30/12/2013
4 recensioniAnorexic.
- Io non ho nessun problema col cibo - sorrise.- Allora mangia - la incitò Sid volgendole uno sguardo di sfida.
Cassie sgranò gli occhi meravigliata da quella improvvisa presa di posizione da parte del suo amico Sid. Si, il suo amico. Il suo amico Sid.
- Sid, tu sei mio amico? - il suo tono era spento, come se già conoscesse la risposta, come se già odiasse quella risposta.
- Si - rispose dopo un attimo di esitazione.
Cassie amava Sid, Sid non amava lei. Sorrise.
- Ho già mangiato - esordì infine.
- Cazzate - disse lui addentando una patatina.
- Cazzate - ripetè lei scostando il piatto che Sid le aveva offerto pochi minuti prima e che lei ovviamente non aveva ancora toccato.
Cassie non aveva bisogno di cibo, aveva bisogno di amore e secondo la sua logica contorta smettere di mangiare la rendeva più amabile, più fragile, più meritevole di attenzioni e premure. Per Cassie privarsi delle patatine non era certo un sacrificio, bastava non pensarci ed ecco che magicamente ogni problema finiva per scomparire, perdeva importanza fino a non contare più nulla.
E poi , si diceva sempre, sentirsi così leggeri è una sensazione impagabile.
- Mi dici perchè non mangi? -
- Mi dici perchè dovrei? -
- Per la tua salute, magari -
- Si, magari. Però non importa a nessuno della mia salute quindi non vedo per quale...-
- A me importa - la interruppe Sid.
A lui importava? Davvero? Sorrise e quel sorriso le illuminò il volto di una luce così pura, innocente e spontanea da farla apparire dannatamente bella, meravigliosa, piena di vita.
Lui le sfiorò la mano con leggerezza, quel tocco sembrava dire:" Eccomi, sono qui."
Lei prese a giocherellare con le sue dita come a dire:" Questo non fa differenza, comunque."