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Autore: Lunetta 12    31/12/2013    5 recensioni
Il piacere di una sera di luna piena,
si confonde con il dolore di sta notte.
Hai fatto il sacrilegio,
e ora ne pagherai le conseguenze.
*****
Questa fic racconta di due ragazze, provenienti dal mondo delle tenebre, che s'inoltrano in quello degli umani. Hanno una regola ferrea: non possono innamorarsi di essi o dovranno subire una tremenda punzione, sia per loro, che per l'umano in questione.
****
ATTENZIONE: dopo aver scritto questa fic, l'ho cancellata per qualche ora, per poi rimetterne una nuova versione che non comprende solo la "poesia" ma anche una parte di testo finale.
Buona lettura.
Lunetta 12
Genere: Dark, Horror, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luka Megurine, Miku Hatsune
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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http://www.youtube.com/watch?v=L90olLx1_CY


Avere una notte in bianco, con pensieri perversi.
Le tue sensazioni si mescolano, anche se hai paura, bianca paura,
il pensiero ti tormenta,
non riesci più a muoverti e il tuo respiro si fa soffocante.

Piano, piano, come un'ombra mi insinuo dentro di te, abbracciando la tua anima.
Le tenebre si fanno più fitte e non riesci più a muoverti.

Ah l'oscurità ha fatto il suo corso.
Attento, ormai hai tradito il giuramento segreto.
Scappa via, scappa via, orami non c'è più niente dentro il tuo cuore.
Svuotato come un guscio corri nella notte.
Attento ai fantasmi, che hanno ormai corrotto il bianco del tuo cuore.

Senza neanche il permesso, ho infranto la prima regola del male.
Mi sono insinuata nella luce del tuo cuore,
ma non avere paura,
non temere le tenebre, perché anch'io faccio parte di loro.

Ormai non puoi più tornare indietro,
chi è sato contaminato deve essere punito.
Goccia dopo goccia, una pioggia di sangue che ci macchia di peccati.
Questa volta non riuscirai a scappare.

Nel tuo cuore non c'è più la purezza di una volta,
e ormai anche le tue mani sono fredde come il ghiaccio.
Cammina senza meta nelle tenebre, lascia che la disperazione ti avvolga,
amore che cos'è?
Rompendo il veto proibito, me lo hai insegnato.

Che piacere, le tue labbra sul bordo di pizzo
desiderose di amore, cercano le mie.
Il tuo respiro sulla mia pelle diventa affannoso.

E tutto per un bacio, il tuo respiro si indebolisce sempre di più,
ormai non ce la fai, muori sofferente,
ma che immenso piacere!

Il piacere di una sera di luna piena,
si confonde con il dolore di questa notte.

Hai fatto il sacrilegio,
e ora ne pagherai le conseguenze.

Non posso vedere questo orribile spettacolo.
Il tuo sangue non ha più il suo bel colore scarlatto.
Questa è la mia punizione.

