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Autore: Umiko_chan    29/12/2013    2 recensioni
Tre Flash. Tre momenti.
Per concludere in bellezza questo 2013.
#01 - Calore: Lui sembrò quasi sorpreso da quel gesto, tanto ardito per una ragazza timida e introversa come Piper. Esitò un attimo, prima di circondarle le spalle con un braccio. Per una volta, fu davvero felice che Leo avesse un sonno tanto pesante. (JasonxPiper)
#02 - Famiglia: Non si era mai trovata a dubitare di quel giuramento di fedeltà che aveva pronunciato di fronte ad Artemide in persona. In fondo, era l’unica cosa che le aveva permesso di non andare in pezzi, da quando lui se n’era andato. (LukexThalia)
03 - Dolcetti blu: Da quando erano partiti, Annabeth non aveva fatto altro se non cercare di capire dove quello stupido di un semidio la stesse trascinando; le aveva detto che era una sorpresa, e lei aveva seriamente paura delle sue sorprese. Chissà che idea aveva lui, di una “splendida e romantica notte di Capodanno”. (PercyxAnnabeth)
(Attenzione: la presente storia è piena di momenti fluffosi e/o romantici. Può, quindi, provocare iperattività, carie, diabete e disturbi vari. L'autrice non è responsabile di danni fisici o morali. Maneggiare con cautela.)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean, Talia Grace
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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... And a happy new year.
#01 - Calore

Se Leo non avesse smesso di russare, Piper era certa che sarebbe impazzita; avrebbe di gran lunga preferito il ronzare calmo e sommesso di Festus, che spesso l’aveva cullata durante le lunghe notti dell’impresa. Ma ora che il dragone non era più con loro a scaldarli col suo corpo metallico, tutto sembrava davvero più freddo.
Si strinse nella giacca, alla ricerca di un po’ di calore in più; l’unico pensiero che riusciva a consolarla era il fatto che di lì a pochissimo il suo turno di guardia sarebbe finito, e magari le sarebbe stato concesso il lusso di qualche ora di sonno tranquillo.
«Pipes», si sentì chiamare. Si voltò in direzione di Jason, impegnato ad avvolgerle una coperta sulle spalle. «Potevi dirlo prima che avevi freddo.»
«Io...» borbottò, senza riuscire a tirar fuori qualcosa di intelligente con cui concludere la frase. «Grazie.»
Jason si sedette accanto a lei, sorridendole; il cuore di Piper rispose, pronto, aumentando visibilmente il ritmo dei battiti. Aveva proprio deciso di farla impazzire, sì.
«Dormi pure, se vuoi», concesse il biondo. «Faccio io il prossimo turno di guardia.»
«No, Jason. Tocca a Leo; e poi...»
«Ah, se riesci a svegliarlo, d’accordo.» Il figlio di Giove rise, stando attento a non fare troppo rumore. «Non lo vedevo dormire così da prima che Festus... lo sai.»
Piper annuì. Leo era davvero legato a quella macchina. Anche loro, certo, ma Leo aveva instaurato con quel dragone metallico un’amicizia incredibile; era comprensibile che la sua perdita lo avesse scosso tanto.
«Sai», sussurrò Jason, «pare sia la notte di Capodanno.» Sorrise, amaro. «Buffo modo di festeggiare, il nostro. Non trovi?»
La mora si lasciò andare, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo. Chiuse gli occhi, ispirando il suo profumo: sapeva di fresco; le dava la stessa sensazione della menta che suo padre le faceva mettere sul gelato quando andavano a fare merenda insieme, al piccolo chioschetto sulla spiaggia.
Lui sembrò quasi sorpreso da quel gesto, tanto ardito per una ragazza timida e introversa come Piper. Esitò un attimo, prima di circondarle le spalle con un braccio. Per una volta, fu davvero felice che Leo avesse un sonno tanto pesante.
«Come faremo a sapere quand’è mezzanotte?», chiese lei, ricordando ad entrambi che non avevano la benché minima idea di che ora fosse.
Jason scosse la testa. «Immaginazione?», propose, ridacchiando di quella situazione piuttosto assurda.
Piper si strinse ancora un po’ al suo petto, avida del calore che emanava. Ad ogni respiro le sembrava che le sue palpebre diventassero più pesanti.
«Okay. Pronta?»
La mora cercò di nascondere uno sbadiglio, limitandosi ad annuire. «Dieci...», mormorò.
«Nove, otto, sette...»
«Sei, cinque, quattro...»
«Tre, due...»
Il respiro della ragazza si era fatto leggero e regolare; dormiva beata, cullata dal battito del cuore di Jason. Doveva essere proprio stanca, pensò il biondo, sistemandole la coperta perché non avesse freddo. Le sorrise dolcemente, scostandole dal viso una ciocca di capelli scuri.
«Buon anno, Pip», sussurrò; e l’incosciente sorriso che la ragazza gli rivolse gli parve di ottimo auspicio per l’anno a venire.

 

 

 

 

Angolo autrice:
Ehm... saaalve. Sì, sono tornata. Incredibile ma vero.
Volevo sfruttare queste poche righe per spiegarvi cos’è effettivamente tutto questo.
Quella che avete appena letto (e che spero vi sia piaciuta) è la prima di tre Flash che pubblicherò in questi giorni - una al giorno fino a martedì trentuno - che avranno come tema il Capodanno (visto che non sono riuscita a scrivere niente per Natale).
Sono nate di getto, quindi non ho idea di quanto possano essere sgrammaticate o che. Perdonatemi.
Vi aspetto domani, con la prossima Flash.
Altra storia, altra coppia! **

 

Eternamente vostra,
Umiko_chan.

   
 
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