30/12/2013
1 recensioni1. Prologo.
"All around me are familiar faces
worn out places, worn out faces".
L'ultima sera era arrivata. Effy si preparava per la cena. Le sue amiche la stavano aspettando da mezz'ora sotto casa. Ma lei voleva essere perfetta, quella sera. Avrebbe dovuto dirgli addio per almeno quattro mesi, questo la faceva stare male. Passò un ultimo strato di mascara sulle lunghe ciglia scure e si precipitò fuori casa. Amanda e Pandora la aspettavano sorridenti. Effy era molto carina, loro erano molto sexy. Per questo era sempre stata l'ultima ruota del carro, nemmeno il suo adorato Justin se avesse dovuto fare una scelta avrebbe scelto lei. Effy cercò di non pensarci e di godersi la serata.
Arrivarono in perfetto orario al locale, ma dei ragazzi non c'era ancora traccia. Dopo cinque minuti buoni li vide arrivare sogghignando, con le mani in tasca. Effy si concentrò su Justin: delle Supra dorate accompagnavano i suoi piedi che erano leggermente storti mentre camminava. Il pantalone sembrava disegnato a posta per lui, con il cavallo bassissimo, quasi fino alle ginocchia. I boxer rossi sbucavano fuori dai pantaloni e si intravedevano dalla t-shirt bianca quasi trasparente. Era chiaro che non fosse di quelle parti, ed Effy ringraziava il destino ogni volta che lo vedeva, per aver fatto abitare i parenti di J nella sua città. Riusciva a scorgere la corona e la scritta romana sui suoi pettorali, ora che era più vicino.
Fu allora che il suo corpo smise di ricevere ordini dal cervello. Il suo cuore galoppava, cercava di uscire dalla gabbia toracica. Il sangue scorreva rapido nelle vene, quasi come se avesse fretta. Una scarica di adrenalina le attraversò il corpo, mentre lui le baciava la guancia. E restò immobile, senza sorridere nè parlare mentre lui si dirigeva verso le sue amiche.
"Ehy Effy!" Le sorrise Christian.
Effy si riprese velocemente, cercando di reprimere tutte quelle emozioni.
"Chris". Sorrise a sua volta.
"Vogliamo andare a sederci?" Chiese Justin, mettendo un braccio intorno alle spalle di Amanda. Effy in quel momento si sentì una stupida per aver pensato che i suoi pantaloncini con i fiori avrebbero potuto piacere più della minigonna in pelle di Amanda. Si sentì ancora più stupida per aver pensato che lei avrebbe fatto colpo più di Amanda. Presero posto in pizzeria, Justin a capotavola, Christian alla sua sinistra con accanto Pandora, alla sua destra Amanda e lei. Justin le lanciò un sorriso ed effy si sentì morire.
"Ti mancherò vero?"
"Uhm... Forse" sorrise timidamente Effy.
"Anche tu piccolina" le sorrise.
'Potrei avere qualche possibilità con lui' pensò allora.
La serata passò tranquilla, Effy si sentiva felice, ma allo stesso tempo esclusa, nessuno parlava con lei. Si limitava a sorridere, come se andasse tutto bene, e si ripeteva le parole che Justin aveva riservato solo per lei.
"Effy, dovresti andare da un estetista sai? Il monosopracciglio non ti dona per niente!" Schiamazzò Amanda.
Tutti osservarono attentamente le sopracciglia di Effy e poi scoppiarono in una lunga risata. Effy si chiedeva cosa avessero da ridere mentre tentava di trattenere un pianto isterico. Sua madre le aveva sempre detto che restare al naturale fosse la cosa migliore da fare, che la ceretta era inutile, che non aveva molti peli.
"Cazzo quanto sto ridendo" cercò allora di metterla in soggezione con una faccia molto seria.
"Tutti lo troviamo molto divertente, tesoro". Amanda le sorrise. E di nuovo tutti scoppiarono a ridere, indicando le sue sopracciglia, passando alle braccia e alle gambe. Effy si mise a ridere per placare le sue lacrime.
"Sono forte" si ripeteva.
--------------
"Allora ragazzi, cosa facciamo adesso?" Fu Christian a parlare questa volta.
"Amanda, verresti con me a fare una passeggiata?" Ammiccò Justin verso di lei. Effy non reggeva più. Aveva bisogno di piangere, di andare via.
"Ragazzi scusate, non mi sento molto bene, vado a casa" disse quando i due "piccioncini" furono lontani.
"Va bene, ciao amore" la salutò Pandora.
"Ciao Effy" l'abbiacciò Christian. "Spero di vederti a natale".
"Contaci!" Gli sorrise falsamente.
In quel momento sperava di non vederlo né a natale, né per i prossimi cento anni. Era felice che sarebbe tutto finito in meno di 24 ore e che l'estate sarebbe finita tra poco meno di una settimana. Aveva voglia di fare nuove amicizie, di sentire qualcuno che le volesse davvero bene. Non di restare in quel villaggio, con Pandora e Amanda, costretta da sua madre. Quando arrivò a casa, si fiondò in camera sua, e scoppiò in un lungo pianto. Non sarebbe stata più così dura per lei. Sarebbe cambiato tutto, prima che Justinla venisse a trovare a natale.
