Polvere
bianca. Un cucchiaio sporco. Una siringa. Un laccio emostatico stretto
intorno
al braccio e al cuore.
Scioglie.
l’eroina si scioglie nel cucchiaio come salsedine a contatto
col fuoco.
Gli occhi socchiusi,stanchi,tormentati dal dolore che attanaglia la
mente.
In quei pochi grammi la vita morente. Nel suo cuore lamine di vetro
conficcate
troppo in fondo.
Aspira.
La siringa aspira il liquido con difficoltà. Aspira
l’anima alla felicità. Ma
ti sei perso. Perso nei vicoli della perdizione. Hai reagito male alla
sconfitta
e adesso sei sul pavimento freddo di uno squallido motel. Hai aspettato
e sei
stanco. Basta. Soffri. Piangi. Gridi.
Nessuno ti sente,nemmeno Lui. Soffoca la tua sofferenza con quei baci
acidi ma assefuanti
. I suoi baci sono stati la tua droga… La tua panacea
annichilente. Sei nulla
nelle sue braccia troppo strette. Hai dovuto sostituire quella droga
benevola.
Adesso sei solo con l’eroina dispersa in mille particelle
all’interno della tua
siringa consumata.
Inietta.
Scivola nelle tue vene. Occhi a spillo persi nel nulla eterno. Dove sei
adesso?
In bilico tra l’orgasmo e il senso di colpa. Cosa hai fatto?
Tua madre non ti
parla… Sei un perdente. Sei un sognatore privo della sua
linfa immaginativa. Tu
lo sai. E’ colpa sua e del suo lassismo.” Aspetta.
Ho paura. E’ ancora presto. “
Tu muori dentro ogni volta. Hai messo un punto a quelle proposizioni
inconcludenti.
Hai messo la parola fine alla tua vita. Hai
sbagliato. Dovevi aspettare. No. Stronzo.
Non mi ama. Sei fragile. Fessure incrinate ormai prendono parte del tuo
corpo.
Sono qui. Cazzo ascoltami. Mi fai male.
Trip.
Vedi i suoi occhi scrutartii nell’interiorità.
Smettila mi riduci in nulla. No
resta. Aiutami perché la droga mi sta uccidendo. Voglio le
tue labbra sul mio corpo,
sulle mie vene ormai perforate dai ripetuti bisogni. Ti odio
insensatamente. Perché
mi hai lasciato solo? Lo sai che ho paura di me stesso, del mio
inconscio
irrazionale. Ho paura del buio. Sono un sognatore dipendente
dall’eroina.
Voglio dipendere da te perché l’eroina non ha lo
stesso effetto che il tuo
azzurro provoca sotto la mia pelle. Mi hai macchiato di quel colore
indelebile.
Ti prego ritorna.
Fine.
Il respiro si interrompe. I tuoi occhi languidi vedono il chiarore del
benessere ormai vicino. Overdose. La tua vita si sta esaurendo in un
taglio
sbagliato. In una scelta sbagliata. Rumore. La porta si apre. Azzurro
ghiaccio
che scotta la tua epidermide. Senti il tuo nome come un lamento. Voci
spezzate.
Frasi sconnesse. “Harry perché l’hai
fatto?Scusami”. Lacrime bagnano il tuo
volto paonazzo. Le tua mente articola infinite frasi ‘ Lou
sono qui possiamo
amarci’. ‘ Aspetto.E’ ormai troppo
tardi’. ‘Sto morendo Lou’.
Le tue labbra
spaccate dalla morte si aprono “Louis Ti amo”.
Il battito si ferma. Il tuo verde si spegne nell’azzurro. Il
laccio emostatico
attorno il tuo cuore si scioglie.
E’ la tua fine Harry. Addio. Il dolore è
finito. La morte nera si impossessa dei tuoi organi da mesi deteriorati
dall’eroina.
Solo una cosa resta intatta. Indistruttibile. “Louis ti
amo”.
Ciao Ragazzi e Ragazzi. La mia
prima Flashfic Larry. Da poco ho scoperto che l'amore esiste:
Louis e Harry ne sono la dimosrazione. Ho cercato di calarmi
nei pensieri precari di un drogato. Proprio per questo ho
usato lo stile del "frammentismo" ovvero frasi sconnesse e spezzate dai
continui segni di punteggiatua. Ditemi cosa ne pensate. Ho
paura che sia scritta malissima e il mio esperimento non sia
riuscito affatto :(
Tanti baci e tante care cosa da GiadaAtm <3