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Autore: Hermit_    30/12/2013    7 recensioni
-Cosa vuoi esattamente?- Chiese il signor Swan,ancora terrorizzato di fronte a Edward che sghignazzò impercettibilmente.
-Tua figlia.- 

Bella non è una ragazza normale,è speciale.Ha dei poteri soprannaturali molto utili ad una banda di Vampiri.
Il signor Swan ,nonchè padre di Bella ,dopo un contratto con questi vampiri è costretto a cedere la propria figlia nelle mani dei Vampiri,capitanati da Edward Cullen.
Cosa nascerà tra i due esseri immortali? Sarà l'inizio di una grande storia d'amore ?
...
REVISIONATO FINO CAPITOLO 3
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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:) CIAOOO :)
Ora come ora mi chiedo cosa ci faccio qui,visto e considerato, che con un altra ff in corso le cose si stiano complicando anche per me ,ma...era un obbligo scrivere questa storia,non potevo resistere ancora per molto.E infatti il capitolo era pronto già da un bel po....
Ho pensato a qualcosa di diverso dal Twilight che conosciamo noi. Qualcosa che non c'entra un fico secco con sia i caratteri che con la storia in per sè di Twilight.
Bella è una ragazza dotata di poteri soprannaturali, una ragazza immortale. Quando lo vengono a sapere i Vampiri la vogliono subito con loro e stipulano un accordo con il signor Swan,padre di Bella,grazie al quale riescono a farla entrare nel loro territorio.
E iniziano così a conoscersi i nostri due beniamini,Edward e Bella. Io li amo,voi no?
Bè,mi sembra di aver detto tutto.Questo è solo un prologo,niente di grande e perciò vi chiedo di essere clementi.Dal prossimo capitolo si entrerà di più nella storia.
Baci e...recensite se la storia vi piace <3 mi affido a voi





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          LOVE CONTRACT
                                        -1. Prologo _Il contratto







Edward aspirò dalla sua sigaretta una nuova boccata di fumo. Si diceva che fosse arrogante e manipolatore, ma lui non si era mai preso la briga di zittire quelle voci.
Perchè avrebbe dovuto?
Lui era Edward Cullen, capo indiscusso di tutti i vampiri. Gli piaceva intimorire la gnete,lo faceva sentire... potente.
Fissò il signore di fronte a lui che tremava sotto il suo sguardo indagatore. Quasi gli scoppiò da ridere a quella vista.
-Cosa vuoi esattamente?- Chiese il signor Swan,ancora terrorizzato di fronte a Edward che sghignazzò impercettibilmente.
-Tua figlia.- E con queste parole sapeva di aver toccato un tasto dolente per l'uomo.
Isabella Swan,la figlia ,non sapeva nulla del contratto. Lei aveva dei poteri soprannaturali come quelli di tanti vampiri messi assieme. Fin da piccola era sempre stata allontanata da tutti perchè le davano della strana. Sua madre per prima: la temeva,e questo per la figlia era la peggiore delle disgrazie.
Si odiava per come era ,l'unica persona al mondo su cui poteva contare era suo padre,Charlie Swan; che però aveva stipulato un accordo con il padre di Edward,il quale voleva assolutamente avere la figlioletta primogenita di Charlie.
Aveva cercato di non pensarci più,per diciotto lunghi anni,a quell'accordo che aveva accettato per disperazione. Ma ora... ora quel momento era arrivato,e lui non sapeva come opporsi. -I...io....-
-C'era un accordo. Non puoi romperlo.Stasera vengo a prendere tua figlia.- Concluse il vampiro non volendo parlare ancora per molto.
Bastavano già i pensieri di charlie a irritarlo,la voce non la sopportava proprio.Punto.
Con un gesto intimidatorio della mano lo cacciò via dalla stanza e restò da solo a riflettere; quella ragazza gli sarebbe stata molto utile a tutti i suoi scopi...
Prese di nuovo il pacchetto di sigarette e se ne portò una alla bocca. Due ore e sarebbe stato lì a prenderla e portala da loro. Due ore e avrebbe avuto ancora più potere. Due ore che erano ormai un'ora e cinquantacinque.


