29/12/2013
4 recensioniRoronoa Zoro si poteva definire una dal sangue freddo.
Bisognava averne in abbondanza per diventare allievo di Mihawk,per apprendere la via della spada e per diventare il più forte spadaccino al mondo.
Ma il suo sangue freddo lo stava lentamente abbandonando di fronte all’inferno rosa shokking in cui si ritrovava.
Era riuscito a finire il suo allenamento presso Mihawk con un paio di mesi in anticipo rispetto ai due anni stabiliti dal capitano ma invece di precipitarsi a Sabaody il suo maestro gli aveva suggerito una tappa in più.
Flashback
-Non andare direttamente a Sabaody- Esclamò Mihawk rivolto verso il suo allievo.
-Cheeee????Perché non dovrei?- Sbottò Zoro di rimando mentre finiva di preparare la nave.
-Primo perché col tuo senso dell‘orientamento due mesi non ti basterebbero- Zoro ringhiò ma Occhi di Falco fece finta di niente -E poi devi andare a salvare un tuo compagno di squadra-
Lo spadaccino lo guardò con tanto d’occhi per poi sospirare -Lo sapevo che Usopp si sarebbe messo nei guai.In quale clinica è stato internato?-
Mihawk lo guardò per un momento per poi ringhiare -Ma che Usopp parlo del cuoco!Si è ritrovato a Kamabakka l‘isola degli uomini travestiti-
Silenzio.
-HAHAHAHAHAHAHA ODDIO HAHAHAHAHAHA!-
Occhi di Falco osservava il suo allievo rotolare dalle risate e dopo un paio di minuti iniziarono a fargli male le orecchie così gli sferrò un calcio allo stomaco che fece rischiare allo spadaccino una riunione faccia a faccia con la colazione e forse anche la cena del giorno prima.
-Non c‘è niente da ridere!Se non vai da lui potrebbe diventare irrimediabilmente uno di loro!Vuoi forse che si metta a fare il filo agli UOMINI della ciurma invece che alle donne?!-
La visione del cuoco che inseguiva Franky strillando -FRANKY-CWAN!- Oltre a fargli venire una brutta sensazione di nausea gli diede una scossa di gelosia:Perché che facesse il cascamorto con le donne non era una problema tanto alla fine l’unico letto dove entrava era il suo:Ebbene si!Il rude spadaccino e il galante cuoco stavano insieme.
Con stampati in testa i ricordi delle sue serate con lo spadaccino nascosti nella stiva (e animato dalla determinazione di rifarsi dopo quei due anni),con il sole alle spalle e lo sguardo verso il mare e il suo maestro che si chiedeva cosa aveva bevuto il giorno che l’aveva preso come allievo Zoro esclamò:
-Lo porterò via da quell’inferno e mi riapproprierò di lui ad ogni costo!-
Fine Flashback
E così si era ritrovato a Kamabakka,isola che appena scorta all’orizzonte gli aveva fatto salire un profondo senso di nausea mente il tasso di zucchero nel sangue aumentava vertiginosamente facendogli vedere il diabete che gli faceva “ciao ciao” con la manina ormai non più così lontano.
Si era nascosto in una foresta estremamente ROSA perché di rimanere sulla spiaggia dove aveva lasciato la nave non se ne parlava.Non dopo aver scorto in lontananza quegli…Esseri.
Doveva trovare il cuoco e in fretta…
Sperando che non fosse troppo tardi.
Ma come trovarlo?
Di sicuro non rimanendo nascosto.
Armato di risolutezza,determinazione e ovviamente delle sue fedeli tre spade (mica scemo) si diresse verso la spiaggia per ritrovarsi davanti a una casa circondata dagli alberi a forma di muffin e con un cartello che diceva “Elizabeth”* (la spiaggia era dal lato opposto ma ovviamente aveva sbagliato strada).
Reprimendo un conato di vomito si avvicinò al covo del demonio.
Appoggiò l’orecchio alla porta sentendo delle risate e delle voci che commentavano qualcosa di melenso su un “Tea party” che si stava svolgendo in quel momento.
Radunando tutto il suo coraggio e rimpiangendo i giorni in cui i suoi avversari erano orde di scimmie incazzate,bussò.
Subito le voci si acquietarono e la porta si spalanco rivelando un obrobrio improponibile.
-Ho ma ciao caro io sono Elizabeth <3- Esclamò l’essere cercando di propinargli un bacio sulla guancia,abilmente schivato.
-Hergh salve sono Roronoa Zoro stò cercando un mio compagno di ciurma,Sanji- Disse cercando di dare una parvenza di sicurezza alla sua voce e trattenendo la voglia di darsela a gambe in barba al suo proverbiale sangue freddo e al suo sopracitato coraggio.
-Sei fortunato carino Sanji chan è qui.SANJI CARA C‘È QUELLO ZORO DI CUI CI PARLI TANTO!- Strillò rivolto/a verso l’interno.
Cara?Chan?
Zoro sentì un brivido freddo attraversargli le vene.
Il cuoco non sarà mica…
-MARIMO-CHAN!- Qualcosa di rosa e con dei lunghi boccoli biondi gli saltò al collo.
“Ho.Mio.Dio.
Questo è un incubo.
Non può essere altrimenti.
Lo stupido cuoco non può essere veramente vestito e truccato da donna.
E non può avermi veramente chiamato Marimo-chan.”
Questi erano i pensieri dello spadaccino che cercava di scollarsi di dosso quella sottospecie di piovra che teoricamente sarebbe dovuto essere il suo compagno.
-Cu..Cuoco ti vuoi staccare?!- Sbraitò sull’orlo dell’asfissia.
