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Autore: JessiGranger    30/12/2013    2 recensioni
Harry, Ron e Hermione passano le settimane dopo la guerra magica nella casa di Grimmauld Place fino a quando non riceveranno una lettera da Hogwarts.
Durante l'ottavo anno i tre dovranno affrontare gli esami per i M.A.G.O. e a complicare le cose sarà una giovane ragazza.
Molte cose cambieranno, infatti i babbani, venuti a conoscenza del mondo magico inizieranno ad interagire con esso.
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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INTRODUZIONE
Ciao a tutti, spero che questa breve introduzione non vi annoi, inizio con il presentarmi: mi chiamo Jessica e sono una Neo-Scrittrice, per il momento non è ancora stato pubblicato nessuno dei miei lavori ma sono speranzosa.
Ho deciso di scrivere qualche FF per esercitarmi ma soprattutto per divertirmi e divertire voi tutti.
In questi giorni ho letto molti racconti, anche per capire come funziona visto che non l'ho mai fatto **incrocia le dita** e ho notato che molte persone si "divertono" a criticare chi magari ha solo voglia di raccontare una storia o di far sorridere i fan di un'opera meravigliosa come Harry Potter. So di non essere ai livelli di Joanne ma io amo scrivere e amo leggere. Con questo spero di non avervi spaventati quindi vi auguro una buona lettura, recensite ma soprattutto divertitevi!!
Colgo l'occasione per farvi gli auguri di buone vacanze. Un ABBRACCIO dalla vostra Jessica.

 


CAPITOLO 1 - Rimorsi
N
on possiamo tornare indietro. Ecco perché è così difficile. Dobbiamo fare la scelta giusta. Perché finché non si sceglie, tutto resta possibile.
Forse per questo motivo, quella notte aveva segnato la sua mente. Qualcosa lo aveva graffiato dentro. L'entusiasmo, l'estasi, l'eccitazione... erano tutti spariti. Ora dentro di se era rimasto solo un vuoto. Sirius, Dobby, Fred, Lupin, Tonks e Silente facevano parte di quel grande buco da cui sembrava impossibile riemergere.
Da qualche settimana il mondo magico era in festa per il trionfo più importante della storia. I pochi mangiamorte rimasti comparivano, sempre più frequentemente, sulle prime pagine del Cavillo, che era stato nominato quotidiano ufficiale del mondo magico, per la sua chiarezza e sincerità anche nei periodi più bui, spodestando la Gazzetta del profeta.
Harry, Ron e Hermione decisero di trasferirsi nella dimora dei Black fino a che non fossero riusciti a trovare una sistemazione migliore.
La signora Weasley dopo la perdita del figlio non si riprese mai del tutto ma fu felice di aiutare Harry a sistemare la casa.
La stanza di Reguls diventò quella di Ron, lui preferì sistemarci un letto a due piazze e arredò la camera con alcune foto dei fratelli. Una in particolare si trovava proprio sopra la testiera del letto e ritraeva la loro famiglia insieme a Harry. Probabilmente era stata scattata durante le vacanze natalizie del secondo anno. Sul piccolo comodino vi era sistemata una sveglia e chiuso dentro un cofanetto di vetro cristallino trovava spazio un dente molto lungo e affilato.
Hermione dormiva nella camera affianco. Quella era probabilmente la stanza più ordinata di tutta la casa. Le pareti erano coperte da scaffali pieni zeppi di libri, in un angolo, vicino alla cassettiera, c'era una grande tela, dei pennelli e alcuni barattoli di colore. Anche a lei piaceva ricordare i suoi genitori con qualche fotografia qua e là.
Al piano terra Harry si era impossessato della stanza più grande. Nel muro di fronte all'ingresso erano stati scritti tutti i nomi di chi aveva perso la vita per combattere Voldemort. Qui apparivano i nomi di quasi cinquanta studenti di Hogwarts, Lupin, Tonks, Silente e ancora Fred, Sirius e moltissimi altri. Al centro c'erano due foto, una delle quali molto sbiadita. Raffiguravano l'ordine nella prima e nella seconda guerra magica.
Questi primi mesi li avevano passati tra feste, banchetti e cerimonie di ogni tipo. Ma da lì a poco sarebbe successo qualcosa di straordinariamente inaspettato.