Bella fissò il cielo scurirsi man mano che arrivava la sera,ma non nel modo che avrebbe voluto lei. C'era il tramonto,e lei odiava il tramonto.
Il tramonto era sinonimo di conforto,di amore... Lei odiava tutto questo.A lei avevano tolto tutto ;la madre,le amiche,i ragazzi ....
Concentrò la sua attenzione su un punto non ben definito in cielo ,e sospirando rese il cielo qualcosa di scuro e nuvoloso,con una pesante nebbia a contornare il tutto.Non si vedeva niente.
Ecco,quello era uno dei suoi hobby preferiti: Cambiare le temperture climatiche; a volte invertiva il sole in neve,delle volte la pioggia in grandine, si divertiva così.
-Sapevo delle tue doti ,ma non pensavo sprecassi così il tuo potere quando puoi fare cose ben maggiori che....cambiare le temperature climatiche!- Protestò una voce divertita e indignata nella nebbia. Bella non vedeva nulla se non nebbia e un frusciare di foglie dagli alberi vicino alla sua finestra dove era appoggiata per cambiare il tempo.
Sapeva solo uan cosa: quella voce era bellissima.
Per riuscire a vedere si costrinse a diminuire la nebbia lasciando spazio soltanto all'oscurità e al volto dello sconosciuto.
-Oh,grazie al cielo!- Edward finalmente riuscì a distinguere alcuni rami dell'albero e ,riuscito nella sua impresa saltò dritto in stanza della ragazza.
-Chi sei?!-
-Non credo ti sarò utile saperlo- Ghignò il ragazzo.
-Fermo lì! -Lo ammonì Bella vedendolo avanzare nella sua direzione. -Dimmi chi sei,come ti chiami e sopratutto perchè sei in camera mia!-
-Ero venuto per te...- Non ci conosciamo neanche,pensò Bella avvilita. Un miliardo di ipotesi si affacciarono nella sua mente: un maniaco,uno stalker,un ossessionato,un...
-Sono Edward Cullen, vampiro per eccellenza- Edward si lasciò andare ad un ghigno presuntuoso,sapendo della sua fama tra certa gente e Bella non sapeva se si stava o no per concretizzare il suo più grande incubo: essere presa dai vampiri e usata per le sue doti soprannaturali che servivano ,incredibilmente,anche a loro.
-Ehm...non so chi sei,m-ma ti devo chiedere di lasciare la mia stanza e di andartene via.- Parlò sicura di sè dentro e meno sicura di fronte a lui in quel momento.
-Andiamo bambolina,non fare la tonta,sai benissimo chi sono e cosa voglio da te.Anche mio padre era passato e per tua grande fortuna è morto proprio subito dopo,ma adesso ci sono io .E con me non si scherza,perciò o vieni subito qui o sono obbligato ad usare la forza.E non mi piace per niente ricorrere a simili trattamenti...-
Senza rendersene conto iniziò ad indietreggiare distrattamente ,cercando di ingannarlo premette la mano sulla maniglia della porta,ma lui,molto più veloce,la raggiunse e posò il palmo della sua mano su quello della ragazza bloccandole il polso. Infine,la trascinò vicino alla finestra.br /> In una velocità disumana la costrinse a finire dietro la sua schiena con le gambe sul busto.
-Ti prego,lasciami. Mio padre starà per arrivare e...- -Tuo padre sa già tutto.- Bella rimase interdetta per un minuto buono.Che significava che suo padre sapeva già tutto? Che la voleva lasciare andare dai vampiri?
No,suo padre non l'avrebbe mai potuta tradire così,eppure...
Bella si lasciò sfuggire una lacrima dagli occhi; perchè tutti non la volevano?Perchè le succedeva questo? Perchè?
Edward intanto la stava portando in braccio da più di cinque minuti e stava cercando di correre sempre più veloce per arrivare alla villetta il più presto possibile.Arrivato alla foresta sentì delle goccie bagnargli la spalla.Si voltò verso il cielo,e non pioveva come credeva.
-Isabella che fai?Piangi?- Si azzardò a chiedere, rendendosi conto appena adesso di averla chiamata per nome senza farlo apposta; lei,contro ogni previsione non rispose direttamente alla domanda ma con un altra : -Come fai a sapere il mio nome?-
-Non si risponde alle domande con altre domande.Dimmi perchè piangi piuttosto.- Se pensava di avere a che fare con una ragazza crudele che usava i poteri per piacere personale si dovette ricredere a forza; Isabella era una di quelle ragazze con cui bisognava parlare con calma e cautamente.
-I-io non sto piangendo,e comunque non sono affari tuoi.-
-Okay..-
Okay?! Okay?! Solo okay?! Si chiese mentalmente Bella. Cioè,va bene che lei stessa gli aveva detto che non ne voleva parlare,ma adesso quasi sperava in più interesse da parte del ragazzo. Finì quasi per offendersi .
-Dove stiamo andando?-
-Tranquilla bambolina,sei al sicuro qua dentro.- Disse Edward fermandosi di fronte ad un portone e facendola scendere dalle sue spalle.
Bella si guardò un attimo attorno in quel buio già inoltrato e poi seguì Edward all'interno della casa.
-Avanti.- Concesse Edward, -Perchè non me lo domandi direttamente?- Sapeva cosa stava girando in testa a Bella. -Non vuoi sapere che cosa ti succederà nei prossimi giorni che sarai qui?-
Isabella abbassò la testa,sì che voleva saperlo ma aveva paura di sentire quelle parole che l'avrebbero fatta star veramente male.
-Bambolina guardarmi.- Fece alzando il mento della ragazza rimasto basso. -Non ti faremo del male,tranquilla. Fino ad ora vedremo solo le tue doti e quello che sai fare mettendoti alla prova,ma non ti succederà niente. O meglio,dipende da te e da come ti comporti. So essere molto vendicativo quando voglio. Ma nel frattempo,ti posso assicurare che sei al sicuro con noi qui.-
Perchè cercava di rassicurarla?
Era strano sia per Bella che per Edward sentire parlare il ragazzo in quei termini.
Cercando di non pensare alla frase d'avvertimento di Edward, Isabella sorrise appena. Aveva un sorriso di cui ci si poteva incantare,di quelli che si vedevano raramente,pensò il moro sbattendosi una mano in fronte.
Che cosa gli stava facendo quella ragazza?





Bene ragazzi,che ne pensate? Lasciate un commentino anche alla mia storia? *_* O almeno mi fate sapere cosa ne pensate?
Comunque,non so voi ma a me non convince molto il prologo o comunque questo primo capitolo,nei prossimi capitoli mi impegnerò di più. Promesso. Adesso vi lascio e ci rivedremo spero la prossima settimana.Ciao e bacii





   
 
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