-Ho scusa Marimo-chan- Si staccò sorridendo le labbra coperte di rossetto e prive della solita sigaretta.
Zoro si ricompose come poteva e squadrò Sanji da capo a piedi.
Era truccato.
Indossava un vestito rosa.
Aveva delle scarpe fucsia col tacco.
Prese fiato -Cuoco cosa cazzo ti è successo?-
-Cuoca prego <3 E comunque ho solo aperto il mio cuore alla magia di questa meravigliosa isola!E sai non vedo l‘ora di diventare la migliore amica di Nami-swan e Robin-cwan <3- Rispose melenso Sanji,
Zoro lo afferrò per le spalle e iniziò a schakerarlo -APERTO Il CUORE?!MIGLIORE AMICA?!MA TI SENTI QUANDO PARLI?!LEVATI DI DOSSO QUESTE PORCHERIE E ANDIAMO A SABAODY (anche perché se ci vado da solo passano altri due anni)-
-Ma Zoro-chan non posso!Prima di tutto io sono una fanciulla ormai e poi ho appena conquistato l‘ultima ricetta devo fare pratica!-
-FANCIULLA?MA TI SEI VISTO?!E poi di che diavolo di ricetta stai parlando?- Sbraitò l’ex cacciatore di pirati.
Sanji fece un sorrisone iniziò a spiegare le innumerevoli qualità benefiche e rinforzanti della cucina dell’isola.
2 ore più tardi
Il cuoco finì di elencare le ricette e le loro qualità e si accorse che il suo interlocutore era beatamente addormentato.
Ora,il vecchio Sanji si sarebbe incazzato come una bestia e lo avrebbe svegliato a suon di calci sulle gengive.
Ma ora era una leggiadra fanciulla che alla vista del suo amante addormentato fù presa dalla tenerezza e lo portò a casa sua dove dopo averlo messo a nanna,guardato a vista da uno stuolo di peluches coccolosi,si adoperò per preparargli una cena con fiocchi e controfiocchi.
*
La prima cosa che Zoro vide al suo risveglio fù un orsetto.
Un orsetto coperto di trine,pizzi e merletti.
Saltò su come colpito da un fulmine (uno di quelli di Nami) e si guardò intorno.
Rosa,un infinità di rosa.
E uno buon profumo nell’aria.
Si alzò dal letto e vide con sollievo le sue spade poggiate in un angolo.
Nuovamente armato e pericoloso si diresse verso la fonte di quell’odore.
Si sporse circospetto e vide una cucina con il cuoco (si rifiutava di definirlo una donna) intento a cucinare.
-Ho Marimo-chan ti sei svegliato- Cinguettò felice -Adesso siediti che è pronto-
Dal momento che aveva fame decise di obbedire bofonchiando -Non darmi ordini- frase che come unico risultato ebbe una risata fin troppo femminile.
Mentre mangiava lo spadaccino uscì dal tepore in cui era caduto:Ho cazzo stava cadendo anche lui vittima di quell’isola malefica!
Doveva trovare il modo di far tornare in sé il cuoco e in fretta!Ma come?
Ignorando i due anni di astinenza dalle loro “attività notturne” (che gli suggerivano un metodo che di sicuro non avrebbe funzionato) lo spadaccino si mise a pensare rimediando solo un gran mal di testa:era un uomo d’azione lui non uno stratega.
D’un tratto l’illuminazione.
Si alzò lasciando a metà il piatto.
-Zoro-chan non hai finito!- Esclamò il cuoco fedele alla sua vecchia politica “NO avanzi”.
L’altro ghigno -Non mi interessa- sfoderò la spada iniziando a distruggere forni,fornelli e pentolame vario.
-ZORO-CHAN CHE ACCIDENTI STAI FACENDO?!- Sbraitò il cuoco abbandonando in parte le vesti della fanciulla.
Lo spadaccino uscì dalla casa sfondando la porta DOPO aver distrutto quei rivoltanti peluches e iniziando a fare strage di piante e fiori nel giardino.
A metà dell’opera balzò di lato schivando un calcio infuocato che aveva sentito arrivare solo grazie ai suoi straordinari riflessi.
Si girò e sorrise a quella vista:Il cuoco era decisamente incazzato e aveva preso a sferrargli calci su calci uno più letale dell’altro.
Il trucco era colato via e si era tolto quelle ridicole scarpe col tacco.
Sorrise -Cuoco adesso ti rendi conto che sei vestito da donna?-
Silenzio.
-HAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!- Sanji si precipitò in casa uscendone due minuti dopo vestito da damerino come al suo solito e con un bagaglio contenente le ricette che aveva conquistato.
-VIA DA QUEST’ISOLA SUBITO!-
-Non saluti le tue amichette?-
Sull’isola di Kamabakka risuonò all’improvviso il soave suono di una scarpa contro un cranio.
*
Quella sera mentre la barca con cui lo spadaccino era arrivato si dirigeva verso Sabaody Zoro si fece ampiamente perdonare per il metodo poco ortodosso con cui aveva fatto tornare in sé il cuoco.
Avevano due anni da recuperare meglio iniziare subito.
(Autrice conclude e cerca di imboscarsi nella cabina dei piccioncini con la macchina fotografica)
Note dell’autrice (che dopo questa dovrebbe andare a sepellirsi)
Se siete arrivati fino alla fine COMPLIMENTI!*Offre biscotti al cioccolato*
Questa è la mia prima ff su One Piece e devo dire che sono parecchio emozionata.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se notate errori non esitate a farmeli notare ^_^
Buon anno a tutti (in anticipo)!
*Elizabeth è lo stesso tizio che trova Sanji sulla spiaggia.