-SHAUN! SHAUN!- gridò Donna, terrorizzata.
-Cosa c'è, cara? - le rispose il marito.
-C'è un mostro in bagno! Un vero e proprio mostro!- fu la risposta.
Shaun Temple, che si era sdraiato sul letto per riposarsi prima di riprendere a camminare per tutto il giorno, sbiancò e si sentì stringere lo stomaco.
-DOVE CAVOLO SEI, VIENI QUA O NO?! - gridò sua moglie.
L'uomo, terrorizzato più dall'idea di vedere Donna arrabbiata che dall'idea del mostro, scattò in piedi e corse verso il bagno, spalancando la porta e guardandosi attorno per cercare quel fantomatico "mostro".
Dopo che, negli ultimi anni, gli avvistamenti di alieni e altre creature orrende (sopratutto a Londra e specialmente durante il periodo Natalizio) erano aumentati , Shaun Temple non reputava più nulla impossibile. Aveva capito che, in quel mondo, poteva succedere di tutto. Per questo, neanche per un momento, gli era passata per la testa l'idea che sua moglie lo stesse prendendo in giro ... o che si riferisse a quel piccolo e insulso insettino che le zampettava sulla schiena.
-TIRAMELO VIA!  E BRUCIALO! BRUCIA LA STANZA, SCAPPIAMO FUORI!- continuò a gridare Donna.
-Oppure... - ribattè Shaun, ritornato immediatamente calmo e infastidito dalle urla -Posso fare così. - e lo prese fra le mani con la carta scottex, per poi aprire la finestra del bagno e lanciarlo fuori.
La donna rimase in silenzio, tenendo sempre una faccia schifata, poi commentò: -Ok, anche questa può essere una soluzione. Grazie amore. -
-Di niente ... - rispose lui, innervosito dall'atteggiamento esagerato della moglie -Adesso vestiti, si va a vedere Pompeii!-
-Hei, calmino! Adesso mi vesto!- ribattè la signora Temple, uscendo dalla stanza -Te fai i tuoi bisognini, io intanto prendo dall'armadio qualche vestito decente. Ricordo di aver messo in valigia un vestito viola che volevo proprio provare... leggero, adatto al clima caldo. Vabeh, sarò uno schianto in ogni caso.-
-Ovviamente, cara!- disse Shaun, chiudendo la porta del bagno.
E in quel momento bussarono alla porta della stanza in cui alloggiavano (la 198b dell'Hotel Acquamarina).
-Vado io! - gridò Donna al marito, per poi chiedere: - Chi è?-
-Salve, sono la scienziata Liz Shaw, e di fianco a me c'è mio marito, il Brigadiere Lethbridge Stewart. Lei è la signora Noble, giusto?-
-Sì, sono io. - rispose quest'ultima, aprendo la porta e trovandosi davanti due persone (che , ad occhio, sembravano avere più o meno trent'anni) -Anche se ora sono la signora Temple. Siete entrambi inglesi, che ci fate qui?-
-Vorremmo dirle una cosa per conto della UNIT, ne avrà sentito parlare.  - rispose la scienziata.
-Oh , sì ... centra con il fatto che prima ho detto di aver visto un mostro? Perchè, seriamente, era solo un insetto ... - chiese Donna.
-Mmm no, non è per questo  che siam qua, ma la capisco in ogni caso. - rispose il Brigadiere, mettendosi una mano nei capelli -Gli insetti sono devi veri e propri mostri. Una volta in casa nostra c'era un millepiedi così grande che-
-OI!- esclamò sua moglie, con aria infastidita -Ora, caro, non è proprio il caso di parlarne! Comunque, alla fine è toccato ucciderlo a me.-
-Oh, wow. - replicò Donna -Sicuramente tutto interessante, ma ... che CAVOLO volete da me?-
-Ci dovrebbe seguire un attimo in corridoio, signora. - spiegò Liz, secca.
-Uhm ... ok ... - rispose la signora Temple , dando una sbirciata all'ambiente fuori dalla camera -Arrivo subito, fatemi vestire decentemente almeno.-
-Non abbiamo tempo! Venga fuori subito!- ribattè l'interlocutrice.
-Allora, prima di tutto con me lei deve usare le buone maniere. - disse Donna, infastidita dalla freddezza di Liz Shaw prima e dall'indifferenza del Brigadiere poi, che sembrava intento a sistemare un oggetto simile ad un orologio a polso -Secondo: siate professionali, almeno abbiate la DECENZA di ascoltarmi! Terzo, io fuori di casa vestita così non ci- e fu interrotta da Lethbridge, che rapidamente spalancò le braccia unendo lei e sua moglie in un unico abbraccio.
Quando Shaun uscì dal bagno, alcuni minuti dopo, non trovò traccia di sua moglie.