiutarci con Sombra solo perché voleva farlo, ma anche per farci vedere che sta bene! Lo ha fatto perché potesse salutarci e perché non la sentissimo persa per sempre! Quindi adesso basta con quelle facce e pensiamo solo ad andare avanti! Anche se non è con noi, Nami resterà per sempre con noi! Mi sto sbagliando?!”

“No...hai ragione Rubber!” dice Sanji, prima di alzarsi e di gridare “Nami! Non ti dimenticheremo!”

“Sarai sempre una di noi!” grida Robin

Dopo di loro, anche il resto della ciurma si alzò e gridò per salutare un'ultima volta la loro amica. Con loro, anche gli Elementi si alzarono e la salutarono con calore. Caronte non potè farne a meno, nel suo volto un lieve sorriso si fece spazio tra i segni del tempo

 

Una voce riecheggiava nell'oscurità glaciale del Girone dei Traditori delle Istituzioni Supreme

“Sembra che sia tutto pronto...”

 

 

 

 

 

Addio Nami...bene. Alla fine, sono usciti dall'Inferno e hanno recuperato Sombra. Con una persona in meno, ma sono usciti con un cliffhanger. Altro non ho da dire...al prossimo capitolo

MC Outlaw

   
 
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