Che immenso piacere sentire un cuore che pulsa e sapere di poterlo fermare
e ora macchiata del tuo sangue sento che le lacrime mi scendono gelide sul viso.
****
Notte. Pura notte. E' questo che siamo noi demoni, delle ombre che si aggirano per il mondo sotterraneo. Quando io e mia sorella abbiamo chiesto di vedere com'era la superficie su cui camminavano gli esseri umani, non pensavamo che finisse così. Le regole erano chiare, potevamo fare quello che ci piaceva, uccidere degli innocenti, girovagare per case abbandonate in cerca di cimmeri antichi e persino camminare sotto la calda luce del sole. Un privilegio per delle creature del buio come noi. Ma le regole non sono mai state il nostro forte. Quella sera, la mia sorellina è venuta da me, non sembrava la stessa, aveva qualcosa di strano. I capelli scompigliati? I vestiti stropicciati? Le guance arrossate? Probabili risposte, ma non erano del tutto giuste.
Mi avvicinai a lei e la guardai fissa negli occhi acquamarina, una scintilla che non avevo mai visto prima, le si accese in quelle acque sempre piatte.
- Che, che cosa hai fatto? -
Le domandai facendole pressione sull'avambraccio. Le mie dita sulla sua pelle. Era calda. La lasciai andare, incominciando a indietreggiare, finché il muro non fermò la mia camminata.
****
Mi guardava spaventata. Come mi fossi trasformata in un angelo. Nei suoi occhi cristallini scorsi terrore. Mia sorella non aveva mai avuto paura di niente, la sua espressione era sempre stata fredda come il ghiaccio e inespressiva come i suoi occhi. Si portò la mano di fronte alla bocca, per poi appoggiarsi al muro.
- Che, che cosa hai fatto? -
Mi richiese. La sua ombra contro la parete si trasformò in quella di un demone. La mia, era uguale alla forma che avevo preso. Era un'ombra umana. Caddi in ginocchio, sul pavimento gelido, anche mia sorella era gelida. Perché tutto mi sembrava così freddo e desolato in lei? Cosa c'era in me?
- Non dirmi che... -
Lasciò la frase in sospeso, per poi incominciarne un'altra, con tono più deciso.
- Dove sei stata? -
La scrutai da capo a piedi. Per poi risponderle con un sorriso.
- E' stata una notte davvero splendida, la luna illuminava i nostri corpi sotto le lenzuola di seta di quel letto a baldacchino in stile gotico -
Quella risposta non parve piacerle. Con uno scatto. Proprio come un'ombra, mi si avvicinò e mi afferrò per i polsi, scuotendomi come l'albero dei peccati.
- Sei impazzita! Per l'empireo, che cosa ti è saltato in mente, il veto sorellina, il veto! -
Quelle parole, mi fecero tornare in mente il giuramento che avevamo fatto. Mai, e per nessuna ragione al mondo, avremo dovuto innamorarci di un umano, e tantomeno passarci una notte insieme. I pensieri nel mio cervello si accumulavano. Stavo iniziando a capire, ora comprendevo la dura realtà. Mia sorella era fredda, ma io no. Io ero calda, troppo calda!.
Mi allontanai da lei. Mi rintanai in un angolino buio della stanza. Le braccia e le gambe strette al petto, mentre gli occhi sgranati come fiamme infernali. Tremavo. Il mio corpo tremava. Le mie braccia tremavano. Le mi gambe tremavano. La mia testa, tremava. Finché, non venni risucchiata da un'ombra del pavimento, insieme a mia sorella maggiore.
****
Se la mia sorellina avesse obbedito alle regole postele da Lucifero. Queste urla sembrano strazianti, ma a me non danno fastidio. A lei sì, a lei fanno davvero male. Ormai non è più una creatura della notte. Ora può provare emozioni. Hanno detto che io potevo essere salvata, ma lei, doveva pagare. Cosa posso farci io? Dopotutto, sono sol tato un frammento di tenebra, che non prova emozioni, che non sente emozioni. Cammino lentamente verso la mia stanza. Dove, so già che mi attende una vasca di petali di rosa, rossi come il sangue. Lascio alle spalle quelle grida. Sto abbandonando mia sorella, ma in fondo, non m'importa più di lei.




Angolino pazzo dell'autrice
BUON ANNO A TUTTE QUANTE! ok e dopo questo piccolo momento di... non so che, passiamo alla fic. Tanto per mettere in chiaro:

1) Questa non è la traduzione, io questa canzone ( vedere il link sopra) non l'ho mai trovata in sub ita o sub eng o sub spa, quindi non so di cosa parla.
2) Quella sopra è la mia interpretazione, sentendo la musica e il ritmo, io penso che parli di questo (ma probabilmente è totalmente diversa)

3) I colori, vorrei metterli, ma il computer non me li lascia, quindi, mi spiace ma non è colpa mia, sto avendo dei problemi e sto cercando di risolverli.

E dopo i 3 punti, spero sarete meno confuse. Credo che abbiate capito che le due sorelle sono Luka e Miku, e che nella mia fic sono due demoni. Devo ringraziare:

Lady_Hitsuki_Who, che mi ha fatto venire in mente le modifiche, grazie mille! E ovviamente LaKraff 44, Stockingshugar che mi hanno sostenuto sempre, e anche tutte le altre recensiste che mi seguono sempre e voi che leggete ^^.... vi saluto


Lunetta
 

 

 

  
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