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Autore: Loki_Shuu    31/12/2013    3 recensioni
Supponiamo che Deidara, prima di tradire Iwa, avesse un'amica.
E se, dopo quattro anni di lontananza, lui e questa amica si rincontrassero?
E se si accendesse una piccola, piccolissima scintilla fra i due?
E cosa accadrebbe se gli Akatsukiani si mettessero in mezzo?
Per scoprirlo, non vi resta che leggere (se siete curiosi, altrimenti fate voi)!
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo

 

-Deidara!-

 

Una voce.

 

-Dove stai andando?! Aspetta!-

 

Sento una voce che mi chiama.

 

-Deidara!-

 

Ma io la conosco, questa voce.”

 

-Ayame... ?-

Starò impazzendo, ma giuro di aver sentito la sua voce.

Mi alzo a sedere sul letto.

L'ho sognata di nuovo.

E' già la terza volta, questa settimana.

 

Già, Ayame, quanti ricordi... .

 

Piove.

Sto correndo verso casa mia, quando, con la coda dell'occhio, scorgo qualcuno

accovacciato sotto una piccola tettoia.

Mi fermo.

-Ehi? Stai bene?-

Lei alza lo sguardo e io la vedo in viso: è molto carina, ha gli occhi verdi e i capelli

corti, violacei e lisci.

-Perché stai qui, tutta sola? Non vedi come piove? Vai casa!-

-No!-

La sua risposta mi colpisce: chi non vorrebbe tornare a casa?

-Perché?-chiedo cauto.

-Papà... mamma... cattivi!-

Ci rimango di sasso: oh, allora sono i suoi genitori che non vuole vedere.

Io non so cosa darei per rivedere i miei!

Ha la voce rotta dal pianto, nonostante le sue lacrime si confondano facilmente con

la pioggia.

-Oh... .-l'unica cosa che riesco a dire.

-Senti, io... potrei chiedere al vecchio Oonoki di ospitarti per 'sta notte, se vuoi.-

Lei smette di piangere e mi guarda.

-Grazie.-”

 

Da allora sono passati quasi quattro anni.

Ayame, chissà come stai, in questo momento?

 

-Deidara-san! Andiamo ad allenarci?-

-Eeeeh? Ma io non ne ho voglia! Fa troppo caldo!-

-Mmm... Deidara-saaaan!-comincia con le sue, adorabili, moine.

-Uff! E va bene!- cedo io.”

 

-Ayame-chan, come stanno i tuoi genitori?-

-Non lo so.- è la sua risposta, piena di malinconia.

Tra di noi si è creato un silenzio tombale, rotto soltanto dal ticchettio della pioggia

sui vetri della stanza.

Nessuno di noi due vuole essere il primo a spezzarlo.

Così, per distrarmi, tiro fuori l'argilla e comincio a modellarla, con calma.

Si tratta di semplice argilla.

Grazie alle strane bocche presenti sui palmi delle mie mani, creare sculture è un

gioco da ragazzi!

La finisco e gliela mostro.

Lei splanca gli occhi: è affascinata, lo vedo.

D'altronde, come si può non esserlo davanti ad un'opera d'arte di così alta

qualità?

-Deidara-san, è... è belissimo!-

-Ti piace? E' un iris; se vuoi, poi lo puoi colorare con l'inchiostro colorato! Attenta

a non sporcarti le mani, però!-

Lei annuisce.

-E' per me?-

-Sì, anche il tuo nome significa “iris”, quindi è perfetto!- esclamo con un sorrisone

sul viso.

Anche lei è contenta, lo so: lo vedo dalla sua espressione felice.”

 

Kami!

 

Perché devo sognarla proprio adesso?!

 

E' passato cosi' tanto tempo dall'ultima volta che l'ho vista!

 

I ricordi che ho di lei sono sbiaditi e lontani.

Sicuramente sarà cambiata tanto da quando me ne sono andato.

 

Sarei curioso di vederla!

 

-Però... a pensarci bene... ma chissene frega!-esclamo rimettendomi di scatto sotto le coperte.

 

Ma che mi prende, 'sta notte?!

 

Sono impazzito?!

 

Sono malato?!

 

Sono...

 

-Naaaaaah! E' impossibile! Io? Che stupidaggini!-esclamo di nuovo, ridendo, nel buio della mia stanza.

