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Autore: Ritina    22/05/2008    1 recensioni
La notte di san valentino non si può trascorrere soli,con il cuore spezzato. fortuna che c'è sempre qualcuno pronto a tenderci una mano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte si stagliava limpida dietro di loro,le stelle facevano da sfondo ad un amore ancora mai nato…com’è possibile stare lì a guardarla mentre dondola su un’altalena,con i capo chino e i capelli che ne invadevano il profilo….
Il moro stava seduto su una panchina e si rigirava un pacchetto fra le mani,giocherellava con il fiocchetto rosso che penzolava sulla carta argentata,arricciandolo appena fra le lunghe ed esili dita.
-Odio il San Valentino….è una stupida festa…tutti pagano un prezzo per la loro felicità,un batter di ciglia e tutto è finito…armonia e gioia per un giorno e poi ricade tutto nella banalità…-
Continuava a dondolare piano lasciando che la brezza notturna ne accarezzasse la pelle arrossata dal freddo,ciocche sfuggenti le pizzicavano il collo,e lei le riavviava con un gesto brusco della mano.
-E’ solo un pretesto per essere felici che cosa ci vedi di male?-
Bill aveva messo il pacchetto nuovamente al sicuro nella tasca interna del giaccone…e studiava quella singolare ragazza conosciuta su internet…un blog…lei stava scrivendo un blog che iniziava così:

“Odi et Amo,quare id faciam,requiris,nescio”


Era notte inoltrata e solo lui non riusciva a dormire…suo fratello gli russava rumorosamente accanto,con i capelli che gli invadevano il viso e le labbra schiuse,un sorrisino soddisfatto ogni tanto gliele apriva…e lui si era spesso chiesto cosa stesse sognando di così bello e sconvolgente.
Si era sentito solo…solo come alla fine non era mai stato…la musica non gli era bastata quella notte,voleva di più…voleva uscire per le strade di Monaco e camminare fino a non avere più forza…ma il freddo sferzante lo aveva convinto a desistere…scese le scale e si sedette davanti al suo portatile Apple verde e bianco…premette il pulsante di accensione e stette a guardare i pixel luminosi che creavano figure che si rincorrevano sullo schermo…si pose dietro l’orecchio una ciocca ribelle di capelli che continuava a finirgli davanti agli occhi.
Aveva digitato la parola Amore sulla pagina iniziale di Google e gli era apparsa una schiera interminabile di risultati..fra questi quello del suo blog.


“Non amerò mai più nessuno…nessuno è riuscito a farmi felice…viaggiatore notturno che vaghi fra queste pagine…non importa che tu vi sia capitato per caso,non importa se mi conosci già…non mi importa nemmeno se stai ridendo di me in questo momento…ma io vivo con il costante timore di vedermi passare accanto la mia metà gemella e di non vederla…lasciami un consiglio…”


Era iniziata così…parlando del più e del meno fra le pagine del web alle tarde ore della notte…e poi avevano deciso di incontrarsi…Bill l’aveva vista come l’incarnazione della perfezione…alta e slanciata,con i capelli neri con qualche meches violetta,gli occhi sottolineati dal kajal nero come la notte…di un colore indefinibile quelle iridi che ti penetravano nel profondo dell’anima…fra il più chiaro dei grigi e il più cupo degli azzurri…due isole sperdute…lei non aveva idea di chi fosse…occhi dal taglio orientale,la pelle ambrata e perfetta…
-Ciao…io sono Irina…-
Gli aveva stretto la mano decisa,e avevano subito parlato come se si conoscessero da anni…ed erano diventati inseparabili…
Poi quella notte…la notte in cui Irina aveva deciso di spezzargli il cuore andando a letto con Tom…perché si era innamorata di lui…perché per lei Bill era sempre stato solo un amico…il migliore che lei avesse mai avuto…e lui si era sentito morire…
Non si possono eludere le passioni brucianti.
Non si possono eludere i battiti del cuore che vanno all’impazzata solo a guardare i suoi occhi.
Non si può mentire a se stessi dicendosi che non è amore,è solo ossessione.
E la notte di san valentino seduti insieme nel parco,lei a dondolarsi e a odiare l’amore,che le aveva portato via Tom,lui seduto su una panchina a odiare l’amore che non gli aveva permesso di viverla…
-Dov’è lui adesso?-la ragazza volse i profondi occhi tristi verso il moro,che si riscosse dai propri pensieri…
-E’ con una in albergo….-
Una lacrima si infranse sulle guance di Irina, e le labbra presero a tremare…si alzò e andò verso Bill,che continuava a guardarla triste…
-Iri non fare così…lui non ti merita…non ti ha mai meritata…-la strinse un po’ a se,cercando di prendere un po’ del dolore che la angosciava…
Perché l’amore è così…anche se non vorremmo mai aiutare chi amiamo con un’altra persona è più forte di noi…sapere che sta male ci deprime,ci asfissia,ci toglie l’aria…
Se ami qualcuno lascialo andare…ed è quello che il moro stava facendo da un po’ di tempo…si tolse il pacchettino dalla tasca e glielo porse…
-Buon San valentino piccola…-le sorrise dolce,e in quel momento fu come se tutte le stelle avessero cominciato a brillare solo e soltanto per loro…i fuochi artificiali scoppiarono illuminando i loro visi contriti…lo stupore si leggeva sul viso della ragazza…
-Tu..ma…cos’è?-sorrideva…felice per una volta…con le dita lunghe aprì il pacchettino…orecchini…a forma di stelle…
-Bill…ma…grazie!-
Gli allacciò le braccia al collo e si lasciò cullare da quell’abbraccio così dolce,così vero,così lontano dagli abbracci di circostanza da giorno dopo che le dava Tom…il moro le pose un bacio sulla guancia che sapeva di miele…
-Tu per me sei la più lucente delle stelle…ricordatene quando non ci saremo più…-
Un’ultimo fuoco di artificio.
Un’ultimo lampo rischiarò i loro visi.
Quella fu l’ultima notte che Bill vide Irina.
  
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