La mattina del 31 Luglio Harry si alzò molto presto e decise di preparare una sana colazione. Quando entrò in cucina vide Ron e Hermione dormire abbracciati sul divano del soggiorno. Lui sapeva che in un certo senso, i due non erano più solo dei semplici amici ma loro continuavano a negare qualsiasi tipo di relazione.
Improvvisamente uno sfarfallio d'ali li svegliò di soprassalto.
«E’ solo un gufo torniamo a dormire!»
bofonchiò Ron senza nemmeno aprire gli occhi. E si risistemò sotto la coperta stringendo la sua compagna a sè.
«Harry, scusa, potresti prendere tu la posta finché cerco di svegliare questo sfaticato?»
Harry sorrise e con un biscotto in mano si diresse verso il davanzale, lo diede al piccolo gufo color perla e raccolse le tre lettere.
Le buste erano sigillate con cera rossa.
«C'è qualcosa per me?» Chiese la ragazza
«Si, sono da Hogwarts»
«Spostati mi devo alzare!» gridò Hermione sferrando l’ultimo pugno sulle costole al povero ragazzo che cambiò posizione brontolando.
«È strano che ci scrivano ora»
Harry fissava la carta ingiallita con occhi inorriditi. Respirava a malapena, poi a fatica e con un leggero tremolio nella voce lesse:
«Caro signor Potter, la informiamo che il primo giorno di Settembre riprenderanno le lezioni. Secondo le regole stabilite dal ministero della magia è necessario che lei completi il suo percorso di studi per conseguire le certificazioni M.A.G.O. »
Un urlo squarciò il silenzio lasciato dalle parole di Harry.
«Per la barba di Merlino non è possibile! Dev'esserci un errore! Non agitatevi, state tranquilli, organizzerò una scaletta per il ripasso!» Hermione era letteralmente sconvolta, come lo era anche Harry d’altronde. L'unico che sembrava totalmente indifferente era Ron, forse ancora troppo intontito per capire cosa stesse succedendo.
Hermione durante quelle settimane non aveva praticamente toccato cibo ed era dimagrita molto. Le gambe erano molto fine e la pancia estremamente piatta. I capelli erano diventati più chiari, avvicinandosi ad un castano lucente . Ron sembrava essere sempre la stessa persona: solare, dolce e simpatica. Spesso però non riusciva a dormire, così passava la notte con Hermione a parlare.
Harry si era incupito molto, si sentiva responsabile della morte dei suoi amici, dei suoi cari. Spesso passava le giornate a piange nella sua camera.
Dopo qualche minuto di trambusto Hermione scese le scale quasi correndo per saltare in braccio a Harry.
«Scusa! Me ne ero quasi scordata, tanti auguri Harry!»
«Ah già tanti auguri Harry! Fece Ron battendogli una pacca sulla spalla.
«Ho fatto la lista delle cose che ci serviranno, dal momento che abbiamo perso tutto quello che avevamo. Oggi andremo a fare compere a Diagon Alley!» disse in tono estremamente autoritario Hermione.
«Come vuoi ma adesso dovresti andare a metterti qualcosa addosso, potrebbero vederti saltellare per casa in mutande» Harry e Ron cercarono di nascondere una risatatina malevola, senza successo.