 

-Oh, Deidara, fa poco casino che ho sonno! E poi piantala di ridere come una checca isterica che mi fai senso!-

 

-Ops... .-

 

I'm sorry!

Mi ero dimenticato di Sasori no Danna: questa è anche la sua camera!

 

Ma... un attimo!

 

-EHI! CHI SAREBBE LA CHECCA ISTERICA?!-grido imbestialito.

-In questo momento Akasuna no Sasori sta dormendo, siete pregati di lasciare un messaggio dopo il segnale acustico: biiiiiiiip... !-

-Bastardo... -

 

***

I miei capelli ondeggiano alla brezza notturna, l'iris annodato fra di essi si agita, ma non si scioglie.

E' un bel fiore, ed è perfetto: non ha nemmeno un petalo fuori posto, è viola al punto giusto e non presenta imperfezioni di nessun tipo sulla corolla.

Quanto sarebbe bello se non appassisse mai... .

 

-Ayame-chan! Che ci fai qui fuori a quest'ora?-

-Kurotsuchi-chan... .-dico senza troppo entusiasmo.

-Ullallà! Evviva l'allegria!-mi prende in giro lei.

-Che simpatica... !-mugugno infastidita.

-Dai! Perché sei così mogia 'sta sera? Non sei l'Ayame che conosco io: lei era una ragazza divertente, simpatica... -

-Perché “era”? Mica sono morta!-

-Mmm... chissà? Comunque, sul serio, perché stai qui, tutta sola?-

 

All'ultima parte della frase ho un capogiro.

 

... perché stai qui, tutta sola? ...”

 

“Perché te ne sei andato, idiota!”

Mi passo la mano sulla fronte.

 

Kami!

Sembrava proprio lui!

 

Ovviamente, non è che Kurotsuchi-chan gli somigli fisicamente, ma il modo in cui l'ha detto... era uguale.

 

-Perché mi va! Tu torna pure dentro, io arrivo.-

-Ok, come vuoi... .-

 

Sento i suoi passi sulle tegole del tetto.

 

Mi sento divisa a metà: da una parte vorrei rivederlo, ma dall'altra... ho paura... .

 

E se lo trovassi cambiato?

Se non fosse più il ragazzo gentile e affettuoso di quattro anni fa?

Non voglio che i bei ricordi che ho di lui si guastino: ne uscirei distrutta, altrimenti.

Invece di alzarmi, mi distendo sul tetto e mi metto ad osservare il cielo stellato.

E' estate; nonostante Iwa si trovi sulle montagne, fa caldo.

Sarà una lunga notte, lo so.

Con un dito, sfioro le leggere occhiaie violacee che, ormai, sono diventate parte integrante della mia vita: passo quasi tutte le notti a piangere di disperazione, è normale, a questo punto, che l'insonnia abbia avuto qualche conseguenza.

Piango, nonostante abbia persino dimenticato le ultime parole che mi ha rivolto.

Solo un'immagine si è impressa nella mia memoria, impossibile da cancellare.

 

Vedo la sua schiena allontanarsi, per seguire chissà quali ideali.

A questo punto, sento chiaramente il mio cuore andare in frantumi.

E io che credevo che lui sarebbe stato l'unico a non lasciarmi mai... !”

 

Le cose cambiano, e così le persone.

Io pensavo che avrei passato la mia vita al suo fianco, ma il “per sempre” non esiste.

 

-No, non esiste... .- è la mia conclusione.

 

 

NOTA DELL'AUTRICE:

Allooora, siete contenti di vedermi ancora qui??

No?

Peccato!

Comunque, che ne pensate?

Ci ho pensato almeno dieci volte prima di pubblicarlo: non so perché, ma non mi convince per niente.

So già che Deidara è OOCissimo, ma che cosa volete farci? A me piace troppo così!

Bacioni!

 

By Noemina2001

 

P.S.: Per quanto riguarda le altre long. che sto scrivendo, non vi preoccupate: non ho intenzione di abbandonarle miseramente, solo che in questo periodo ho davvero poca ispirazione!

Scusate!

 

P.P.S: Il titolo non mi convince un gran che, perciò i suggerimenti sono ben accetti! (Quello che, in origine, avevo scelto era "Non ti lascerò mai più andare", ma mi convinceva ancora meno di questo! >.<)

 

 

 

 

 

  
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