Arrivarono in perfetto orario al locale, ma dei ragazzi non c'era ancora traccia. Dopo cinque minuti buoni li vide arrivare sogghignando, con le mani in tasca. Effy si concentrò su Justin: delle Supra dorate accompagnavano i suoi piedi che erano leggermente storti mentre camminava. Il pantalone sembrava disegnato a posta per lui, con il cavallo bassissimo, quasi fino alle ginocchia. I boxer rossi sbucavano fuori dai pantaloni e si intravedevano dalla t-shirt bianca quasi trasparente. Era chiaro che non fosse di quelle parti, ed Effy ringraziava il destino ogni volta che lo vedeva, per aver fatto abitare i parenti di J nella sua città. Riusciva a scorgere la corona e la scritta romana sui suoi pettorali, ora che era più vicino.
Fu allora che il suo corpo smise di ricevere ordini dal cervello. Il suo cuore galoppava, cercava di uscire dalla gabbia toracica. Il sangue scorreva rapido nelle vene, quasi come se avesse fretta. Una scarica di adrenalina le attraversò il corpo, mentre lui le baciava la guancia. E restò immobile, senza sorridere nè parlare mentre lui si dirigeva verso le sue amiche.
"Ehy Effy!" Le sorrise Christian.
Effy si riprese velocemente, cercando di reprimere tutte quelle emozioni.
"Chris". Sorrise a sua volta.
"Vogliamo andare a sederci?" Chiese Justin, mettendo un braccio intorno alle spalle di Amanda. Effy in quel momento si sentì una stupida per aver pensato che i suoi pantaloncini con i fiori avrebbero potuto piacere più della minigonna in pelle di Amanda. Si sentì ancora più stupida per aver pensato che lei avrebbe fatto colpo più di Amanda. Presero posto in pizzeria, Justin a capotavola, Christian alla sua sinistra con accanto Pandora, alla sua destra Amanda e lei. Justin le lanciò un sorriso ed effy si sentì morire.
"Ti mancherò vero?"
"Uhm... Forse" sorrise timidamente Effy.
"Anche tu piccolina" le sorrise.
'Potrei avere qualche possibilità con lui' pensò allora.
La serata passò tranquilla, Effy si sentiva felice, ma allo stesso tempo esclusa, nessuno parlava con lei. Si limitava a sorridere, come se andasse tutto bene, e si ripeteva le parole che Justin aveva riservato solo per lei.
"Effy, dovresti andare da un estetista sai? Il monosopracciglio non ti dona per niente!" Schiamazzò Amanda.
Tutti osservarono attentamente le sopracciglia di Effy e poi scoppiarono in una lunga risata. Effy si chiedeva cosa avessero da ridere mentre tentava di trattenere un pianto isterico. Sua madre le aveva sempre detto che restare al naturale fosse la cosa migliore da fare, che la ceretta era inutile, che non aveva molti peli.
"Cazzo quanto sto ridendo" cercò allora di metterla in soggezione con una faccia molto seria.
"Tutti lo troviamo molto divertente, tesoro". Amanda le sorrise. E di nuovo tutti scoppiarono a ridere, indicando le sue sopracciglia, passando alle braccia e alle gambe. Effy si mise a ridere per placare le sue lacrime.
"Sono forte" si ripeteva.
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"Allora ragazzi, cosa facciamo adesso?" Fu Christian a parlare questa volta.
"Amanda, verresti con me a fare una passeggiata?" Ammiccò Justin verso di lei. Effy non reggeva più. Aveva bisogno di piangere, di andare via.
"Ragazzi scusate, non mi sento molto bene, vado a casa" disse quando i due "piccioncini" furono lontani.
"Va bene, ciao amore" la salutò Pandora.
"Ciao Effy" l'abbiacciò Christian. "Spero di vederti a natale".
"Contaci!" Gli sorrise falsamente.
In quel momento sperava di non vederlo né a natale, né per i prossimi cento anni. Era felice che sarebbe tutto finito in meno di 24 ore e che l'estate sarebbe finita tra poco meno di una settimana. Aveva voglia di fare nuove amicizie, di sentire qualcuno che le volesse davvero bene. Non di restare in quel villaggio, con Pandora e Amanda, costretta da sua madre. Quando arrivò a casa, si fiondò in camera sua, e scoppiò in un lungo pianto. Non sarebbe stata più così dura per lei. Sarebbe cambiato tutto, prima che Justin
PERSONAGGI:
Effy: http://layersandswathes.files.wordpress.com/2010/11/600full-kaya-scodelario-1.jpg
http://wallpoper.com/wallpaper/kaya-scodelario-399504
Amanda: http://m.weheartit.com/entry/29840951
Pandora: http://www.freefever.com/wallpaper/2560x1920/taylor-swift-cd-67233.html
Angolo autrice:
Ciao a tutte! Questa è la mia prima ff. Ho deciso di dedicare un capitolo ad Effy e uno a Justin, e così via, non so se ci siamo intese(?) per adesso lo spoiler non lo metto, ma fatemi sapere cosa ne pensate. Scusate per gli errori se ci sono:)