Durante il tardo pomeriggio i tre andarono, come programmato, nella piccola città della magia a Londra, per acquistare libri di testo, bacchette nuove, ingredienti per pozioni, e calderoni.
Quando entrarono da Olivander furono accolti calorosamente con strette di mano e abbracci da parte del fabbricante di bacchette che i tre avevano salvato dai sotterranei di villa Malfoy.
«Signor Potter, Signorina Granger, è un piacere rivedervi, immagino siate venuti per sostituire le vostre bacchette.
I tre annuirono
«Molto bene, come saprete le bacchette sono uniche e non ne esistono delle copie, cominciamo da lei signor Weasley?»
Il ragazzo dalla folta chioma rossa si avvicinò al bancone fissando gli scaffali colmi di scatole impolverate.
«Questa è la seconda bacchetta se non erro, vediamo, bacchetta di salice, elastica, 14 pollici, nucleo di crine di unicorno. Mi sbaglio?»
«N… no» Rispose sbalordito.
«Purtroppo è danneggiata in maniera irreparabile. Ma credo di avere qualcosa che dovrebbe fare al caso suo: Legno di Salice, flessibile, 14 pollici, con nucleo di Foglia di Dragoncello. La provi» Il signor Olivander si girò di scatto con la bacchetta di un color legno chiaro, molto lucida e dalla forma bizzarra.
Ron la prese in mano e attorno a lui si accese una luce dorata e brillante.
«Direi che l’abbiamo trovata» disse infine con un sorriso «Ora lei signorina Granger»
«Si, la ringrazio. Possedevo una bacchetta di vite, 10 pollici e tre quarti, molto elastica e con nucleo…»
«Di corda di cuore di Drago.» la interruppe
«Bene, bene. Questa fa al caso suo: legno di quercia, 12 pollici elastica e con cuore di Pelo di Kneazle.» Quando Hermione la prese in mano venne ricoperta da un’ondata di luce argentata.
«Signor Potter, manca solo lei» disse Olivander fissando il ragazzo negli occhi. «Credo di sapere cosa può servire al mago che ha sconfitto Il Signore Oscuro per ben due volte.» continuò il vecchio artigiano.
Harry non rispose ma si limitò a ricambiare lo sguardo.
«Legno di Mogano, 11 pollici, flessibile con nucleo di crine di Thestral, molto simile a quella che possedeva suo padre.» Anche lui al contatto venne invaso da un bagliore freddo.
«Faccia attenzione è una bacchetta potente, adatta a un mago come lei»
«Grazie mille signor Olivander.» Intervenne Hermione, rompendo un silenzio carico di tensione, avvicinandosi al bancone con un borsellino colmo di galeoni.
«Oh no! Queste sono un omaggio per avermi salvato la vita, abbiatene cura mi raccomando.»

Le prossime tappe furono il Ghirigoro, Madame Malkine, Accessori di prima qualità per il Quidditch e infine l’emporio del gufo. Tornando verso il Paiolo Magico notarono che la Gringott era stata ristrutturata dalla loro ultima visita, e non c’era più quell’orrendo buco nel soffitto. Videro con gran rammarico che il negozio “Tiri vispi Weasley” era chiuso.
Si fermarono al pub per bere un paio di burro birre. Quando entrarono un applauso riempì la sala, molti si avvicinarono per abbracciare i tre giovani, i più timorosi si limitarono a guardarli da lontano.
«Tre burro birre. » Fece Ron avvicinandosi al bancone
«Queste le offre la casa. » Disse il robusto uomo porgendo i tre boccali
Ron non si sedette al tavolo con Hermione e Harry ma rimase in piedi per ricevere gli abbracci e gli applausi dei presenti.
«E' sempre il solito. » Fece Hermione soffocando una risata.
Harry non stava ascoltando la ragazza, era assorto nei suoi pensieri.
«Harry, stai bene? »
«S… si certo» rispose accennando ad un sorriso. Harry pensava spesso a Ginny ma non era più riuscito a vederla dopo tutto quello che era successo. Ron continuava a ripetergli che non era colpa sua se non si era fatta più viva, ma a causa della morte di Fred non parlava più molto nemmeno con la famiglia.

 


NOTE DELL’AUTRICE
Eccoci qui alla fine del primo capitolo! Spero vivamente che vi sia piaciuto. Premetto che non ho mai scritto fantasy anche se ne leggo molti.
Questa storia è stata scritta da un altro utente, trovo che sia una storia fantastica, ma visto che non ha potuto concluderla ho deciso di farlo io con il suo permesso. (ovviamente solo la trama è simile, il testo è tutto mio)
Ora qualche nota tecnica: Ho letto i libri e visto i film, infatti molte volte potrei volontariamente mescolare le due cose.
Alcuni dettagli della storia originale sono stati modificati es. Olivander utilizza solo alcuni tipi di nuclei per costruire le sue bacchette, io ho preferito aggiungerne altri.
Vi auguro ancora buone vacanze, recensite dicendomi cosa ne pensate!
Un abbraccio
Jessica
  
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